RIFACOL OS SOSP 60ML 2G/100ML Produttore: GRUNENTHAL ITALIA SRL
- FARMACO MUTUABILE
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
RIFACOL 2 G/100 ML GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antidiarroici, antinfiammatori e antinfettivi intestinali, antibiotici.
PRINCIPI ATTIVI
100 ml di sospensione ricostituita contengono: 2 g di rifaximina. Eccipienti con effetti noti: il granulato per sospensione orale contiene saccarosio e sodio benzoato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, pectina, caolino, saccarina sodica, sodio benzoato, saccarosio, aroma amarena.
INDICAZIONI
Infezioni intestinali acute e croniche sostenute da batteri gram-positivi e gram-negativi; sindromi diarroiche. Diarrea da alterato equilibrio della flora microbica intestinale (diarree estive, diarrea del viaggiatore, enterocoliti). Profilassi pre e post- operatoria delle complicanze infettive negli interventi di chirurgia del tratto gastroenterico. Coadiuvante nella terapia delle iperammoniemie.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, alle rifamicine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Casi di ostruzione intestinale anche parziale o di gravi lesioni ulcerative dell'intestino. Rifaximina non deve essere utilizzata in pazienti con diarrea complicata da febbre o sangue nelle feci.
POSOLOGIA
Trattamento antidiarroico. Posologia consigliata, adulti e ragazzi oltre i 12 anni: 10 ml di sospensione orale (equivalenti a 200 mg di rifaximina) ogni 6 ore. Trattamento pre e post-operatorio. Posologia consigliata, adulti e ragazzi oltre i 12 anni: 20 ml di sospensione orale (equivalenti a 400 mg di rifaximina) ogni 12 ore. Trattamento coadiuvante dell'iperammoniemia. Posologia consigliata, adulti e ragazzi oltrei 12 anni: 20 ml di sospensione orale (equivalenti a 400 mg di rifaximina) ogni 8 ore; Il medicinale puo' essere somministrato con o senza cibo. A giudizio del medico, la posologia puo' essere variata in quantita' e frequenza. Salvo diversa prescrizione medica, il trattamento non dovra' superare i 7 giorni. Popolazione anziana: la farmacocinetica della rifaximina non e' stata studiata in soggetti anziani, tuttavia non sono necessari aggiustamenti della dose perche' i dati di sicurezzae di efficacia di Rifacol non hanno evidenziato differenze tra la popolazione anziana e i pazienti piu' giovani. Compromissione epatica: non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con compromissione epatica, usare con cautela nei pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: sebbene non siano previste modifiche della dose, occorre cautela nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: la sicurezza ed efficacia di rifaximina nei bambini dieta' inferiore a 12 anni non sono state stabilite. I dati attualmentedisponibili sono riportati nel paragrafo 5.1, ma non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Modo di somministrazione: granulato per sospensione orale: 5 ml di sospensione contengono100 mg di principio attivo. Per le istruzioni sulla ricostituzione della sospensione prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
CONSERVAZIONE
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione, vedere paragrafo 6.3.
AVVERTENZE
Reazioni cutanee gravi: in associazione al trattamento con rifaximina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (Stevens-Johnson syndrome, SJS) e la necrolisi epidermica tossica (Toxic Epidermal Necrolysis, TEN), che possono essere mortali o rappresentare un rischio per la vita (vedere paragrafo 4.8). Al momento della prescrizione i pazienti devono essere informati in merito ai segni e ai sintomi e monitorati attentamente per rilevare eventuali reazioni cutanee. Se si manifestano segni e sintomi riconducibili a queste reazioni cutanee, la somministrazione di rifaximina deve essere immediatamente sospesa e si deve prendere in considerazione un trattamento alternativo (a seconda dei casi). Se il pazienteha sviluppato una reazione avversa cutanea grave come la SJS o la TENcon l'uso di rifaximina, il trattamento con rifaximina non deve essere ricominciato in nessun caso. Dati clinici hanno dimostrato che rifaximina non e' efficace nel trattamento di infezioni intestinali causateda patogeni intestinali invasivi come Campylobacter jejuni spp, Salmonella spp e Shigella spp che normalmente causano diarrea, febbre, sangue nelle feci ed elevata frequenza di evacuazione. Il trattamento dovrebbe essere sospeso se i sintomi peggiorano o persistono per piu' di 48 ore e dovrebbe essere considerata una terapia antibiotica alternativa. Con l'uso di gran parte degli antibiotici, tra cui rifaximina, sonostati riportati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD). Non puo' essere esclusa una possibile associazione del trattamento di rifaximina con CDAD o colite pseudomembranosa. Si consiglia cautela nel caso in cui sia richiesto l'uso contemporaneo di rifaximina ed un inibitore della glicoproteina P, come la ciclosporina (vedere paragrafo 4.5). I pazienti devono essere informati che, malgrado il trascurabile assorbimento del farmaco (inferiore all'1%), la rifaximina, cometutti i derivati della rifamicina, puo' provocare una colorazione rossastra delle urine. In pazienti in trattamento con warfarin che assumevano rifaximina sono stati segnalati sia aumenti sia riduzioni dei valori del rapporto internazionale normalizzato -INR (in alcuni casi associati a sanguinamento). Nel caso in cui fosse necessaria la co-somministrazione, l'INR deve essere attentamente monitorato nel momento in cui il trattamento con rifaximina viene iniziato o sospeso. Possono essere necessari aggiustamenti della dose degli anticoagulanti orali per mantenere il livello di anticoagulazione desiderato (vedere paragrafo 4.5). Rifacol 2 g/100 ml granulato per sospensione orale contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Il medicinale contiene 2,88 g di saccarosio per 10 ml di sospensione ricostituita. Da tenere in considerazione in persone affette da diabete mellito. Questo medicinale contiene 6 mg di sodio benzoato per singola dose di sospensione orale da 10 ml. Rifacol 2 g/100 ml granulato per sospensione orale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per 10 ml di sospensione ricostituita, cioe' e' essenzialmente "senza sodio".
INTERAZIONI
Non vi e' esperienza di somministrazione di rifaximina a soggetti in terapia con un altro agente antibatterico a base di rifamicina per il trattamento di un'infezione batterica sistemica. I dati in vitro dimostrano che la rifaximina non inibisce gli isoenzimi del principale citocromo P-450 (CYP) responsabili del metabolismo dei farmaci (CYPs1A2, 2A6, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4). Negli studi di induzione in vitro, la rifaximina non e' risultata essere un induttore del CYP1A2 edel CYP2B6 ma un debole induttore del CYP3A4. In soggetti sani, gli studi clinici di interazione farmaco-farmaco hanno dimostrato che la rifaximina non altera in misura significativa la farmacocinetica dei substrati del CYP3A4. Tuttavia, in pazienti con funzionalita' epatica compromessa non e' possibile escludere che rifaximina, a causa della maggiore esposizione sistemica rispetto ai soggetti sani, possa ridurre l'esposizione ai substrati del CYP3A4 (per es. warfarin, antiepilettici,antiaritmici, contraccettivi orali) qualora somministrati contemporaneamente. In pazienti in trattamento con warfarin che assumevano rifaximina sono stati segnalati sia aumenti sia riduzioni dei valori del rapporto internazionale normalizzato (INR). Nel caso in cui fosse necessaria la co-somministrazione, l'INR deve essere attentamente monitorato nel momento in cui il trattamento con rifaximina viene iniziato o sospeso. Possono essere necessari aggiustamenti della dose degli anticoagulanti orali. Uno studio in vitro ha evidenziato che la rifaximina e' un substrato moderato della glicoproteina P (P-gp) ed e' metabolizzato dal CYP3A4. Non e' noto se l'assunzione concomitante di farmaci inibitori del CYP3A4 possa aumentare l'esposizione sistemica alla rifaximina. In soggetti sani, la somministrazione concomitante di una singola dose di ciclosporina (600 mg), un potente inibitore della glicoproteina P, con una singola dose di rifaximina (550 mg) ha determinato incrementi di 83 e 124 volte il valore medio di C max di rifaximina e AUCinfinito. Il significato clinico di questo incremento di esposizione sistemica non e' noto. La possibilita' che si verifichino interazioni con altri farmaci a livello dei sistemi trasportatori e' stata valutata in vitro. Questi studi suggeriscono che e' improbabile un'interazione clinica tra la rifaximina e altri composti soggetti a efflusso tramite la P-gp e altre proteine di trasporto (MRP2, MRP4, BCRP e BSEP). I pazienti devono assumere rifaximina almeno 2 ore dopo la somministrazione dicarbone attivo.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: in associazione al trattamento con rifaximina, sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi (SCAR), incluse la sindrome di Stevens-Johnson (Stevens-Johnson syndrome, SJS) e la necrolisi epidermica tossica (Toxic epidermal necrolysis, TEN) (vedere paragrafo 4.4). Studi clinici: nell'ambito di sperimentazioni cliniche controllate in doppio cieco o di studi di farmacologia clinica sono stati confrontati gli effetti di rifaximina con placebo o altri antibiotici, per cui sono disponibili dati quantitativi di sicurezza. Nota: molte delle reazioni elencate (in particolare quelle gastrointestinali) possono essere gli stessi sintomi ascrivibili alla patologia di base trattata e, durante gli studi clinici, sono state segnalatecon una frequenza simile nei pazienti trattati con placebo. Esperienza post-marketing: dopo l'introduzione in commercio del prodotto sono state segnalate ulteriori reazioni avverse, la cui frequenza non e' nota (non puo' essere definita in base ai dati disponibili). Le categoriedi frequenza sono definite in base alla convenzione seguente: molto comune (>=1/10); comune (>= 1/100 < 1/10); non comune (>= 1/1 000; < 1/100); raro (>= 1/10 000; < 1/1.000); molto raro (< 1/10 000); non nota(la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Non comune: candidiasi, herpes simplex, nasofaringite, faringite, infezioni delle vie respiratorie superiori; non nota: infezione clostridiale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: linfocitosi, monocitosi, neutropenia; non nota: trombocitopenia. Disordini del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche, ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: diminuzione dell'appetito, disidratazione. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, sogni anormali, depressione dell'umore, nervosismo. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, cefalea; non comune: emicrania, ipoestesia, parestesia, cefalea sinusale, sonnolenza; non nota: presincope. Patologie dell'occhio. Non comune: diplopia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigine,otalgia. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune: aumento della pressione arteriosa, vampate di calore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, congestione nasale, gola secca, dolore orofaringeo, tosse, rinorrea. Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione, dolore addominale, distensione addominale, diarrea, flatulenza, nausea, tenesmo rettale, urgenza di evacuazione, vomito; non comune: ascite, dispepsia, disordini della motilita' gastrointestinale, dolore addominale superiore, ematochezia, feci mucose, feci dure, labbra secche, patologie del gusto. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento dell'aspartato aminotransferasi; non nota: alterazioni dei testi di funzionalita' epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea, eruzioni ed esantemi, ustione solare (1); non nota: edema angioneurotico, dermatite, dermatite esfoliativa, eczema, eritemi, porpora, prurito, orticaria, sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: dolore dorsale, debolezza muscolare, spasmi muscolari, dolore al collo, mialgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: ematuria, glicosuria, pollachiuria, poliuria, proteinuria. Patologie dell'apparato riproduttivo. Non comune: polimenorrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: piressia; non comune: condizioni asteniche, brividi, sudore freddo, dolore e fastidio, edema periferico, sintomatologia simil influenzale, iperidrosi. Esami diagnostici. Non nota: anomalie del rapporto internazionale normalizzato. ^(1) Poiche' il medico ha riportato scottatura solare, viene riferita come tale e non come segnalazione di reazione di fotosensibilita'. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse .
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non sono disponibili o sono limitati i dati relativi all'uso di rifaximina in donne in stato di gravidanza. Gli studi sugli animali evidenziano effetti transitori sull'ossificazione e variazioni scheletriche nel feto (vedere paragrafo 5.3). La rilevanza clinica di queste evidenze non e' nota. A scopo precauzionale, l'uso della rifaximina non e' raccomandato durante la gravidanza. Allattamento: non e' noto se la rifaximina e i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Non e' possibile escludere un rischio per i neonati allattati al seno. Occorre decidere se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con rifaximina tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla fertilita' maschile e femminile.
Codice: 025303049
Codice EAN:
- Apparato gastrointestinale e metabolismo
- Antidiarroici, antinfiammatori ed antimicrobici intestinali
- Antiinfettivi intestinali
- Antibiotici
- Rifaximina
Forma farmaceutica
GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
FLACONE