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NEONISIDINA 10CPR Produttore: PHARMAIDEA SRL

  • FARMACO DI AUTOMEDICAZIONE
  • VENDITA SENZA RICETTA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

E' un analgesico ed antipiretico. Serve a ridurre il dolore e la febbre.

INDICAZIONI

Si usa per il trattamento sintomatico di mal di testa, nevralgie, maldi denti, dolori mestruali e dolori articolari, stati febbrili e sindromi da raffreddamento.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; in particolare verso i salicilati, il paracetamolo o altri componenti del prodotto. I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienza epatocellulare. Non dovrebbe essere usato in caso di ulcera gastrica o duodenale attiva, in pazienti con tendenza accertata alle emorragie (p. es. emofilia). Pazienti asmatici. L'uso di questo medicinale e' controindicato nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a sedici anni. Per il rischio di sindrome di Reye, non dovrebbe comunque essere usato nei bambini colpiti da varicella o da influenza. Per la presenza di caffeina non somministrare ai bambini e ai ragazzi di eta' inferiore a sedici anni.

POSOLOGIA

Adulti: da 1 a 4 compresse al di'. I pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati. Per la presenza di caffeina non somministrare ai bambini e ai ragazzi di eta' inferiore a sedici anni. Dopo tre giorni di impiego alla dose massima o dopo 5-7 giorni di impiego continuativo senza risultati, consultare il medico. L'assunzione deve avvenire a stomaco pieno.

INTERAZIONI

Il farmaco puo' interagire con anticoagulanti, uricosurici, sulfaniluree ipoglicemizzanti. L'impiego pre-operatorio puo' ostacolare l'emostasi intraoperatoria. L'acido acetilsalicilico, uno dei componenti di Neo-Nisidina, puo' potenziare l'effetto degli anticoagulanti (p. es. derivati della cumarina e dell'eparina). Puo' inoltre aumentare il rischio di effetti collaterali gastrointestinali, quando somministrato contemporaneamente a farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) o a corticosteroidi. L'effetto degli agenti ipoglicemizzanti e la tossicita' del metotrexato possono risultare aumentati dalla somministrazione concomitante di acido acetilsalicilico. Neo-Nisidina puo' diminuire l'effetto natriuretico dello spironolattone e inibire l'effetto degli agenti uricosurici (p. es. probenecid, sulfinpirazone). I pazienti in trattamento con rifampicina, cimetidina, o con farmaci antiepilettici qualiglutetimmide, fenobarbital, carbamazepina devono usare il paracetamolo con estrema cautela e solo sotto stretto controllo medico. La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quelladella glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). Farmaci che rallentano lo svuotamento gastrico, come per esempio con la propantelina, riducono la velocita' di assorbimento del paracetamolo e ne ritardano l'insorgenza dell'effetto. Farmaci invece che accelerano lo svuotamento gastrico, come la metoclopramide, portano ad un aumento della velocita' di assorbimento. L'associazione del paracetamolo con cloramfenicolo puo' prolungare l'emivita del cloramfenicolo, aumentandone il rischio di tossicita'. Non e' stato possibile valutare la rilevanza clinica delle interazioni fra paracetamolo e warfarin e con i derivati della cumarina. Pertanto, l'uso prolungato di paracetamolo in pazienti in trattamento con anticoagulanti orali e' consigliabilesoltanto sotto controllo medico. L'uso concomitante di paracetamolo edi AZT (zidovudina) potenzia il rischio di neutropenia indotta da quest'ultimo. Pertanto, si dovrebbe assumere Neo-Nisidina insieme ad AZT soltanto sotto controllo del medico. La caffeina puo' antangonizzare l'effetto sedativo di diversi farmaci (es. barbiturici, antistaminici).Puo' anche aumentare l'effetto di tachicardia provocato da altri medicinali (es. simpaticomimetici, tiroxina). I contraccettivi orali, la cimetidina e il disulfiram, rallentano il metabolismo della caffeina nel fegato, i barbiturici ed il fumo lo aumentano. La caffeina riduce laescrezione della teofillina. La somministrazione concomitante di analgesici non aumenta il rischio che si sviluppi dipendenza. La somministrazione di antibiotici chinolonici puo' ritardare la eliminazione dellacaffeina.

EFFETTI INDESIDERATI

L'acido acetilsalicilico puo' provocare disturbi epigastrici, nausea,vomito, ulcere gastroduodenali e gastrite erosiva che puo' portare a sanguinamento gastrointestinale grave. Tali effetti sono probabilmentepiu' correlati alle dosi alte sebbene possano manifestarsi anche a basse dosi. Quando si usino prodotti contenenti acido acetilsalicilico per periodi prolungati, puo' verificarsi anemia da carenza di ferro a causa del ripetersi di sanguinamenti nel tratto digerente. Per la presenza di acido acetilsalicilico possono manifestarsi anche disturbi otovestibolari (ronzii, ecc.), vertigini, fenomeni emorragici (epistassi,gengivorragia, ecc.), prolungamento della gravidanza e del travaglio e riduzione della conta piastrinica. Occasionalmente, possono manifestarsi reazioni allergiche (broncocostrizione, reazioni cutanee). Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipoe gravita' inclusi rari casi di eruzioni cutanee su base allergica ecasi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' quali ad esempio angioedema, edema alla laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, pancitopenia, alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazionigastrointestinali e vertigini. In casi di iperdosaggio, per la presenza di paracetamolo, si puo' provocare citolisi epatica, che puo' evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile. La caffeina e' uno stimolante del SNC e puo' causare agitazione, insonnia, tremore, sintomi dispeptici e tachicardia. Per la presenza di caffeina, in caso di sovradosaggio, si puo' verificare una sindrome di iperstimolazione con eccitazione, insonnia, ronzii, tremore muscolare, nausea, vomito, aumento della diuresi, tachicardia, extrasistolia, scotoma.

Codice: 004558173
Codice EAN:

Codice ATC: N02BE51
  • Sistema nervoso
  • Analgesici
  • Altri analgesici ed antipiretici
  • Anilidi
  • Paracetamolo, associazioni esclusi gli psicolettici
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 48 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

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