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NAEMIS CPR10x1,5 14x1,5+3,75MG Produttore: THERAMEX ITALY SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

NAEMIS 3,75 MG/1,5 MG + 1,5 MG COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Progestinici ed estrogeni per somministrazione sequenziale.

PRINCIPI ATTIVI

Compressa rosa: ogni compressa rosa contiene 1,5 mg di estradiolo (pari a 1,55 mg di estradiolo emiidrato). Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato (135,745 mg) e rosso cocciniglia A (E124), lacca di alluminio. Compressa bianca: ogni compressa bianca contiene 3,75 mg dinomegestrolo acetato e 1,5 mg di estradiolo (pari a 1,55 mg di estradiolo emiidrato). Eccipiente con effetto noto: lattosio monoidrato (130,175 mg). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Compressa rosa: povidone (K25 o K 30), lattosio monoidrato, cellulosamicrocristallina, glicerolo distearato, silice colloidale anidra, crospovidone, rosso cocciniglia A (E124), lacca di alluminio. Compressa bianca: povidone (K25 o K30), lattosio monoidrato,cellulosa microcristallina, glicerolo distearato, silice colloidale anidra, crospovidone.

INDICAZIONI

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) per il trattamento dei sintomi da carenza di estrogeni nelle donne che non hanno il ciclo mestruale da almeno 6 mesi. L'uso di nomegestrolo acetato nelle seguenti indicazionie' limitato alle situazioni in cui altri interventi sono considerati inappropriati.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Cancro del seno accertato, pregresso o sospetto; neoplasie maligne estrogeno dipendenti accertate o sospette (ad es. cancro dell'endometrio); emorragie genitali non diagnosticate; iperplasia endometriale non trattata; tromboembolia venosa pregressa o in atto (trombosi venosa profonda, embolia polmonare); disturbi trombofilici accertati (ad es. carenza di proteina C, proteina S o antitrombina, vedere paragrafo 4.4); malattia tromboembolica arteriosa in atto o recente (ad es. angina, infarto miocardico); grave patologia epatica o epatopatie in anamnesi, fino a quando la funzionalita' epatica non sono rientrati nella norma; ipersensibilita' nota ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti elencato al paragrafo 6.1, porfiria, meningioma o anamnesi di meningioma.

POSOLOGIA

Posologia: NAEMIS e' un'associazione ciclica di estrogeno e progestinico. Una compressa al giorno da prendere per 24 giorni consecutivi nelseguente ordine: dal giorno 1 al giorno 10, una compressa rosa (estradiolo); dal giorno 11 al giorno 24, una compressa bianca (estradiolo associato a nomegestrolo acetato). Dopo un periodo di sospensione di 4 giorni, riprendere l'assunzione del farmaco secondo lo schema precedente, anche se l'emorragia da sospensione e' ancora in atto. In donne che non sono mai state sottoposte a terapia ormonale sostitutiva o che sono passate da un trattamento con TOS combinata continua, NAEMIS puo' essere iniziato in qualunque giorno del ciclo. Tuttavia, se la paziente sta abitualmente utilizzando una TOS sequenziale, si deve completareil trattamento in corso prima di iniziare quello con NAEMIS. Qualora la paziente dimentichi di assumere una compressa, il trattamento deve essere continuato come prescritto (non devono essere assunte due compresse per controbilanciare la singola dose dimenticata). Dimenticare diassumere una compressa puo' aumentare la probabilita' di sanguinamenti intercorrenti o di spotting. Per iniziare e continuare il trattamento dei sintomi postmenopausali deve essere usata la piu' bassa dose efficace per la durata piu' breve (vedere anche paragrafo 4.4). Il trattamento con nomegestrolo acetato deve essere limitato alla piu' bassa dose efficace e alla durata piu' breve. Modo di somministrazione: uso orale.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.

AVVERTENZE

Per il trattamento dei sintomi postmenopausali, la TOS deve essere iniziata solo in presenza di sintomi che influenzano negativamente la qualita' della vita. In tutti i casi deve essere effettuata almeno annualmente un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici e la TOS deve essere protratta solo fino a quando i benefici superino i rischi. L'evidenza riguardante i rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa prematura e' limitata. Tuttavia, dato il basso livello di rischio assoluto nelle donne piu' giovani, il bilancio tra benefici e rischi per queste donne puo' essere piu' favorevole rispetto a quello nelle donne piu' anziane. Esame clinico e controlli medici: prima di iniziare o riprendere una terapia ormonale sostitutiva si deve effettuare una completa anamnesi personale e familiare della paziente. L'esame obiettivo (compreso quello della pelvi e del seno) deve essere condotto tenendo presente la storia clinica, le controindicazioni e le precauzioni d'impiego. Durante il trattamento, si raccomanda di effettuare controlli periodici la cui natura e frequenza vanno stabilite in funzionedi ciascuna paziente. Le donne devono essere informate su quali cambiamenti a livello mammario devono essere segnalati al proprio medico curante o all' infermiere (vedere "Cancro al seno" di seguito). Gli esami, compresi quelli diagnostici per immagini come ad es. la mammografia, devono essere condotti in conformita' alle attuali prassi di screening accettate, modificate in base alle necessita' cliniche individuali.Condizioni che richiedono uno stretto controllo medico: se una delle seguenti condizioni e' presente, si e' presentata in passato e/o si e'aggravata durante una gravidanza o un trattamento ormonale precedente, la paziente deve essere sottoposta a stretto controllo medico. Si deve tenere conto che le patologie elencate qui di seguito possono ripresentarsi o peggiorare durante la terapia con NAEMIS. In particolare: leiomioma (fibromi uterini) o endometriosi; fattori di rischio per disturbi tromboembolici (si veda di seguito); fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti (ad es. parenti di primo grado con carcinoma mammario); ipertensione; alterazioni epatiche (es. adenoma epatico); diabete mellito con o senza interessamento vascolare; colelitiasi; emicrania o (grave) cefalea; lupus eritematoso sistemico; storia d'iperplasia endometriale (si veda di seguito); epilessia; asma; otosclerosi. Ragioni per una sospensione immediata della terapia. La terapia deve essere interrotta immediatamente qualora si manifestino controindicazioni o si verifichino le seguenti condizioni: ittero o alterazione della funzionalita' epatica; aumento significativo della pressione arteriosa; nuovo attacco di cefalea tipo emicrania; gravidanza. Iperplasia endometriale e carcinoma: nelle donne con utero intatto, il rischio d'iperplasia e di carcinoma endometriale e' aumentato quando gli estrogeni vengono somministrati da soli per periodi prolungati. L'aumento segnalatodel rischio di carcinoma endometriale tra le pazienti trattate con soli estrogeni e' da 2 a 12 volte superiore a confronto con le pazienti che non ne fanno uso, a seconda della durata del trattamento e della dose di estrogeni (vedere paragrafo 4.8). Dopo l'interruzione del trattamento, il rischio puo' rimanere elevato per almeno 10 anni. L'aggiunta di un progestinico ciclicamente per almeno 12 giorni per mese/28 giorni per ciclo o la terapia continua combinata estroprogestinica nelle donne non isterectomizzate previene il rischio in eccesso associato alla TOS a base di soli estrogeni. Durante i primi mesi di trattamento possono comparire sanguinamenti intermestruali e spotting. Qualora questi compaiano dopo qualche tempo dall'inizio della terapia o continuinodopo la sua interruzione si devono ricercarne le ragioni, ricorrendo anche a una biopsia endometriale, per escludere una neoplasia maligna a carico dell'endometrio. Cancro della mammella: i dati in generale dimostrano un aumento del rischio di cancro della mammella in donne che seguono una TOS combinata di estro-progestinici 0 a base di solo estrogeno, dipendente dalla durata di assunzione della TOS. Terapia combinata estro-progestinica: la sperimentazione randomizzata controllata verso placebo, lo studio Women's Health Initiative (WHI), e una metanalisi di studi epidemiologici prospettici concordano nel riscontrare un aumento del rischio di cancro della mammella nelle donne che assumono estro-progestinici combinati per la TOS, il quale diventa evidente dopo circa una media di 3 (1-4) anni (vedere paragrafo 4.8). Terapia a basedi soli estrogeni: lo studio WHI non ha registrato alcun aumento del rischio di cancro della mammella nelle donne sottoposte a isterectomiache assumono la TOS a base di soli estrogeni. Gli studi osservazionali hanno segnalato principalmente un leggero aumento del rischio di diagnosi di cancro della mammella che e' inferiore a quello riscontrato nelle donne che assumono associazioni di estrogeno-progestinico (vedereparagrafo 4.8). I risultati derivanti da un'ampia metanalisi hanno dimostrato che, dopo l'interruzione del trattamento, il rischio aggiuntivo diminuira' con il tempo, e il tempo necessario per tornare al basale dipende dalla durata del precedente utilizzo della TOS. Qualora la TOS fosse stata assunta per un periodo superiore a 5 anni, il rischio puo' persistere per 10 anni o piu' a lungo. La TOS, specialmente il trattamento combinato estroprogestinico, aumenta la densita' delle immagini della mammografia che puo' interferire negativamente con l'individuazione radiologica del cancro al seno. Cancro dell'ovaio: il cancro dell'ovaio e' molto piu' raro del cancro della mammella. L'evidenza epidemiologica derivata da una vasta meta-analisi indica un leggero aumento del rischio nelle donne che assumono una terapia a base di soli estrogeni o di estrogeni piu' progestinici; tale rischio e' maggiore entro5 anni di utilizzo della terapia e si riduce col tempo dopo l'interruzione di essa. Alcuni altri studi, incluso lo studio WHI, suggerisconoche l'uso di una TOS combinata puo' essere associato a un rischio simile o leggermente inferiore (vedere paragrafo 4.8). Meningioma: e' stata segnalata l'insorgenza di meningioma (singoli e multipli) in associazione all'uso di nomegestrolo acetato, soprattutto a dosi elevate e in caso di uso per un tempo prolungato (diversi mesi o anni). I pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi di meningiomi in accordo alla pratica clinica. Se ad un paziente viene diagnosticato un meningioma, qualsiasi trattamento contenente nomegestrolo acetato, deveessere interrotto come misura precauzionale. Vi sono alcune evidenze che il rischio di meningioma possa diminuire dopo l'interruzione del trattamento di nomegestrolo acetato.

INTERAZIONI

Il metabolismo di estrogeni e progestinici puo' aumentare con l'assunzione concomitante di sostanze note per indurre enzimi che metabolizzano farmaci, in particolare quelli del citocromo P450, come antiepilettici (ad es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina) e anti-infettivi (rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz). L'assunzione contemporanea di rifampicina riduce del 91% la biodisponibilita' del nomegestrolo acetato e aumenta del 28% quella dell'estradiolo. Il ritonavir e il nelfinavir, benche' siano noti come forti inibitori, presentano, al contrario, proprieta' d'induzione se usati in concomitanza con ormoni steroidei. I preparati a base di erbe contenenti erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo di estrogeni e progestinici. Dal punto di vista clinico, un aumentato metabolismo di estrogeni e progestinici puo' ridurne l'efficacia e comportare modificazioni dei cicli mestruali. Altre interazioni: negli studi clinici con il regime terapeutico di associazione contro l'HCV costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con e senza dasabuvir, gli aumenti dell'ALT maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (LSN) erano significativamente piu' frequenti nelle donne che utilizzavano medicinalicontenenti etinilestradiolo, come i COC. Le donne che utilizzavano medicinali contenenti estrogeni diversi dall'etinilestradiolo, come l'estradiolo, presentavano una frequenza di aumenti dell'ALT simile a quella delle donne che non ricevevano alcun estrogeno; tuttavia, a causa del numero limitato di donne che assumevano questi estrogeni di altro tipo, e' necessaria prudenza in caso di co-somministrazione con il regime terapeutico di associazione costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir, nonche' con il regime a base di glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafo 4.4)

EFFETTI INDESIDERATI

La frequenza degli eventi avversi e' classificata come segue: molto comune(>= 1/10), comune (>= 1/100 to < 1/10), non comune (>= 1/1000 to < 1/100), raro (>= 1/10000 to <1/1000), molto raro (< 1/10000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Durante gli studi clinici di fase III e IV, gli effetti indesiderati molto comuni (>= 10%) riscontrati sono stati mastodinia, spottinge sanguinamenti intercorrenti. Questi effetti si osservano solitamente durante il trattamento ormonale della menopausa. Le reazioni avverseal farmaco elencate di seguito sono emerse negli studi clinici di fase III di NAEMIS e compaiono in meno del 10% dei casi. Neoplasie benigne, maligne e non specificate. Rari: meningioma. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comuni: dismenorrea, menorragia, disturbi mestruali, leucorrea, peggioramento di fibromi uterini, dolore pelvico; non comuni: neoplasie benigne del seno, polipi uterini, endometriosi, candidiasi vaginale, aumento del seno. Patologie gastrointestinali. Comuni: dolore addominale, gonfiore; non comuni: vomito, costipazione, diarrea. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea; non comuni: emicrania, capogiri. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: crampi muscolari, dolore degli arti; non comuni: artralgia. Disturbi psichiatrici. Comuni: nervosismo, depressione. Patologie vascolari. Non comuni: trombosi venosa superficiale oprofonda, tromboflebite, ipertensione arteriosa. Patologie sistemichee sito di somministrazione. Comuni: aumento ponderale; non comuni: edema periferico, astenia, aumento dell'appetito. Patologie della cute edel tessuto sottocutaneo. Non comuni: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologie epatobiliari. Non comuni: valori epatici anomali. Rischio di cancro al seno: nelle donne che assumono una terapia combinata estroprogenistica per piu' di 5 anni e' stato segnalato un raddoppiamento del rischio di avere una diagnosi di cancro al seno; l'aumento di rischio in donne sottoposte a una terapia a base di solo estrogeno e' inferiore a quello osservato in donne che utilizzano combinazioni di estro-progestinici. Il livello di rischio dipende dalla durata d'uso (vedere paragrafo 4.4); le stime del rischio assoluto sulla base dei risultati della piu' ampia sperimentazione randomizzata controllata con placebo (studio WHI) e della piu' ampia metanalisi di studi epidemiologici prospettici sono presentati di seguito. Rischio di cancro endometriale. Donne in postmenopausa con utero: il rischio di cancro dell'endometrio e' di circa 5 casi ogni 1.000 donne con utero che non usano unaTOS. Nelle donne con utero, l'uso di una TOS a base di soli estrogeninon e' raccomandato perche' aumenta il rischio di cancro dell'endometrio (vedere paragrafo 4.4). A seconda della durata del trattamento e della dose di estrogeno, in caso di terapia a base di soli estrogeni, l'aumento del rischio di cancro dell'endometrio negli studi epidemiologici e' andato da 5 a 55 casi supplementari diagnosticati ogni 1.000 donne tra 50 e 65 anni di eta'. L'aggiunta di un progestinico alla terapia a base di soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo puo' prevenire questo rischio aumentato. Nella sperimentazione Million Women Study, l'uso della TOS combinata (sequenziale o continua) per cinque anni non ha aumentato il rischio di cancro endometriale (RR di 1,0 (0,8-1,2)). Cancro dell'ovaio: l'uso di una TOS a base di soli estrogeni o di estroprogestinici e' stato associato a un lieve aumento del rischio diuna diagnosi di cancro dell'ovaio (vedere paragrafo 4.4). Una meta-analisi di 52 studi epidemiologici ha riscontrato un aumento del rischiodi cancro dell'ovaio nelle donne in trattamento con una TOS rispetto alle donne che non ne avevano mai fatto uso (RR 1,43, IC al 95% 1,31-1,56). Per le donne di eta' compresa tra 50 e 54 anni che seguono una TOS da 5 anni, si registra circa 1 caso aggiuntivo su 2.000 donne trattate. Nelle donne di eta' compresa tra 50 e 54 anni che non seguono unaTOS, circa 2 donne su 2.000 riceveranno una diagnosi di cancro dell'ovaio nell'arco di 5 anni. Rischio di tromboembolia venosa: la TOS e' associata a un rischio relativo aumentato da 1,3 a 3 volte di sviluppare tromboembolia venosa (TEV), vale a dire una trombosi venosa profondao un'embolia polmonare. Il verificarsi di un simile evento e' piu' probabile nel primo anno di uso di TOS (vedere paragrafo 4.4).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: NAEMIS non e' indicato durante la gravidanza. Qualora si accerti uno stato di gravidanza in corso di terapia con NAEMIS, si deve interrompere subito l'assunzione del medicinale. Clinicamente, dati su un limitato numero di gravidanze esposte non indicano eventi avversi del nomegestrolo acetato sul feto. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici relativi a una accidentale esposizione del feto ad estrogeni o ad associazioni estroprogestiniche non indicano a oggi effetti ne' teratogeni, ne' fetotossici. Allattamento: NAEMIS non e' indicato durante l'allattamento.

Codice: 036163018
Codice EAN:

Codice ATC: G03FB12
  • Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali
  • Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale
  • Progestinici ed estrogeni in associazione
  • Preparati sequenziali estro-progestinici
  • Nomegestrolo ed estrogeni
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi, al riparo dall'umidita'
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 18 MESI
Confezionamento: BLISTER

COMPRESSE

18 MESI

BLISTER