BIOPLEX NORMO100 SACCA 3L/100G Produttore: FRESENIUS KABI ITALIA SRL
- FARMACO OSPEDALIERO
- USO OSPEDALIERO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Soluzioni endovena.
INDICAZIONI
Alimentazione parenterale. Integrazione di aminoacidi nella prevenzione e trattamento degli stati di carenza.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Turbe del metabolismo degli aminoacidi, epatopatie in stadio avanzato. Ipersensibilita' ad uno o piu' aminoacidi presenti nella preparazione. Non e' stata stabilita la sicurezza d'impiego durante la gravidanza.
POSOLOGIA
L'apporto giornaliero di aminoacidi consigliato nell'adulto varia da 0,8 a 1,7 grammi/kg peso e nel bambino da 2 a 3 grammi/kg peso. Nel caso di pazienti leggermente catabolici ben nutriti o con moderata deplezione che necessitano apporto aminoacidico di supporto, si puo' effettuare la somministrazione per vena periferica di 40-50 g di soluzione sciolto in un litro di acqua per preparazioni iniettabili o soluzione di glucosio al 5% in modo da ottenere una soluzione leggermente ipertonica. Nel caso di pazienti catabolici con grave deficit del bilancio azotato o quando sia indicata l'alimentazione parenterale totale per periodi prolungati, e' necessario procedere alla somministrazione di 50/100 g di soluzione sciolto in soluzioni ad elevata concentrazione calorica: almeno 100-150 calorie non proteiche per grammo di azoto. In tal caso la soluzione e' decisamente ipertonica e la somministrazione deveessere effettuata mediante infusione continua attraverso catetere venoso centrale. Attenzione: Usare la soluzione soltanto se e' limpida; pertanto ispezionare ogni flacone o sacca prima dell'uso. Controllare attentamente la soluzione in condizioni ottimali di visibilita' per rilevare eventuali particelle o torbidita'. Non iniettare altri farmaci nel raccordo di somministrazione. Durante la somministrazione ricontrollare il flacone o la sacca almeno una volta ogni ora. Se si notano segni di contaminazione della soluzione oppure se il paziente manifesta febbre o brividi sospendere immediatamente la somministrazione ed informare il medico. Usare all'inizio le vene piu' distali riservando le altre per trattamenti successivi. Evitare somministrazioni ripetute nella medesima zona onde prevenire tromboflebiti.
INTERAZIONI
Non note.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti collaterali possono includere: cefalea, fenomeno di scarsa importanza; nausea e vomito, frequentemente dovuti ad elevata velocita' di somministrazione; febbre, non dovuta a presenza di pirogeni nella soluzione, ma probabilmente ad una certa "azione dinamica specifica" degli aminoacidi; piu' raramente rash orticarioide e reazioni di tipo anafilattico. Flebiti e flebotrombosi possono verificarsi nella venausata per l'infusione. Se si presentano sindromi di iperammoniemia, si deve sospendere la somministrazione e riesaminare lo stato clinico del paziente. Usare con cautela in pazienti con precedenti anamnestici o allergia verso farmaci o sostanze varie e soltanto se sono prontamente disponibili mezzi adeguati per trattare le manifestazioni allergiche acute. Se si manifesta una reazione allergica sospendere immediatamente l'infusione. Si deve evitare un sovraccarico circolatorio, soprattutto nei pazienti con insufficienza cardiaca. Nei pazienti con infartodel miocardio, l'infusione di aminoacidi va associata al glucosio poiche' nell'anossia, gli acidi grassi liberi non possono essere utilizzati dal miocardio e l'energia deve essere prodotta anaerobicamente dal glicogeno o dal glucosio. In presenza di un'insufficiente funzione renale la somministrazione di aminoacidi puo' aggravare l'iperazotemia. L'uso sicuro ed efficacie dell'alimentazione parenterale richiede una conoscenza approfondita dei problemi nutritivi, come pure un'esperienzaclinica adeguata per controllare eventuali complicazioni. Per un corretto controllo dell'alimentazione parenterale e' necessario eseguire frequenti valutazioni cliniche e determinazioni di laboratorio: queste ricerche di laboratorio dovrebbero comprendere la glicemia, la proteinemia, i test sulla funzionalita' epatica e renale, gli elettroliti, l'emogramma, il potere di combinazione della CO2, l'osmolarita' serica, l'ammoniemia, eventuali culture ematiche. Per l'utilizzazione ottimaleai fini proteosintetici degli aminoacidi infusi e' necessario un apporto calorico di 100-150 calorie non proteiche per grammo di azoto. La somministrazione di aminoacidi senza carboidrati puo' dar luogo ad un accumulo di corpi chetonici. La correzione di tale chetonemia puo' essere ottenuta con la somministrazione di carboidrati. La somministrazione di aminoacidi o di idrolisati proteici ad un paziente con insufficienza epatica puo' provocare squilibri degli aminoacidi nel siero, azotemia pre-renale, iperammoniemia, stupore e coma. L'ammoniemia e' PARTICLARMENTE GRAVE NEI BAMBINI PICCOLI, in quanto la sua comparsa nella sindrome causata da difetti metabolici genetici si associa spesso, anche se non necessariamente in rapporto causale, con il ritardo mentale. Questa reazione appare correlata con il dosaggio, ed e' piu' probabileche si sviluppi durante trattamenti a lungo termine. E' essenziale controllare frequentemente i livelli di ammoniaca nel sangue del bambino. Casi di iperammoniemia tipicamente asintomatica sono stati riportatiin pazienti affetti da disfunzioni epatiche latenti. I meccanismi di questa reazione non sono chiaramente definiti, ma possono coinvolgere difetti genetici ed una funzionalita' epatica "immatura" o ridotta a valori subclinici.
Codice: 027402092
Codice EAN:
- Sangue ed organi emopoietici
- Succedanei del sangue e soluzioni perfusionali
- Soluzioni endovena
- Soluzioni nutrizionali parenterali
- Aminoacidi
Forma farmaceutica
PREPARAZIONE INIETTABILE
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
SACCA