ALPRAZOLAM EG OS GTT 20ML Produttore: EG SPA
- FARMACO DI CLASSE C
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
ALPRAZOLAM EG
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ansiolitici derivati benzodiazepinici.
PRINCIPI ATTIVI
Alprazolam EG 0,25 mg compresse. Una compressa contiene il principio attivo: alprazolam 0,25 mg. Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato 96,00 mg, docusato di sodio 0,6375 mg. Alprazolam EG 0,50 mg compresse. Una compressa contiene il principio attivo: alprazolam 0,50 mg. Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato 96,00 mg, giallo tramonto (E110) 0,15 mg, docusato di sodio 0,6375 mg. Alprazolam EG 1 mg compresse. Una compressa contiene il principio attivo: alprazolam 1 mg. Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato 96,00 mg, docusato di sodio 0,6375 mg. Alprazolam EG 0,75 mg/ml gocce orali, soluzione.100 ml di soluzione contengono il principio attivo: alprazolam 75 mg.Eccipienti con effetti noti: alcol etilico 13,00 g, propilene glicole70,00 g, saccarina sodica 0,75 g. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Compresse: docusato di sodio; amido di mais; cellulosa microcristallina; lattosio monoidrato; magnesio stearato; silice colloidale diossido; giallo tramonto (E110) lacca di alluminio (solo per le compresse da 0,50 mg); indigotina (E132) lacca di alluminio (solo per le compresse da 1 mg). Gocce orali, soluzione: alcol etilico, propilene glicole, saccarina sodica, aroma amarena, acqua depurata.
INDICAZIONI
Alprazolam EG e' indicato nel trattamento sintomatico a breve terminedell'ansia negli adulti. Alprazolam EG e' indicato soltanto quando ildisturbo e' grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Alprazolam EG e' controindicato in pazienti con nota ipersensibilita'alle benzodiazepine, al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Le benzodiazepine sono inoltre controindicate in pazienti con miastenia grave, insufficienza respiratoriagrave, sindrome da apnea notturna, insufficienza epatica grave. Intossicazione acuta provocata da alcol o da altri medicinali attivi sul SNC (medicinali ipnotici, analgesici o psicotropi). L'alprazolam e', inoltre, controindicato in pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso. Il prodotto puo' essere usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata. Pazienti di eta' inferiore a 18 anni (vedere paragrafo 4.4); primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6); durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6).
POSOLOGIA
Durata del trattamento: Alprazolam EG dovrebbe essere usato alla minima dose efficace, per un tempo piu' breve possibile e per un massimo di 2-4 settimane. La necessita' di un trattamento continuato deve essere rivalutata frequentemente. Un trattamento prolungato non e' raccomandato. Il rischio di dipendenza puo' aumentare con la dose e la durata del trattamento (vedere paragrafo 4.4). La dose ottimale di AlprazolamEG va individualizzata a seconda della gravita' dei sintomi e della risposta soggettiva del paziente. Le indicazioni posologiche riportate dovrebbero coprire le esigenze della maggior parte dei pazienti. Qualora fosse necessaria una dose piu' elevata le dosi vanno aumentate gradualmente per evitare rischi di effetti indesiderati. In questi casi e'consigliabile aumentare prima la dose serale di quella diurna. In generale i pazienti mai trattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici o sedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisti cronici. Si consiglia di usare sempre la dose piu' bassa, specialmente nei pazienti anziani o debilitati, per evitare il rischio di sedazione residua o atassia. In caso di effetti indesiderati gia' con la somministrazione iniziale si consiglia di diminuire la dose. I pazienti dovrebbero essererivalutati regolarmente e la necessita' di un trattamento continuato dovrebbe essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente e' senza sintomi. La dose massima non deve essere superata. La dose serale del farmaco deve essere assunta appena prima di andare a letto. Posologia. Ansia: la dose iniziale varia da 0,25 a 0,50 mg 3 volte al giorno. Questa dose verra' aumentata dal medico secondo le esigenze delpaziente fino ad un massimo di 4 mg al giorno in somministrazioni suddivise, in nessun caso si deve superare questa dose. In determinati casi, puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, cio' non deve avvenire senza una rivalutazionedella condizione del paziente. Popolazioni speciali: nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave e/o con funzione renale alterata o in presenza di malattie organiche debilitanti si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2-3 volte al giorno e di aumentare in caso di necessita', solo se tollerato. Il trattamento puo' essere effettuato anche utilizzando la confezione in gocce: 10 gocce corrispondono a 0,25 mg di alprazolam, 20 gocce a 0,50 mg. Le dosi raccomandate sono le stesse delle compresse. La concentrazione della formulazione in gocce e' di 0,75 mg/ml. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di alprazolam non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni, pertanto l'uso di alprazolam non e' raccomandato. Interruzione della terapia: come buona regola clinica, la somministrazionedeve essere sospesa lentamente. Si suggerisce di ridurre la dose giornaliera di non piu' di 0,5 mg ogni tre giorni. Alcuni pazienti possonorichiedere una riduzione ancora piu' graduale (vedere paragrafo 4.4).Modo di somministrazione: uso orale.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale e nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
AVVERTENZE
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando la sintomatologia e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave malessere. Tolleranza: una certa perdita dell'efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine puo' svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane. Dipendenza: l'uso di benzodiazepine, incluso l'alprazolam, puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Come tutte le benzodiazepine, il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso e' maggiore in pazienti con unastoria di abuso di droghe e alcol o in pazienti con disturbi di personalita' marcata. L'abuso di farmaco e' un rischio noto per alprazolam e altre benzodiazepine e i pazienti devono essere monitorati di conseguenza quando ricevono alprazolam. Alprazolam puo' essere soggetto a diversione. Sono stati segnalati decessi correlati al sovradosaggio quando vi e' un abuso di alprazolam con altri agenti deprimenti del sistema nervoso centrale (SNC) inclusi oppioidi, altre benzodiazepine e alcol. Questi rischi devono essere presi in considerazione quando si prescrive o dispensa alprazolam. Per ridurre questi rischi si deve utilizzare la dose appropriata di farmaco piu' bassa possibile e i pazienti devono essere informati sulla corretta conservazione e smaltimento del farmaco non utilizzato (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 4.9). La dipendenzada farmaco puo' verificarsi a dosi terapeutiche e/o in pazienti senzanessun fattore di rischio individuale. Il rischio di dipendenza da farmaco aumenta con l'uso concomitante di diverse benzodiazepine a prescindere dall'indicazione ansiolitica o ipnotica. Sono stati riportati anche casi di abuso. Una volta che la dipendenza fisica si e' sviluppata, la brusca sospensione del trattamento e' accompagnata dai sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalee, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, disturbi del sonno, irrequietezza, confusione ed irritabilita'. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: depersonalizzazione, derealizzazione, iperacusia, intorpidimento eformicolio delle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni e crisi epilettiche. I sintomi da astinenza possono manifestarsi anche diversi giorni dopo la fine del trattamento. Insonnia o ansia di rimbalzo: all'interruzione del trattamento puo' presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine (e loro derivati) ricorrono in forma aggravata. Puo' essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e' maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale della dose. Durata del trattamento: la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile e non piu' lunga di 2-4 settimane (vedere paragrafo 4.2). L'estensione della terapia oltre questo periodo non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica (il prolungamento della durata del trattamento e' possibile solo dopo aver rivalutato le condizioni del paziente). Puo' essere utile informare il paziente all'inizio del trattamento che esso sara' di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente. Inoltre, e' importante che il paziente sia informato della possibilita' di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l'ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale. Ci sono evidenze che suggeriscono che nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all'interno dell'intervallo di somministrazione, tra una dose e l'altra particolarmente per dosi elevate.Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione e' importante avvisare il paziente che e' sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiche' possono presentarsi sintomi da astinenza. Interruzione del trattamento:come con ogni altra benzodiazepina, la dose di Alprazolam EG deve essere ridotta gradualmente dal momento che l'interruzione brusca o troppo veloce puo' portare alla comparsa di sintomi da astinenza. I sintomida astinenza possono includere lieve disforia e insonnia o presentarsi come sindromi maggiori con crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori e convulsioni. Inoltre, possono verificarsi crisi di astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con alprazolam (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Questi sintomi,specialmente i piu' gravi, sono generalmente piu' comuni in quei pazienti che sono stati trattati con dosi eccessive per prolungati periodidi tempo. Comunque, sintomi da astinenza sono stati segnalati anche aseguito di brusca interruzione della somministrazione di dosi terapeutiche di benzodiazepine. Pertanto, l'interruzione brusca deve essere evitata e deve essere prescritta una riduzione graduale del dosaggio (vedere paragrafo 4.2). Durante la sospensione del farmaco in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte si possono osservaresintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico che simulano quelli tipici da astinenza. Amnesia: come le altre benzodiazepine, l'alprazolam puo' indurre amnesia anterograda. Cio' accade piu' spesso parecchie ore dopo l'assunzione del farmaco. Reazioni psichiatriche e paradosse: quando si usano benzodiazepine e' noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, delirio, collera, incubi, insonnia grave, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento, sonnambulismo ed altri disturbi del comportamento. Le reazioni paradosse si verificano con maggior frequenza nei bambini e negli anziani. In questo caso l'uso del farmaco deve essere interrotto. Particolare cautela deve essere usata nella prescrizione di benzodiazepine in pazienti con disturbi di personalita'. Rischio da uso concomitante di oppioidi: l'uso concomitante di Alprazolam EG e oppioidi puo' causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine o farmaci correlati come Alprazolam EG con oppioidi deve essere riservata a pazienti per i quali non sono possibili opzioni terapeutiche alternative. Se si decide di prescrivere Alprazolam EG in concomitanza con oppioidi, si deve usare la dose efficace piu' bassa e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile (vedere anche paragrafo 4.2 per le raccomandazioni generali sulla dose). I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione.
INTERAZIONI
Le benzodiazepine producono effetti depressivi additivi sul SNC, compresa la depressione respiratoria, quando somministrate in concomitanzacon oppioidi, alcol o altri farmaci aventi azione depressiva sul SNC (vedere paragrafo 4.4). In particolare, l'uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o derivati come Alprazolam EG con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte, a causa dell'effetto depressivo additivo sul SNC. La dose ela durata del trattamento concomitante devono essere limitati (vedereparagrafo 4.4). L'assunzione concomitante con alcol va evitata. L'effetto sedativo puo' essere aumentato quando il medicinale e' assunto congiuntamente ad alcol. Cio' influenza negativamente la capacita' di guidare e di usare macchinari (vedere anche paragrafo 4.7). Interazioni farmacocinetiche possono verificarsi quando alprazolam viene somministrato insieme a farmaci che interferiscono con il suo metabolismo. Molecole che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromoP4503A4) possono aumentare la concentrazione plasmatica di alprazolame potenziare la sua attivita'. In grado inferiore, questo si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate soltanto per coniugazione. La co-somministrazione di alprazolam con potenti inibitori del CYP3A4 come antifungini azolici (ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo), inibitori della proteasi o di alcuni macrolidi (eritromicina, claritromicina, telitromicina) deve essere effettuata con cautela e deve essere presa in considerazione una riduzione sostanzialedella dose. Agenti antimicotici azolici: ketoconazolo e itraconazolo sono potenti inibitori del CYP3A4 ed hanno mostrato in vivo la capacita' di aumentare le concentrazioni di alprazolam rispettivamente di 3,98 volte e 2,70 volte. Si sconsiglia la somministrazione concomitante di alprazolam con questi due farmaci. Altri agenti antimicotici di tipoazolico devono essere considerati potenti inibitori del CYP3A e non e' consigliata la loro somministrazione insieme ad alprazolam. Studi clinici e in vitro con l'alprazolam e studi clinici con farmaci metabolizzati come l'alprazolam, mostrano variabilita' di interazioni e possibilita' di interazioni tra alprazolam e diversi farmaci. In base al grado di interazione e al tipo di dati disponibili, devono essere prese in considerazione le seguenti raccomandazioni: si sconsiglia la somministrazione concomitante di Alprazolam EG con ketoconazolo, itraconazoloo altri antifungini del gruppo degli azoli. Si raccomanda attenzione e cautela nel diminuire la dose quando Alprazolam EG e' somministrato in concomitanza con nefazodone, fluvoxamina e cimetidina. Si raccomanda cautela quando Alprazolam EG e' somministrato in concomitanza a fluoxetina, propossifene, contraccettivi orali, diltiazem o antibiotici macrolidi come eritromicina e troleandomicina. Le interazioni tra gli inibitori della proteasi HIV (es. ritonavir) e l'alprazolam sono complesse e tempo dipendenti. Basse dosi di ritonavir causano una riduzione della clearance di alprazolam, prolungano la sua emivita di eliminazione e aumentano gli effetti clinici. Tuttavia, a seguito di una prolungata esposizione al ritonavir, l'induzione del CYP3A compensa questa inibizione. Questa interazione richiedera' un aggiustamento della dose o un'interruzione del trattamento con Alprazolam EG. Farmaci ad azione psicotropa. Alprazolam deve essere usato con cautela in combinazione con altri deprimenti del SNC: l'effetto depressivo centrale puo' essere accresciuto nel caso di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, sedativi, ansiolitici, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici ed antistaminici-H 1 sedativi. Nel caso di narcotici analgesici puo' verificarsi un aumento dell'euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica. Particolare attenzione, specialmente nei pazienti anziani, deve essere usata con i farmaciad azione deprimente respiratoria come gli oppioidi (analgesici, sedativi della tosse, trattamenti sostitutivi). Digossina: durante somministrazione concomitante di digossina e di alprazolam ad un dosaggio di 1 mg/die, e' stato osservato un aumento dei livelli plasmatici di digossina, in particolar modo nei pazienti anziani (> 65 anni di eta'). Pertanto, i pazienti che assumono contemporaneamente alprazolam e digossina dovrebbero essere sottoposti ad attento monitoraggio per la possibilita' di comparsa di segni e sintomi relativi alla tossicita' da digossina. Carbamazepina: alla luce delle interazioni farmacocinetiche, inpazienti che assumono carbamazepina e/o l'erba di San Giovanni (induttore del citocromo P-450 3A4) l'attivita' di alprazolam potrebbe risultare ridotta. Per quanto riguarda il metabolismo, nel corso della fasedi eliminazione, le concentrazioni plasmatiche di alprazolam sono dipendenti da alcuni enzimi epatici (particolarmente dal citocromo P-450 3A4) e risultano ridotte in presenza di farmaci stimolanti l'attivita'di tali enzimi. Miorilassanti: se l'alprazolam viene somministrato incorso di terapia a base di miorilassanti, e' prevedibile un aumento degli effetti miorilassanti, in special modo all'inizio del trattamentocon alprazolam. Imipramina e desipramina: e' stato riferito che la concomitante somministrazione di alprazolam (a dosi fino a 4 mg/die) conimipramina e desipramina ha provocato un aumento rispettivamente del 31% e del 20% dei livelli plasmatici allo steady-state di queste sostanze. Non e' noto se tali variazioni nelle concentrazioni plasmatiche sono clinicamente rilevanti. Sono state descritte interazioni cinetichetra le benzodiazepine ed altri farmaci. Per esempio, la clearance dell'alprazolam e di alcune altre benzodiazepine puo' essere diminuita dalla somministrazione concomitante di cimetidina o antibiotici macrolidi. Il significato clinico di questi effetti non e' stato definito. Warfarin: non e' stato possibile determinare se c'era un effetto sulla cinetica della protrombina e sui livelli plasmatici di warfarin. Erba diSan Giovanni (Hypericum perforatum): l'uso a lungo termine dell'erba di San Giovanni puo' diminuire l'efficacia clinica di alprazolam. Quando la terapia con l'erba di San Giovanni viene interrotta improvvisamente, possono manifestarsi sintomi da sovradosaggio di alprazolam. Clozapina: vi e' un aumento del rischio di arresto respiratorio e/o cardiaco. Non sono state rilevate interazioni con propranololo, fenitoina e disulfiram. Sostanze che possono indurre il CYP3A4 (es. rifampicina, fenitoina), possono ridurre l'effetto di alprazolam. Possono verificarsi interazioni farmacocinetiche quando alprazolam viene somministrato insieme a farmaci che inibiscono l'enzima epatico CYP3A4, come l'aumento dei livelli plasmatici di alprazolam.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli eventuali effetti indesiderati di Alprazolam EG vengono osservatigeneralmente all'inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi. I pazienti che hanno partecipato a studi clinici controllati, hanno riportato i seguenti effetti indesiderati associati alla terapia con alprazolam. Sonnolenza, sedazione, cambiamento di umore, attenzione ridotta, confusione, affaticamento, mal di testa, stordimento, vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia o offuscata, insonnia, nervosismo/ansia, tremore, cambiamento di peso. Questi fenomeni si presentano principalmente all'inizio della terapia e solitamente scompaiono con la somministrazione ripetuta. Come con altre benzodiazepine si possono manifestarein rari casi reazioni paradosse, quali: eccitazione, agitazione, difficolta' di concentrazione, confusione, allucinazioni ed altre alterazioni del comportamento. Inoltre si possono osservare: ottundimento delle emozioni, riduzione della vigilanza, reazioni a carico della cute. Durante il trattamento con alprazolam sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con le seguenti frequenze: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie endocrine. Non comune: iperprolattinemia*. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: discrasie. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione dell'appetito; non nota: anoressia. Patologie cardiache. Non nota: ipotensione, tachicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: congestione nasale. Disturbi psichiatrici. Molto comune: depressione; comune: stato confusionale, disorientamento, diminuzione della libido, ansia, insonnia, nervosismo, aumento della libido*, disturbi della concentrazione, dipendenza da farmaco; non comune: mania* (vedere paragrafo 4.4), allucinazione*, agitazione*, collera*, problemi psichiatrici, reazioni paradosse, comportamenti ostili*, comportamento aggressivo, ansia, pensieri anomali*, stimolazione; non nota: ipomania*, aggressivita'*, iperattivita' psicomotoria*, abuso di farmaco*. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sedazione, sonnolenza, atassia, compromissione della memoria, disartria, capogiri, cefalea; comune: compromissione dell'equilibrio, problemi di coordinazione, disturbo dell'attenzione, ipersonnia, letargia, tremore, vertigini, biascicamento, difficolta' di concentrazione, stordimento, sensazione di stordimento; non comune: amnesia, distonia*; non nota: squilibrio del sistema nervoso autonomo*, affaticamento, emozioni intorpidite, riduzione della vigilanza. Patologie dell'occhio. Comune: offuscamento della vista; non comune: visione doppia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: stipsi, secchezza delle fauci;comune: nausea; non comune: vomito, diarrea; non nota: patologia gastrointestinale*, aumento della salivazione, disfagia. Patologie epatobiliari. Non comune: alterazioni della funzionalita' epatica*, ittero*; non nota: epatiti*. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: dermatiti*; non comune: reazioni cutanee; non nota: angioedema*, reazioni di fotosensibilita'*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: debolezza muscolo- scheletrica. Patologie renali e urinarie. Non comune: incontinenza urinaria*, ritenzione urinaria*. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzioni sessuali*; non comune: irregolarita' nel ciclo mestruale*. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione. Molto comune: affaticamento, irritabilita'; non comune: sindrome da astinenza da farmaco*; non nota: edema periferico*. Esami diagnostici. Comune: diminuzione di peso, aumento di peso; non comune: aumento della pressione intraoculare*. *Effetti indesiderati identificati post-marketing. Amnesia: anche se per Alprazolam EG ad oggi non sono pervenute segnalazioni in merito, le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda. Questa puo' verificarsi anche ai dosaggiterapeutici ed il rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4). Depressione: durante l'uso di benzodiazepine puo'essere smascherato uno stato depressivo preesistente. Reazioni psichiatriche e paradosse. Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, deliri, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamenti inappropriati ed altri disturbi del comportamento. Tali reazioni possono essere abbastanza gravi: sono piu' probabili nei bambini e negli anziani. In molte delle segnalazioni spontaneeper gli effetti avversi sul comportamento, i pazienti sono stati trattati in concomitanza con altri farmaci per il SNC e/o avevano mostratoproblemi psichici preesistenti. I pazienti con problemi di personalita' borderline, con una storia pregressa di comportamenti violenti o aggressivi, o che abusano di alcol o altre sostanze, possono essere a rischio di tali eventi. Reazioni di irritabilita', ostilita' e pensieri invasivi sono stati segnalati a seguito dell'interruzione del trattamento con Alprazolam EG in pazienti con disturbo post-traumatico da stress. Dipendenza: l'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche)puo' indurre lo sviluppo di dipendenza fisica; la sospensione della terapia puo' provocare fenomeni di sospensione o di astinenza (vedere paragrafo 4.4). Puo' verificarsi dipendenza psichica. L'abuso di benzodiazepine e' stato segnalato (vedere paragrafo 4.4). Effetti indesiderati da attribuire al propilene glicole: sono stati segnalati vari eventi avversi attribuiti a propilene glicole come disfunzione renale (necrosi tubulare acuta), danno renale acuto e disfunzione epatica al valore soglia di 50 mg/kg/giorno (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione dellereazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati relativi alla teratogenicita' e agli effetti sullosviluppo postnatale e il comportamento a seguito del trattamento con benzodiazepine sono incoerenti. Esistono prove fornite da alcuni primistudi con gli altri composti della classe delle benzodiazepine che mostrano che l'esposizione in utero puo' essere associata a malformazioni. Studi successivi con farmaci della classe delle benzodiazepine invece non hanno fornito nessuna prova chiara di qualsiasi tipo di difetto. Una grande quantita' di dati basati su studi in coorte indicano che l'esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre non e' associata ad un aumento del rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia,alcuni primi studi epidemiologici caso-controllo hanno evidenziato unaumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato che il rischio di avere un bambino con una schisi orale, dopo un'esposizione materna alle benzodiazepine e' inferiore a 2/1000 a fronte di un tasso atteso per tali difetti di circa 1/1000 nella popolazione generale. Il trattamento con benzodiazepine a dosi elevate, durante il secondo e/o il terzo trimestre di gravidanza, ha rivelato una diminuzione di movimenti attivi fetali e una variabilita' del ritmo cardiaco fetale. E' statosegnalato che neonati esposti alle benzodiazepine durante la fine delIII trimestre di gravidanza o durante il travaglio mostrano la sindrome "floppy infant" o i sintomi di astinenza neonatale. Quando il trattamento deve essere somministrato per ragioni mediche durante l'ultima parte della gravidanza, anche a basse dosi, si possono osservare i sintomi della sindrome "floppy infant" quali ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi segni sono reversibili, ma possono durare da 1 a 3 settimane, secondo l'emivitadel prodotto. Dosi elevate, durante l'ultimo periodo della gravidanzao durante il travaglio, possono causare effetti nel neonato quali depressione respiratoria o apnea e ipotermia, dovuti all'azione farmacologica del farmaco. Se il trattamento con alprazolam e' necessario durante l'ultima parte della gravidanza, devono essere evitate dosi elevate, e i sintomi di astinenza e/o della sindrome "floppy infant" devono essere monitorati nel neonato. Inoltre, sintomi da astinenza neonatale come ipereccitabilita', agitazione e tremore si possono osservare alcuni giorni dopo la nascita, anche se non si osserva la sindrome "floppyinfant". La comparsa di sintomi di astinenza dopo la nascita dipende dal tempo di dimezzamento del prodotto. Tenendo conto di questi dati, l'uso di alprazolam durante la gravidanza puo' essere preso in considerazione, solo se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono rigorosamente rispettati. A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, gia' osservate con altre benzodiazepine, non somministrare Alprazolam EG nel primo trimestre di gravidanza. Se il prodotto viene prescritto ad una donna in eta' fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale. Se durante la gravidanza viene somministrato Alprazolam EG o se la paziente scopre di essere incinta durante il trattamento con Alprazolam EG, la paziente deve essere informata circa il potenziale pericolo per il feto. Allattamento: poiche' le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madriche allattano al seno. Sebbene propilene glicole non ha mostrato effetti tossici sulla riproduzione e lo sviluppo in animali o umani, puo' raggiungere il feto ed e' stato ritrovato nel latte materno. Come conseguenza, la somministrazione di propilene glicole a pazienti in gravidanza o in allattamento deve essere considerata caso per caso (vedere paragrafo 4.4).
Codice: 033974041
Codice EAN:
- Sistema nervoso
- Psicolettici
- Ansiolitici
- Derivati benzodiazepinici
- Alprazolam
Forma farmaceutica
GOCCE ORALI SOLUZIONE
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
FLACONCINO CONTAGOCCE