PEDEA EV 4F 2ML 5MG/ML Produttore: RECORDATI RARE DISEASES IT.SRL
- FARMACO DI CLASSE C
- USO OSPEDALIERO
DENOMINAZIONE
PEDEA 5 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati cardiaci.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni mL di soluzione contiene 5 mg di ibuprofene. Ogni fiala da 2 mL contiene 10 mg di ibuprofene. Eccipienti: ogni mL contiene 7,5 mg di sodio per mL. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Trometamolo, sodio cloruro, sodio idrossido (per l'aggiustamento del pH), acido cloridrico al 25% (per l'aggiustamento del pH), acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI
Trattamento del dotto arterioso pervio emodinamicamente significativonei neonati pretermine di eta' gestazionale inferiore alle 34 settimane.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; infezione grave con rischio per la vita; sanguinamento in atto, in particolare emorragia intracranica o gastrointestinale; trombocitopenia o difetti della coagulazione; funzionalita' renale notevolmente compromessa; cardiopatia congenita che richiede la pervieta' del dotto arterioso per un soddisfacente flusso ematicopolmonare o sistemico (ad es. atresia polmonare, grave tetralogia di Fallot, grave coartazione aortica); enterocolite necrotizzante accertata o sospetta.
POSOLOGIA
Il trattamento con Pedea va eseguito esclusivamente presso un'unita' di terapia intensiva neonatale, sotto la supervisione di un neonatologo esperto. Posologia: un ciclo terapeutico e' definito come tre iniezioni endovenose di Pedea da somministrare ad intervalli di 24 ore. La prima iniezione deve essere somministrata dopo le prime 6 ore di vita. Determinare la dose di ibuprofene a seconda del peso corporeo come indicato di seguito. Prima iniezione: 10 mg/kg, seconda e terza iniezione: 5 mg/kg. In caso di anuria o oliguria manifesta dopo la prima o la seconda dose, non si deve somministrare la terza dose fino a quando il volume di urine non si sia normalizzato. In caso di mancata chiusura del dotto arterioso nelle 48 ore successive all'ultima iniezione oppurein caso di riapertura dello stesso, e' possibile somministrare un secondo ciclo di tre dosi, come illustrato in precedenza. Qualora non si osservino cambiamenti anche dopo il secondo ciclo di terapia, puo' rendersi necessaria la chiusura chirurgica del dotto arterioso pervio. Modo di somministrazione: solo per uso endovenoso. Pedea deve essere somministrato mediante infusione breve della durata di 15 minuti, preferibilmente non diluito. Se necessario, aggiustare il volume di iniezionecon soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/mL (0,9%) o di glucosio 50 mg/mL (5%). Smaltire la soluzione residua non utilizzata. Nel valutare il volume totale di soluzione iniettata prendere in considerazione il volume totale giornaliero di liquidi somministrati.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Prima di somministrare Pedea deve essere eseguito un esame ecocardiografico adeguato al fine di accertare una pervieta' del dotto arteriosoemodinamicamente significativa e di escludere ipertensione polmonare e cardiopatia congenita dotto-dipendente. Poiche' l'uso profilattico nei primi tre giorni di vita (iniziando il trattamento entro le 6 ore dalla nascita) in neonati pretermine di eta' gestazionale inferiore alle 28 settimane e' stato associato ad un aumento degli eventi avversi alivello polmonare e renale, Pedea non deve essere usato per la profilassi a nessuna eta' gestazionale (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). In particolare, sono stati riportati 3 casi di ipossiemia grave con ipertensione polmonare insorta entro un'ora dalla prima infusione e risoltasi entro 30 minuti dall'inizio della terapia con ossido nitrico per inalazione. Se durante o dopo l'infusione di Pedea si verifica ipossiemia, prestare particolare attenzione alla pressione polmonare. Considerando che studi in vitro hanno dimostrato che l'ibuprofene compete con la bilirubina per i siti di legame con l'albumina, il rischio di encefalopatia bilirubinica nei neonati prematuri puo' aumentare (vedere paragrafo 5.2). L'ibuprofene non deve quindi essere utilizzato nei neonati chepresentano concentrazioni elevate di bilirubina. Essendo un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), l'ibuprofene puo' mascherare i segni e i sintomi usuali di infezione; e' necessario pertanto essere prudenti nell'uso di Pedea in presenza di infezione (vedere anche paragrafo 4.3). Pedea deve essere somministrato con cautela per evitare stravaso e conseguente possibile irritazione tissutale. Visto che l'ibuprofene puo' inibire l'aggregazione piastrinica, i neonati prematuri devono essere monitorati per rilevare eventuali segni di sanguinamento. Poiche' l'ibuprofene puo' diminuire la clearance degli aminoglicosidi, si raccomanda un rigoroso controllo dei loro livelli sierici durante laco-somministrazione con ibuprofene. Si raccomanda di monitorare attentamente la funzionalita' renale e gastrointestinale. Reazioni cutanee severe: sono state segnalate raramente reazioni cutanee gravi, alcune delle quali fatali, tra cui dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica in associazione all'uso di FANS (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a piu' alto rischio nelle prime fasi della terapia: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. E' stata segnalata pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali contenenti ibuprofene. Ibuprofene deve esseresospeso alla prima comparsa di segni e sintomi di reazioni cutanee severe, come eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Nei neonati pretermine di eta' gestazionale inferiore a 27 settimane, il tasso di chiusura del dotto arterioso (da 33 a 50%) e' risultato basso al regime posologico raccomandato (vedereparagrafo 5.1). Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (15 mg) per 2 mL; cio' significa che e' essenzialmente privo di sodio.
INTERAZIONI
L'uso concomitante di Pedea con i seguenti medicinali non e' raccomandato: diuretici: l'ibuprofene puo' ridurre l'effetto dei diuretici; i diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicita' dei FANS in pazienti disidratati; anticoagulanti: l'ibuprofene puo' incrementare l'effetto degli anticoagulanti ed aumentare il rischio di sanguinamento; corticosteroidi: l'ibuprofene puo' aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale; ossido nitrico: considerato che entrambi i medicinali inibiscono la funzionalita' piastrinica, la loro associazione puo', in teoria, incrementare il rischio di sanguinamento; altri FANS:evitare l'uso concomitante di piu' di un FANS in considerazione dell'aumentato rischio di reazioni avverse; aminoglicosidi: poiche' l'ibuprofene puo' diminuire la clearance degli aminoglicosidi, la loro cosomministrazione puo' aumentare il rischio di nefrotossicita' e ototossicita' (vedere paragrafo 4.4).
EFFETTI INDESIDERATI
Attualmente sono disponibili dati su circa 1.000 neonati pretermine tratti dalla letteratura su ibuprofene e dalle sperimentazioni clinichecon Pedea. E' difficile valutare il nesso di causalita' degli eventi avversi riportati nei neonati pretermine, dal momento che possono essere correlati sia alle conseguenze emodinamiche del dotto arterioso pervio sia agli effetti diretti dell'ibuprofene. Le reazioni avverse riportate sono elencate di seguito, in base alla classificazione per sistemi e organi e in base alla frequenza. La frequenza e' definita come: molto comune (>= 1/10), comune (>=1/100, <1/10) e non comune (>=1/1 000, <1/100). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Patologiedel sistema emolinfopoietico. Molto comune: trombocitopenia, neutropenia. Patologie del sistema nervoso. Comune: emorragia intraventricolare, leucomalacia periventricolare. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: displasia broncopolmonare*; comune: emorragia polmonare; non comune: ipossiemia*. Patologie gastrointestinali. Comune: enterocolite necrotizzante, perforazione intestinale; non comune: emorragia gastrointestinale; non nota: perforazione gastrica. Patologie renali e urinarie. Comune: oliguria, ritenzione dei liquidi, ematuria; non comune: insufficienza renale acuta. Esami diagnostici. Molto comune: aumento della creatinina ematica, diminuzione del sodio ematico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: pustolosi esantematica acuta generalizzata (peag). * vedere di seguito. In una sperimentazione clinica terapeutica che coinvolgeva 175 neonati pretermine di eta' gestazionale inferiore alle 35 settimane, l'incidenza di displasia broncopolmonare all'eta' post-concepimento di 36 settimane era di 13/81 (16%) con indometacina rispetto a 23/94 (24%) con ibuprofene. In una sperimentazione clinica in cui Pedea era stato somministrato come profilassi nelle prime 6 ore di vita, e' stata riportata ipossiemia grave associata a ipertensione polmonare in 3 neonati di eta' gestazionale inferiore alle 28 settimane. Questo evento e' insorto entro un'ora dalla prima infusione e si e' risolto entro 30 minuti dall'inalazione di ossido nitrico. Vi sono state inoltre segnalazioni post-marketing di ipertensione polmonare, quando Pedea e' stato somministrato a neonati prematuri nel contesto terapeutico. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale disegnalazione riportato nell'allegato V.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non pertinente.
Codice: 036602011
Codice EAN:
- Sistema cardiovascolare
- Terapia cardiaca
- Altri preparati cardiaci
- Ibuprofene
Forma farmaceutica
SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza
48 MESI
Confezionamento
FIALA