CLIMACLOD EV 6F 300MG 10ML Produttore: MASTELLI SRL
- FARMACO MUTUABILE
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
CLIMACLOD
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.
PRINCIPI ATTIVI
Disodio clodronato.
ECCIPIENTI
Sodio bicarbonato, acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI
Osteolisi tumorali, mieloma multiplo, iperparatiroidismo primario; prevenzione e trattamento della osteoporosi post-menopausale.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' individuale al principio attivo o agli eccipienti, overso altri farmaci del gruppo dei bifosfonati; trattamenti concomitanti con altri bifosfonati.
POSOLOGIA
Il Clodronato e' eliminato prevalentemente per via renale. Pertanto durante il trattamento con Clodronato e' necessario garantire un adeguato apporto di liquidi. Bambini: la sicurezza e l'efficacia del farmacoin pazienti pediatrici non sono state stabilite. Anziani: non ci sonoparticolari raccomandazioni di dosaggio del farmaco per gli anziani. Gli studi clinici effettuati hanno incluso pazienti con eta' superioreai 65 anni e non sono stati riportati eventi avversi specifici per questo gruppo di eta'. >>Pazienti con insufficienza renale. Clcr 50-80 ml/min: riduzione del dosaggio 25%; clcr 12-50 ml/min: riduzione del dosaggio 25-50%; Clcr <12 ml/min: riduzione del dosaggio 50%. Si raccomanda di somministrare Clodronato prima dell'emodialisi, di ridurre la dose del 50% nei giorni liberi da dialisi, e di limitare lo schema di trattamento a 5 giorni. E' da notare che la dialisi peritoneale rimuovescarsamente il clodronato dalla circolazione. Osteolisi tumorali, Mieloma multiplo e Iperparatiroidismo primario: lo schema posologico seguente deve essere considerato orientativo e puo' quindi essere adattatoalle necessita' del singolo paziente. Fase di attacco: 200-300 mg/diein un'unica somministrazione per via endovenosa lenta 3-8 giorni in relazione all'andamento dei parametri clinici e di laboratorio (calcemia, idrossiprolinuria etc.). Fase di mantenimento: 100 mg/die per via intramuscolare per 2-3 settimane. Tali cicli possono essere ripetuti adintervalli variabili a seconda della evoluzione della malattia. La valutazione periodica dei parametri di riassorbimento osseo puo' utilmente indirizzare i cicli terapeutici. Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi post menopausale: una somministrazione da 300 mg per infusione ogni tre settimane o somministrazioni cicliche similari, per un totale di 1500 mg/ciclo. Non e' stata stabilita' la durata ottimale del trattamento con bisfosfonati per l'osteoporosi. La necessita' di un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singolo paziente periodicamente in funzione dei benefici e rischi potenziali, in particolare dopo 5 o piu' anni d'uso.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
AVVERTENZE
Il Clodronato deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale. Durante il trattamento con clodronato deve essere mantenuto un adeguato introito di liquidi. Questo e' particolarmente importante quando la somministrazione di Clodronato avviene per via parenterale e in pazienti con ipercalcemia o insufficienza renale. Prima e durante il trattamento deve essere monitorata la funzionalita' renale mediante i livelli di creatinina, calcio e fosforo sierici. Negli studi clinici si sono verificati aumenti asintomatici e reversibili delle transaminasi, senza modifiche degli altri test di funzionalita' epatica. Si consiglia il monitoraggio delle transaminasi. La somministrazione endovenosa di dosi notevolmente superiori a quelle raccomandate puo' causare grave danno renale, specialmente se la velocita' di infusione e' troppo alta. Nella fase iniziale del trattamento per osteolisi tumorali, mieloma multiplo e iperparatiroidismo e' consigliabile somministrare il prodotto in soluzione fisiologica o similari, per via endovenosa,mediante prefusione lenta (2-3 ore). L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (osteomielite inclusa), e' stata riportata in pazienti concancro in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati sia per via endovenosa che per via orale. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella e' stata anche riportata in pazienticon osteoporosi in trattamento con i bifosfonati orali. Prima di iniziare il trattamento con i bifosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio (come cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazione la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bifosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione, per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola e/o mascella. Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato con reperti di diagnostica per immagini a evidenze radiografichedi fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prenderein considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale. Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore. E' stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l'uso di bisfosfonati, prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischio dell'osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l'uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezione o trauma. L'eventualita' di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere valutata in pazienti trattati con bisfosfonati che presentano sintomi acarico dell'orecchio, tra cui infezioni croniche dell'orecchio.
INTERAZIONI
E' controindicato l'uso concomitante con altri bifosfonati. L'uso contemporaneo del clodronato con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), piu' spesso con diclofenac, e' stato associato a disfunzione renale. A causa dell'aumentato rischio d'ipolcacemia, deve essere usata cautela in caso di somministrazione contemporanea di Clodronato con amino glicosidi. E' stato riportato che l'uso concomitante di estramustina fosfato con Clodronato aumenta la concentrazione sierica di estramustina fosfato fino al massimo dell'80%. Il Clodronato forma complessi con cationi bivalenti scarsamente solubili in acqua. Pertanto, il Clodronato non deve essere somministrato endovena con soluzioni contenenti cationi bivalenti (ad es. : soluzione di Ringer). In caso di somministrazione endovenosa in pazienti ipercalcemici e' necessario somministrare lentamente la soluzione per evitare la eventuale precipitazione di clodronato come sale calcico.
EFFETTI INDESIDERATI
La somministrazione di clodronato per via intramuscolare puo' indurredolorabilita' al sito di iniezione, anche in considerazione della durata della terapia. In rare circostanze i bisfosfonati (incluso il clodronato) sono stati associati a disturbi visivi e oculari. Nel caso si verifichino tali disturbi e' necessario interrompere il trattamento e far riferimento ad un oftalmologo. In pazienti in trattamento con regimi comprendenti i bisfosfonati somministrati principalmente per via endovenosa e' stata riportata osteonecrosi della mandibola e/o mascella,generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale.La maggior parte delle segnalazioni riguarda pazienti oncologici, ma si sono verificati anche casi in pazienti trattati per osteoporosi. Lareazione piu' comunemente riportata e' la diarrea, che usualmente e' lieve ed e' piu' frequente con i dosaggi piu' alti. Queste reazioni avverse possono manifestarsi sia con il trattamento orale sia con quelloendovenoso, sebbene possa differire la loro frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipocalcemia asintomatica; raro:ipocalcemia sintomatica. aumento del paratormone sierico associato con ridotto calcio sierico. aumento della fosfatasi alcalina sierica. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, nausea, vomito. Patologie epatobiliari. Comune: aumento delle transaminasi, usualmente entro il range di normalita'; rara: aumento delle transaminasi due volte superiore al range di normalita', senza altre anomalie della funzionalita' epatica. Patologie della cute e dei tessuti sottocutanei. Rara: reazioni d'ipersensibilita' che si manifestano come reazioni cutanee. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto rara: osteonecrosi del canale uditivo esterno. Viene usato il piu' appropriato termine MedDRA per descrivere una reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate. Nel caso di somministrazione intramuscolare sono stati segnalati dolore e bruciore nel sito di iniezione. >>Esperienza post-marketing. Patologierespiratorie, toraciche e mediastiniche: compromissione della funzione respiratoria nei pazienti con asma sensibile all'aspirina; reazioni di ipersensibilita' che si manifestano come disturbi respiratori. Patologie renali ed urinarie: insufficienza renale (aumento della creatinina serica e proteinuria), grave danno renale specialmente dopo rapida infusione endovenosa di alte dosi di Clodronato. Singoli casi di insufficienza renale, raramente con esito fatale, sono stati riportati specialmente con l'uso concomitante di FANS, piu' spesso diclofenac. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: sono stati riportati isolati casi di osteonecrosi della mandibola, primariamente in pazienti che erano stati precedentemente trattati con amino-bifosfonati come zolendronato e pamidronato. In pazienti che assumono il farmaco e' stato riportato grave dolore osseo, articolare e/o muscolare. Tuttavia, tali segnalazioni sono state infrequenti e, negli studi randomizzati controllati con placebo, non appaiono differenze fra i pazienti trattati con placebo o con il medicinale. L'esordio dei sintomi varia da giorni a diversi mesi dopo l'inizio della terapia con il farmaco. Durante l'esperienza post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni (frequenza rara): fratture femorali atipiche sub trocanteriche e diafisarie (reazione avversa della classe dei bifosfonati). Patologie dell'occhio: durante l'esperienza post-marketing con clodronato sono stati riportati casi di uveite. Le seguenti reazioni sono stateriportate con altri bifosfonati: congiuntivite, episclerite e sclerite. La congiuntivite e' stata riportata solo con clodronato in un paziente in trattamento concomitante con un altro bisfosfonato. Finora, episclerite e sclerite non sono stati riportati con clodronato (reazione avversa di classe dei bisfosfonati). La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
In studi su animali, il Clodronato non causa danni fetali, ma grosse dosi riducono la fertilita' maschile. Non sono disponibili dati clinici sull'effetto del Clodronato sulla fertilita' negli esseri umani. Sebbene negli animali il Clodronato passa attraverso la barriera placentare, non e' noto, negli esseri umani, se esso passa nel feto. Inoltre, non si conosce se negli esseri umani il Clodronato possa causare dannofetale o influenzare la funzione riproduttiva. C'e' solo una limitataquantita' di dati sull'uso del Clodronato nella donna in gravidanza. Il medicinale non e' raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta' fertile non protette da un'efficace terapia contraccettiva. Nell'uomo non e' noto se il Clodronato sia escreto nel latte materno. Non puo' essere escluso un rischio per il lattante. Pertanto, durante il trattamento con il farmaco, l'allattamento al seno deve essere interrotto.
Codice: 035002029
Codice EAN:
- Sistema muscolo-scheletrico
- Farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa
- Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione
- Bifosfonati
- Acido clodronico
Forma farmaceutica
PREPARAZIONE INIETTABILE
Scadenza
24 MESI
Confezionamento
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