TRITTICO IM EV 3F 50MG 5ML Produttore: ANGELINI SPA
- FARMACO MUTUABILE
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
TRITTICO 50 MG/5 ML SOLUZIONE INIETTABILE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Psicoanalettici, antidepressivi.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni fiala da 5 ml contiene: trazodone cloridrato 50 mg pari a trazodone 45,5 mg. Eccipiente con effetti noti: sorbitolo. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Sorbitolo, acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI
Disturbi depressivi con o senza componente ansiosa. Coadiuvante nellaterapia del dolore. Potenziamento dell'anestesia.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Intossicazione alcolica ed intossicazione da ipnotici. Infarto acuto del miocardio.
POSOLOGIA
Psichiatria (terapia intensiva della depressione): 100-200 mg (2-4 fiale da mg 50) in 250-500 ml di soluzione fisiologica per infusione endovenosa lenta (30-50 gocce al minuto) due volte al giorno, secondo il parere del medico. Durante il periodo di infusione e nell'ora successiva e' opportuno che il paziente conservi la posizione clinostatica. Ladose ottimale da infondere (200 mg due volte al giorno) viene comunemente raggiunta in terza-quarta giornata. I risultati ottenuti con 10-14 giorni di terapia per infusione endovenosa possono essere consolidati proseguendo il trattamento per via orale alla dose giornaliera di mg300-500 suddivisa in 4-5 somministrazioni. Terapia complementare del dolore: 25-50 mg (1/2 - 1 fiala) per via endovenosa (iniettare molto lentamente), intramuscolare o per infusione una, due volte al giorno, secondo il parere del medico. Anestesia: 1/2 - 1 mg/kg per bolo e per infusione una o piu' volte nel corso dell'intervento in funzione della sua durata. In preanestesia: 25-50 mg (1/2 - 1 fiala) per via endovenosa (iniettare molto lentamente), intramuscolare o per infusione. Anziani. Nei pazienti molto anziani o in quelli defedati, la dose iniziale raccomandata e' di 100 mg al giorno, somministrata con la dose divisa o in dose unica, da assumere la sera (vedere paragrafo 4.4). Questa dose potra' essere poi aumentata, come descritto nella posologia per gliadulti, secondo il giudizio del medico, in accordo alla tollerabilita' ed efficacia. In generale dosi singole superiori a 100 mg dovrebberoessere evitate in questi pazienti. E' comunque improbabile che siano necessari dosaggi superiori a 300 mg al giorno. Bambini. L'uso di trazodone non e' raccomandato nei bambini e adolescenti al di sotto dei 18anni di eta', a causa della mancanza di dati sulla sicurezza. Insufficienza epatica. Trazodone e' soggetto ad un intenso metabolismo epatico, vedere paragrafo 5.2, ed e' inoltre stato associato ad epatotossicita', vedere paragrafi 4.4 e 4.8. Prestare cautela quando trazodone e' prescritto a pazienti con insufficienza epatica, soprattutto nei casi di insufficienza epatica grave. Valutare la necessita' di monitorare periodicamente le funzioni epatiche. Insufficienza renale. Generalmentenon sono necessari aggiustamenti del dosaggio, ma occorre porre cautela quando il trazodone viene prescritto a pazienti con insufficienza renale severa (vedere anche paragrafi 4.4 e 5.2).
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Uso in bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni. Trazodone non deve essere utilizzato per il trattamento di bambini e adolescential di sotto dei 18 anni di eta'. Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilita' (essenzialmente aggressivita', comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo. Per di piu', non sono disponibili i dati sulla sicurezza a lungotermine per i bambini e gli adolescenti per quanto concerne la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Suicidio/ideazione suicidaria o peggioramento clinico. La depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (suicidio/eventi correlati). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiche' possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E' esperienza clinica in generale che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Altre patologie psichiatriche per le quali Trittico e' prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche. Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di eta' inferiore a25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo.La terapia farmacologia con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. Avvertire i pazienti (o chi si prende cura di loro) della necessita' di monitorare e di riportare immediatamente al medico qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali. Per ridurre il rischio potenziale di tentativi di suicidio, particolarmente all'inizio della terapia, prescrivere quantitativi ridotti di trazodone ad ogni visita. Si raccomanda di porre particolare attenzione al dosaggio e monitorare regolarmente i pazienti affetti da: epilessia, evitare in particolare bruschi incrementi o riduzioni di dosaggio; insufficienza epatica o renale, specialmente se severa; cardiopatie, quale ad esempio angina pectoris, disturbi della conduzione o blocchi A-V didiverso grado, infarto del miocardio recente; ipertiroidismo; disturbi della minzione, come ipertrofia prostatica; glaucoma ad angolo acuto, aumento della pressione intraoculare, sebbene gravi alterazioni non si siano ancora evidenziate a causa del minor effetto anticolinergico del trazodone. Interrompere il trattamento in caso di comparsa di ittero. La somministrazione di antidepressivi in pazienti con schizofreniao altri disturbi psicotici puo' comportare un peggioramento dei sintomi psicotici. I pensieri paranoici possono intensificarsi. Durante la terapia con trazodone l'episodio depressivo puo' variare da psicosi maniaco-depressiva a maniacale. In questo caso interrompere il trattamento. Con l'uso concomitante di sostanze ad azione serotoninergica (quali antidepressivi triciclici, SSRI, SNRI ed inibitori delle MAO) e neurolettici sono stati riportati casi di interazioni in termini di sindrome serotoninergica/sindrome neurolettica maligna. In caso di co-somministrazione con neurolettici, per i quali la sindrome neurolettica maligna e' una reazione avversa nota, sono stati riportati casi di sindromi neurolettiche maligne, anche fatali (vedere paragrafi 4.5 e 4.8 per ulteriori informazioni). Se si presentano mal di gola e febbre si raccomanda di effettuare controlli ematici, dato che l'agranulocitosi puo'manifestarsi con sintomi simili all'influenza. Con l'uso di Trazodonee' stata riportata ipotensione, inclusa ipotensione ortostatica e sincope. La somministrazione concomitante di terapia antiipertensiva e trazodone, puo' richiedere una riduzione del dosaggio del farmaco antiipertensivo. Si consiglia cautela nei pazienti che assumono agenti serotoninergici come il trazodone in concomitanza con agenti anticoagulantie/o antiaggreganti piastrinici e nei pazienti con una nota tendenza al sanguinamento. Anziani. I pazienti anziani sono spesso piu' sensibili agli effetti degli antidepressivi, ed in particolare possono piu' spesso presentare episodi diipotensione ortostatica, sonnolenza e altri effetti anticolinergici del trazodone. Deve essere posta particolare attenzione ai potenziali effetti additivi conseguenti all'uso di trattamenti concomitanti, quali altri medicinali psicotropi e antiipertensivi, o alla presenza di fattori di rischio come le comorbidita', che possono incrementare queste reazioni. Si raccomanda di informare i pazienti (o chi si prende cura di loro) della potenziale comparsa di queste reazioni, e di monitorare strettamente tali effetti all'inizio del trattamento, prima e durante gli incrementi del dosaggio. A seguito di trattamento con trazodone, in particolare se prolungato, si raccomanda una riduzione graduale del dosaggio prima di interrompere il trattamento, al fine di minimizzare la comparsa dei sintomi di astinenza, caratterizzati da nausea, mal di testa, malessere. Non c'e' evidenza che il trazodone possa dare origine a fenomeni di abuso/assuefazione. Come per altri antidepressivi, con trazodone sono stati riportati raramente casi di prolungamento dell'intervallo QT. Si raccomandano particolari precauzioni nella somministrazione di trazodone con altri farmaci noti per causare un prolungamento dell'intervallo QT. Trazodone deve essereusato con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari, incluse quelle associate a prolungamento dell'intervallo QT. Gli inibitori delCYP3A4 possono causare un sostanziale aumento della concentrazione plasmatica di trazodone. Vedere paragrafo 4.5 per ulteriori informazioni.
INTERAZIONI
Generali. Gli effetti sedativi di farmaci antipsicotici, ipnotici, sedativi, ansiolitici e antistaminici possono essere intensificati; in questi casi ridurre il dosaggio. Il metabolismo degli antidepressivi e'accelerato dagli effetti epatici dei contraccettivi orali, fenitoina,carbamazepina e barbiturici. Il metabolismo degli antidepressivi e' inibito dalla cimetidina e da altri antipsicotici. Inibitori del CYP3A4. I risultati di studi in vitro sul metabolismo del farmaco, suggeriscono una potenziale interazione farmacologica in caso di co-somministrazione di trazodone con inibitori del citocromo P4503A4 (CYP3A4), qualieritromicina, ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, indinavir e nefazodone. Gli inibitori del CYP3A4 possono causare un sostanziale aumento della concentrazione plasmatica di trazodone. Studi in vivo in volontari sani hanno dimostrato che una dose di ritonavir da 200 mg BID aumenta i livelli plasmatici del trazodone piu' del doppio, causando nausea, sincope ed ipotensione. Pertanto, in caso di somministrazione concomitante di trazodone con un potente inibitore del CYP3A4, e' necessario ridurre il dosaggio di trazodone. Tuttavia la somministrazione concomitante di trazodone e di potenti inibitori del CYP3A4 dovrebbe essere evitata dove possibile. Carbamazepina. La co-somministrazione di carbamazepina in associazione con trazodone ne riduce la concentrazione plasmatica. L'uso concomitante di carbamazepina 400 mg al giorno porta ad una riduzione dei livelli plasmatici di trazodone e del suo metabolita attivo m-clorofenilpiperazina del 76% e 60%, rispettivamente. Per questo motivo, i pazienti che assumono trazodone in associazione con carbamazepina dovrebbero essere attentamente monitorati, per accertare se e' richiesto un aumento nel dosaggio del trazodone. Antidepressivi triciclici. Evitare l'uso concomitante con trazodone per il rischio diinterazione. Valutare con attenzione l'eventuale insorgenza di sindrome serotoninergica e di effetti avversi cardiovascolari. Fluoxetina. Sono stati riportati casi rari di aumento dei livelli plasmatici di trazodone e l'insorgere di effetti avversi quando il trazodone e' somministrato con fluoxetina, un inibitore del citocromo CYP1A2/2D6. Il meccanismo alla base dell'interazione farmacocinetica non e' stato completamente chiarito. Un'interazione farmacodinamica (sindrome serotoninergica) non puo' essere esclusa. Inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO). Occasionalmente sono stati riportati casi di interazione con inibitori della monoamino ossidasi (IMAO). Sebbene alcuni medici siano solitiprescrivere questi farmaci contemporaneamente, si sconsiglia la somministrazione concomitante di trazodone con IMAO, o entro le due settimane successive all'interruzione del trattamento con IMAO. Non e' altresi' raccomandata la somministrazione di IMAO nella settimana successivaall'interruzione del trattamento con trazodone. Fenotiazine. E' stataosservata ipotensione ortostatica severa in caso di somministrazione concomitante di fenotiazina, quali ad esempio clorpromazina, flufenazina, levomepromazina, perfenazina. Anestetici e miorilassanti. Trazodone cloridrato puo' aumentare gli effetti dei miorilassanti e degli anestetici volatili, pertanto occorre prestare cautela in caso di uso concomitante. Alcool. Trazodone potenzia gli effetti sedativi dell'alcool.Evitare l'assunzione di alcool durante la terapia con trazodone. Levodopa. Gli antidepressivi possono accelerare il metabolismo della levodopa. Altro. L'uso concomitante di Trazodone con farmaci noti per prolungare l'intervallo QT puo' aumentare il rischio di aritmia ventricolare, incluse "torsioni di punta". Prestare cautela quando questi farmacivengono co-somministrati con trazodone. Dato che trazodone e' un debole inibitore del re-uptake della noradrenalina e non modifica la risposta pressoria alla tiramina, e' improbabile un'interferenza con l'azione ipotensiva dei composti guanetidina-simili. Tuttavia studi condottiin animali di laboratorio suggeriscono che il trazodone puo' inibire gran parte delle azioni acute della clonidina. Anche se non sono riportati casi di interazione clinica con altri farmaci anti-ipertensivi, dovra' comunque essere presa in considerazione la possibilita' di un effetto di potenziamento. Gli effetti indesiderati possono essere piu' frequenti durante l'uso contemporaneo di preparazioni a base di piante medicinali contenenti Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). Anticoagulanti orali e/o agenti antiaggreganti piastrinici: raramente sono state riportate alterazioni delle funzioni anticoagulanti (valori dilaboratorio e/o segni e sintomi clinici) con aumento del sanguinamento. Sono stati riportati casi di modifica del tempo di protrombina in pazienti trattati con trazodone e warfarin. L'associazione di trazodonecon digossina e fenitoina puo' portare ad un incremento dei livelli ematici di questi ultimi. Monitorare le concentrazioni plasmatiche in questi pazienti.
EFFETTI INDESIDERATI
Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati durante la terapia con trazodone o nelle prime fasi che seguono la sospensione del trattamento. I seguenti sintomi, alcuni dei quali sono comunemente riportati in caso di depressione non trattata, sono stati registrati in pazienti trattati con trazodone. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: discrasia ematica (agranulocitosi, trombocitopenia, eosinofilia, leucopenia e anemia). Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni allergiche. Patologie endocrine. Non nota: sindrome da secrezione inappropriata di ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: iponatremia^1, calo ponderale, anoressia, aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Non nota: idee suicidarie o comportamento suicida^2, stato confusionale, insonnia, disorientamento, mania, ansietà, nervosismo, agitazione (che del tutto occasionalmente si esacerbano fino al delirio), delirio, reazione aggressiva, allucinazioni, incubi, diminuzione della libido, sindrome da astinenza. Patologie del sistema nervoso. Non nota: sindrome da serotonina, convulsioni, sindrome maligna da neurolettici, capogiri, vertigini, cefalea, sonnolenza^3, irrequietezza, ridotta vigilanza, tremore, visione annebbiata, disturbo della memoria, mioclono, afasia espressiva, parestesia, distonia, gusto alterato. Patologie cardiache. Non nota: aritmie cardiache^4 (incluse "Torsioni di Punta", palpitazioni, contrazioni ventricolari premature, coppie ventricolari, tachicardia ventricolare), bradicardia, tachicardia, anomalie elettrocardiografiche (prolungamento del QT). Patologie vascolari. Non nota: ipotensione ortostatica, ipertensione, sincope. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: congestione nasale, dispnea. Patologie gastrointestinali. Non nota: nausea, vomito, secchezza della bocca, stipsi, diarrea, dispepsia, dolore allo stomaco, gastroenterite, aumento della salivazione, ileo paralitico. Patologie epatobiliari. Non nota: anormalità della funzione epatica (incluso ittero e danno epatocellulare)^5, colestasi intraepatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: eruzione cutanea, prurito, iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: dolore degli arti, dolore dorsale, mialgia, artralgia. Patologie renali e urinarie. Non nota: disturbo della minzione, incontinenza urinaria, ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Nonnota: priapismo^6. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: debolezza, edema, sintomi simili-influenzali, affaticamento, dolore toracico, febbre. Esami diagnostici. Non nota: enzimi epatici elevati.^1 Lo stato di fluidi ed elettroliti deve essere controllato nei pazienti sintomatici. ^2 Vedere anche paragrafo 4.4 ^3 Trazodone e' un antidepressivo con proprieta' sedative e la sonnolenza, qualche volta si manifesta nei primi giorni di trattamento, generalmente scompare nel prosieguo della terapia ^4 Studi negli animali hanno dimostrato che Trazodone e' meno cardiotossico degli antidepressivi triciclici, e studi clinici suggeriscono che e' meno probabile che causi aritmie cardiache nell'uomo. Studi clinici in pazienti con malattie cardiache preesistenti indicano che trazodone puo' essere aritmogeno in alcuni pazienti di quella popolazione. ^5 Raramente sonostati riportati effetti avversi sulla funzione epatica, qualche voltaseveri. ^6 Vedere anche paragrafo 4.4. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che siverificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: dati su un numero limitato (<200) di donne gravide esposte al trazodone indicano l'assenza di effetti avversi per la gravidanzae la salute del feto/neonato. Ad oggi non sono disponibili altri datiepidemiologici rilevanti. Studi sugli animali non hanno indicato effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza ne' sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale alle dosi terapeutiche (vedere paragrafo 5.3). Prestare cautela quando trazodone viene somministrato alle donne gravide. Quando il trazodone viene usato fino al parto, i neonati dovrebbero essere monitorati per l'eventuale comparsa della sindrome da astinenza. Allattamento: Un numero limitato di dati indica che l'escrezione del trazodone nel latte umano e' bassa,mentre i livelli del suo metabolita attivo non sono noti. Data la scarsezza di dati, la decisione sull'uso di trazodone durante l'allattamento deve essere presa tenendo conto dei benefici dell'allattamento al seno e dei benefici per la donna della terapia con trazodone.
Codice: 022323012
Codice EAN:
- Sistema nervoso
- Psicoanalettici
- Antidepressivi
- Altri antidepressivi
- Trazodone
Forma farmaceutica
SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
48 MESI
Confezionamento
FIALA