Cercafarmaco.it

PERIACTIN SCIR 150ML 0,4MG/ML Produttore: ALFASIGMA SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

PERIACTIN

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antistaminici per uso sistemico.

PRINCIPI ATTIVI

Ciproeptadina cloridrato idrata (corrispondenti a ciproeptadina cloridrato anidra).

ECCIPIENTI

Compresse 4 mg: lattosio, calcio fosfato, amido di patata, magnesio stearato. Sciroppo: saccarosio, glicerolo, alcool etilico, sodio benzoato, sodio saccarinato, essenza tutti frutti, essenza menta, acqua depurata.

INDICAZIONI

Trattamento acuto e cronico sintomatico delle pollinosi stagionali (riniti, congiuntiviti), dell'orticaria e del prurito. Rinite vasomotoria. Alcune dermatosi allergiche quali: dermatiti compresa la neurodermatite e la neurodermatite circoscritta, eczema, dermatite eczematoide, dermatografismo, punture di insetti. Trattamento coadiuvante delle reazioni generali da sieri e medicinali e dell'angioedema lieve e non complicato.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, verso gli antiistaminici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati. La ciproeptadina non deve essere usata per la terapia di un attacco asmatico acuto. Il medicinale e'controindicato nei neonati e negli infanti prematuri, durante l'allattamento, negli anziani, nei pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), nei portatori di glaucoma, di stenosi piloroduodenale, di ipertrofia prostatica, di ostruzione del collo vescicale, di ulcera peptica stenosante e nei pazienti debilitati. Se il paziente e' affetto da porfiria tenere presente che la ciproeptadina e' classificata come possibile agente porfirogenico, deve essere utilizzata soltanto quando non esistono alternative piu' sicure e prestando particolare attenzione in pazienti vulnerabili.

POSOLOGIA

Il medicinale e' disponibile in compresse e sciroppo. Una compressa contiene 4 mg di ciproeptadina cloridrato; 5 ml di sciroppo contengono 2 mg di ciproeptadina cloridrato. Il contenuto di un cucchiaino e', ingenere, equivalente a 5 ml. Tuttavia, poiche' un cucchiaino da te' puo' contenere da 4 a 7 ml, per evitare errori potenziali, si raccomandal'impiego del misurino graduato. Non esiste uno schema posologico raccomandato per bambini di eta' inferiore ai due anni. Il dosaggio deve essere definito su una base individuale. Poiche' generalmente l'effetto antiallergico di una singola dose si protrae per 4-6 ore, la posologia giornaliera deve essere frazionata in tre dosi quotidiane o con la frequenza necessaria per ottenere un sollievo costante. La comparsa didisturbi epigastrici puo' essere evitata somministrando il prodotto dopo i pasti. Adulti: la dose terapeutica varia da 4 a 20 mg al giorno.Per la maggior parte dei pazienti occorrono dai 12 ai 16 mg al giorno. Eccezionalmente possono essere necessari fino a 32 mg al giorno per produrre un sollievo adeguato. Si raccomanda di iniziare con 4 mg (1 compressa o 10 ml) tre volte al giorno e, in seguito, di adattare la posologia alla corporatura e alla risposta individuale. La posologia nondeve superare i 32 mg al giorno. Bambini (dai 7 ai 14 anni): la dose usuale e' in genere di 4 mg (1 compressa o 10 ml) tre volte al giorno e puo' essere regolata, se necessario, a seconda della corporatura e della risposta individuale. Qualora si rendesse necessaria un'ulterioredose giornaliera, questa deve essere somministrata preferibilmente prima del riposo notturno. La massima dose raccomandata e' di 16 mg al giorno. Bambini (dai 2 ai 6 anni): la dose iniziale raccomandata e' di 2 mg (mezza compressa o 5 ml) due o tre volte al giorno ed, in seguito, di adattare la posologia alla corporatura e alla risposta individuale. Un'eventuale ulteriore dose giornaliera che si rendesse necessaria deve essere somministrata prima del riposo notturno. La massima dose raccomandata e' di 12 mg al giorno.

CONSERVAZIONE

Compresse 4 mg: non ci sono speciali precauzioni per la conservazione. Sciroppo: non conservare a temperatura inferiore a + 10 gradi C.

AVVERTENZE

Il medicinale non e' indicato nel trattamento delle affezioni delle basse vie aeree compresa l'asma bronchiale. Per i loro effetti anticolinergici gli antiistaminici debbono essere impiegati con molta cautela in pazienti con una storia di asma, di malattie cardiovascolari, di ipertensione arteriosa, di pressione endooculare elevata, di ipertiroidismo evitandone l'uso nei casi di maggior gravita'. Alle comuni dosi terapeutiche gli antiistaminici presentano reazioni secondarie, assai variabili da soggetto a soggetto e da composto a composto. Gli effetti degli antiistaminici sono resi piu' evidenti dagli ipnotici, dai sedativi, dai tranquillanti e da altre sostanze ad azione anticolinergica o ad effetto depressivo sul SNC, compreso l'alcool di cui e', pertanto, sconsigliata l'assunzione durante la terapia. La terapia prolungata con antiistaminici puo', raramente, causare discrasia ematica. L'uso degli antiistaminici puo' mascherare i primi segni di ototossicita' di certi antibiotici. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia nei bambini al di sotto dei due anni di eta' non e' stata stabilita. Particolare attenzione va posta nel determinare il dosaggio nei bambini per la loro maggiore sensibilita' verso gli antiistaminici. Un sovradosaggio da antiistaminici, specie nei lattanti e nei bambini puo' dare allucinazioni, depressione del SNC, convulsioni e morte. Gli antiistaminici possono diminuire la capacita' di attenzione; per contro, particolarmente nei bambini piu' piccoli essi possono occasionalmente dare eccitazione. Neonati e infanti prematuri. Il farmaco compresse contiene lattosio. Lo sciroppo contiene saccarosio, alcool etilico e glicerolo.

INTERAZIONI

Gli inibitori delle monoaminoossidasi prolungano ed intensificano glieffetti anticolinergici degli antiistaminici. Pertanto, la somministrazione concomitante degli inibitori delle monoaminoossidasi e degli antiistaminici non e' raccomandata. Gli antiistaminici possono avere effetti additivi con alcool ed altri medicinali che deprimono il SNC, come ad esempio ipnotici, sedativi, tranquillanti ed ansiolitici. Interferenza con test diagnostici: la terapia con il farmaco deve essere interrotta prima di effettuare test di funzionalita' ipofisaria che utilizzano la risposta dell'ormone della crescita (GH) alla ipoglicemia indotta dall'insulina. Il medicinale puo' causare un risultato falso-positivo per gli antidepressivi triciclici nelle urine o nel siero.

EFFETTI INDESIDERATI

Le reazioni avverse sono riportate per tipologia di organo e per frequenza e sono suddivise in: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota. L'effetto indesiderato che si manifesta piu' frequentemente e' la sonnolenza. Molti pazienti che inizialmente lamentano sonnolenza, superano tale inconveniente dopo i primi tre o quattro giorni di somministrazione continua. Patologie del sistema emolinfopoietico: anemia emolitica, leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario: edema allergico, shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: appetito ridotto,appetito aumentato. Disturbi psichiatrici: stato confusionale, irrequietezza (agitazione), eccitazione, nervosismo, irritabilita', insonnia, umore euforico, disturbo da conversione, allucinazioni, isteria. Patologie del sistema nervoso: sedazione, sonnolenza (spesso transitoria), capogiri, difficolta' della coordinazione motoria, tremore, parestesie, neuriti, convulsioni, cefalea, sincope. Patologie dell'occhio: diplopia, offuscamento della visione. Patologie dell'orecchio e del labirinto: labirintite acuta, vertigini, tinnito. Patologie cardiache: palpitazioni, tachicardia, extrasistoli. Patologie vascolari: ipotensione.Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: secchezza di naso e gola, addensamento delle secrezioni bronchiali, senso di costrizionetoracica e sibili respiratori, occlusione nasale, starnuti. Patologiegastrointestinali: secchezza delle fauci, dolore epigastrico, anoressia, nausea, vomito, diarrea, stipsi. Patologie epatobiliari: ipertransaminasemia, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatite allergica (manifestazioni allergiche di rash), iperidrosi, orticaria, fotosensibilita'. Patologie renali e urinarie: poliuria, disuria, (difficolta' ad urinare), ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: mestruazioni irregolari (anticipate). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia, faticabilita', brividi. Esami diagnostici: aumento di peso. La comparsa di effetti indesiderati puo' richiedere un aggiustamento della posologia e, nei casi piu' gravi, la sospensione della terapia. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Durante la gravidanza, il farmaco deve essere usato solo in caso di effettiva necessita' e sotto diretto controllo del medico. In particolare si tenga presente che l'impiego di antiistaminici durante il terzo trimestre di gravidanza puo' provocare effetti indesiderati negli infanti prematuri e nei neonati, essendo questi particolarmente e sensibili verso questi medicinali. Non e' noto se il prodotto sia escreto nel latte umano e, a causa del rischio di reazioni avverse gravi nei neonati allattati al seno, una decisione deve essere presa se interrompere l'allattamento al seno o sospendere il medicinale, tenendo conto dellarilevanza della terapia per la madre.

Codice: 017616020
Codice EAN:

Codice ATC: R06AX02
  • Sistema respiratorio
  • Antistaminici per uso sistemico
  • Altri antiistaminici per uso sistemico
  • Ciproeptadina
Temperatura di conservazione: non inferiore a +10 gradi
Forma farmaceutica: SCIROPPO
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

SCIROPPO

24 MESI

FLACONE