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OMEPRAZOLO HIK EV 10FL 40MG Produttore: HIKMA FARMACEUTICA S.A.

  • FARMACO DI CLASSE C
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

OMEPRAZOLO HIKMA 40 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci per disturbi correlati all'acido, inibitori della pompa protonica.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flaconcino di polvere contiene 42,6 mg di omeprazolo sodico paria 40 mg di omeprazolo. Dopo la ricostituzione, 1 ml contiene 0,426 mgdi omeprazolo sodico, equivalente a omeprazolo 0,4 mg. Eccipienti coneffetti noti: questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioe' essenzialmente "privo di sodio". Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Disodio edetato, sodio idrossido (per aggiustare il pH).

INDICAZIONI

Omeprazolo Hikma per uso endovenoso e' indicato negli adulti, come alternativa alla terapia orale nel: trattamento delle ulcere duodenali, prevenzione delle recidive di ulcere duodenali, trattamento delle ulcere gastriche, prevenzione delle recidive di ulcere gastriche, eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) nell'ulcera peptica, in associazione a terapia antibiotica appropriata, trattamento delle ulcere gastriche e duodenali associate all'assunzione di FANS, prevenzione delleulcere gastriche e duodenali associate all'assunzione di FANS in pazienti a rischio, trattamento dell'esofagite da reflusso, gestione a lungo termine dei pazienti con esofagite da reflusso cicatrizzata, trattamento della malattia sintomatica da reflusso gastro-esofageo, trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' alla sostanza attiva, ai sostituti benzimidazolici, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. Omeprazolo come altri inibitori di pompa protonica (IPP), non deve essere somministrato in concomitanza a nelfinavir (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

Posologia adulti, terapia alternativa a quella orale: Omeprazolo Hikma 40 mg endovenoso e' raccomandato una volta al giorno nei pazienti per i quali la terapia orale risulta inappropriata. In pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison la dose iniziale raccomandata di Omeprazolo Hikma somministrata per via endovenosa e' 60 mg al giorno. Puo' esserenecessaria una dose giornaliera piu' elevata, che deve essere aggiustata individualmente. Se e' maggiore di 60 mg al giorno, la dose deve essere sudddivisa e somministrata due volte al giorno. Popolazioni speciali. Compromissione della funzionalita' renale: non e' necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2). Compromissione della funzionalita' epatica: in pazienti con compromissione della funzionalita' epatica puo' essere sufficiente una dose giornaliera di 10 - 20 mg (vedere paragrafo 5.2). Anziani: non e' necessario aggiustamento della dose negli anziani (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: esiste un'esperienza limitata con Omeprazolo Hikma per uso endovenoso nei bambini. Modo di somministrazione: Omeprazolo Hikma deve essere somministrato attraverso un'infusione endovenosa della durata di 20-30 minuti. Per le istruzioni sulla ricostituzione del prodotto medicinale prima della sua somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

CONSERVAZIONE

Non conservare al di sopra di 25 gradi C. Tenere il flaconcino nella confezione originale per proteggerlo dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

In presenza di qualsiasi sintomo allarmante (es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi o melena) e quando si sospetta o e' presente un'ulcera gastrica, la natura maligna dell'ulcera deve essere esclusa in quanto il trattamento puo' alleviare i sintomi o ritardare una corretta diagnosi. La co-somministrazione di atazanavir e inibitori di pompa protonica non e' raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Se si ritiene inevitabile l'associazione di atazanavir con un inibitore di pompa protonica, si raccomanda un attento monitoraggio clinico (ad es. carica virale) in associazione a unaumento della dose di atazanavir a 400 mg con 100 mg di ritonavir; ladose di omeprazolo non deve superare i 20 mg. Omeprazolo, cosi' come tutti i medicinali acido-soppressivi, puo' ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa di ipo- o acloridria. Questo deve essere tenuto in considerazione in pazienti con ridotte riserve ofattori di rischio per ridotto assorbimento di vitamina B12 in caso di terapie a lungo termine. Omeprazolo e' un inibitore del CYP2C19. All'inizio o alla fine del trattamento con omeprazolo si deve considerarela potenziale interazione con farmaci metabolizzati dal CYP2C19. E' stata osservata un'interazione tra clopidogrel e omeprazolo (vedere paragrafo 4.5). La rilevanza clinica di questa interazione e' incerta. Come precauzione, deve essere scoraggiato l'uso concomitante di omeprazolo e clopidogrel. Il trattamento con inibitori di pompa protonica puo'causare un leggero aumento del rischio di infezioni gastrointestinalida Salmonella e Campylobacter e, in pazienti ospedalizzati, possibilmente anche Clostridium difficile (vedere paragrafo 5.1). E' stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (IPP) come omeprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia comestanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. Nella maggior parte dei pazienti, l'ipomagnesiemia migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con IPP e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con IPP insieme a digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici). Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), possono causare un lieve aumento del rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica possono aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento puo' essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosidevono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere una quantita' adeguata di vitamina D e calcio. Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS): gli inibitori della pompaprotonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e il personale sanitario deve valutare l'opportunita' di interrompere il trattamento con Omeprazolo Hikma. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica puo' accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica. Compromissione renale: nefrite tubulointerstiziale acuta (TIN) e' stata osservata in pazienti che assumevano omeprazolo e puo' manifestarsi in qualsiasi momento durante la terapia con omeprazolo (vedere paragrafo 4.8). La nefrite tubulointerstiziale acuta puo' progredire fino all'insufficienza renale. Omeprazolo deve essere interrotto in caso di sospetta TIN e deve essere prontamente iniziato un trattamento appropriato. Interferenza con esami di laboratorio: un livello aumentato di Cromogranina A (CgA) puo' interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare questa interferenza, il trattamento con omeprazolo deve essere sospeso per almenocinque giorni prima dell'inizio delle misurazioni di CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono ritornati entroil range di riferimento dopo la misurazione iniziale, e' necessario ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con l'inibitore della pompa protonica. Come in tutti i trattamenti a lungo termine, specialmente se la durata del trattamento e' superiore a 1 anno, i pazienti devono essere tenuti sotto regolare controllo. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioe'essenzialmente "senza sodio".

INTERAZIONI

Effetti di omeprazolo sulla farmacocinetica di altre sostanze attive.Sostanze attive con assorbimento dipendente dal pH: l'assorbimento disostanze attive dipendenti dal pH gastrico puo' essere aumentato o ridotto dalla diminuita acidita' intragastrica durante il trattamento con omeprazolo. Nelfinavir, atazanavir: i livelli plasmatici di nelfinavir e atazanavir diminuiscono in caso di co-somministrazione di omeprazolo. La somministrazione concomitante di omeprazolo e nelfinavir e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). La co-somministrazione di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) ha ridotto l'esposizione media di nelfinavir di circa il 40% e ha ridotto l'esposizione media del metabolitafarmacologicamente attivo M8 di circa il 75-90%. L'interazione puo' anche coinvolgere l'inibizione del CYP2C19. La somministrazione concomitante di omeprazolo e atazanavir non e' raccomandata (vedere paragrafo4.4). La co-somministrazione di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) e atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg in volontari sani ha determinato una riduzione del 75% dell'esposizione di atazanavir. L'aumento della dose di atazanavir a 400 mg non ha compensato l'impatto di omeprazolo sull'esposizione di atazanavir. La co-somministrazione di omeprazolo(20 mg una volta al giorno) e atazanavir 400 mg/ritonavir 100 mg in volontari sani ha determinato una riduzione di circa il 30% dell'esposizione di atazanavir rispetto ad atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg unavolta al giorno. Digossina: il trattamento concomitante con omeprazolo (20 mg/die) e digossina in soggetti sani ha portato ad un aumento del 10% della biodiponibilita' della digossina. La tossicita' della digossina e' stata raramente riportata. Tuttavia, si raccomanda cautela nell'utilizzo di alti dosaggi di omeprazolo in pazienti anziani. Pertanto, il monitoraggio terapeutico della digossina dovrebbe essere aumentato. Clopidogrel: i risultati di studi su soggetti sani hanno mostrato un'interazione farmacocinetica (PK)/farmacodinamica (PD) tra clopidogrel (dose di carico di 300 mg/dose di mantenimento giornaliera di 75 mg) e omeprazolo (80 mg p.o. al giorno) con conseguente riduzione dell'esposizione al metabolita attivo di clopidogrel in media del 46% e una ridotta inibizione massima dell'aggregazione piastrinica (ADP indotta)in media del 16%. Sono stati riportati dati incoerenti sulle implicazioni cliniche di un'interazione PK/PD di omeprazolo in termini di eventi cardiovascolari maggiori sia da studi osservazionali che clinici. Per precauzione, l'uso concomitante di omeprazolo e clopidogrel deve essere scoraggiato (vedere paragrafo 4.4). Altre sostanze attive: l'assorbimento di posaconazolo, erlotinib, ketoconazolo e itraconazolo e' significativamente ridotto e, pertanto, l'efficacia clinica puo' essere compromessa. L'uso concomitante di posaconazolo ed erlotinib deve essere evitato. Sostanze attive metabolizzate dal CYP2C19: omeprazolo e' un moderato inibitore del CYP2C19, il suo principale enzima metabolizzante. Pertanto, il metabolismo di sostanze attive concomitanti metabolizzate anch'esse dal CYP2C19, puo' essere diminuito e l'esposizione a queste sostanze a livello sistemico aumentata. Esempi di tali farmaci sono R-warfarin e altri antagonisti della vitamina K, cilostazolo, diazepam e fenitoina. Cilostazolo: omeprazolo, somministrato alla dose di 40 mg in soggetti sani in uno studio cross-over, ha aumentato la C maxe l'AUC di cilostazolo rispettivamente del 18% e del 26% e di uno deisuoi metaboliti attivi rispettivamente del 29% e del 69%. Fenitoina: si raccomanda un monitoraggio della concentrazione plasmatica di fenitoina durante le prime due settimane dopo l'inizio del trattamento con omeprazolo e, se si rende necessario un aggiustamento della dose di fenitoina, si raccomanda il monitoraggio e un ulteriore aggiustamento della dose fino alla fine del trattamento con omeprazolo. Meccanismo sconosciuto. Saquinavir: la somministrazione concomitante di omeprazolo esaquinavir/ritonavir ha determinato un aumento dei livelli plasmaticidi saquinavir fino a circa il 70% con una buona tollerabilita' in pazienti HIV positivi. Tacrolimus: e' stato riportato che la somministrazione concomitante di omeprazolo aumenta i livelli sierici di tacrolimus. E' necessario aumentare il monitoraggio delle concentrazioni di tacrolimus e della funzionalita' renale (clearance della creatinina) e, se necessario, il dosaggio di tacrolimus deve essere aggiustato. Metotrexato: se somministrato insieme ad inibitori di pompa protonica in alcuni pazienti e' stato riscontrato un aumento dei livelli di metotrexato. Quando il metotrexato viene somministrato ad alte dosi puo' essere necessario considerare una sospensione temporanea dell'omeprazolo. Effetti delle altre sostanze attive sulla farmacocinetica di omeprazolo. Inibitori del CYP2C19 e/o CYP3A4: poiche' omeprazolo e' metabolizzato dal CYP2C19 e dal CYP3A4, le sostanze attive note come inibitori del CYP2C19 o del CYP3A4 (come claritromicina e voriconazolo) possono portare ad un aumento dei livelli sierici di omeprazolo, diminuendone la velocita' di metabolizzazione. La co-somministrazione di voriconazolo determina un'esposizione piu' che raddoppiata ad omeprazolo. Poiche' la somministrazione di dosi elevate di omeprazolo e' stata ben tollerata,generalmente non e' necessario alcun aggiustamento della dose di omeprazolo. Tuttavia, l'aggiustamento della dose deve essere preso in considerazione nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica e nel caso di trattamento a lungo termine. Induttori del CYP2C19 e/o CYP3A4: sostanze attive note come induttori del CYP2C19 o del CYP3A4 o di entrambi (come rifampicina ed erba di S. Giovanni) possono determinare una diminuzione dei livelli sierici di omeprazolo, aumentandone la velocita' di metabolizzazione.

EFFETTI INDESIDERATI

Sintesi del profilo di sicurezza: gli effetti indesiderati piu' comuni (1-10% dei pazienti) sono cefalea, dolore addominale, stipsi, diarrea, flatulenza, nausea/vomito. Elenco delle reazioni avverse: le seguenti reazioni avverse, identificate o sospette, sono state evidenziate durante le sperimentazioni cliniche con omeprazolo e dopo la commercializzazione. In nessun caso e' stata stabilita una correlazione con la dose di farmaco somministrata. Gli effetti indesiderati elencati sotto sono classificati in base alla frequenza e al Sistema di Classificazione per Organo (SOC). Le classi di frequenza sono definite in base allaseguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (da >=1/100 a <1/10), non comune (da >=1/1.000 a <1/100), raro (da >=1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: leucopenia, trombocitopenia; molto raro: agranulocitosi, pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita' es. Febbre, angioedema, e reazioni anafilattiche/shock. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: iposodiemia; non noto: ipomagnesiemia; una grave ipomagnesiemia puo' causare ipocalcemia. L'ipomagnesemia puo' anche essere associata a ipokaliemia. Disturbipsichiatrici. Non comune: insonnia; raro: agitazione, confusione, depressione; molto raro: aggressivita', allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri, parestesia, sonnolenza; raro: disturbi del gusto. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza, nausea/ vomito, polipi della ghiandola fundica (benigni); raro: bocca secca, stomatiti, candida gastrointestinale;non nota: colite microscopica. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici; raro: epatiti con o senza ittero; molto raro: insufficienza epatica, encefalopatia in pazienti con disturbi al fegato pre-esistenti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: dermatiti, prurito, eruzione cutanea, orticaria; raro: alopecia, fotosensibilita'; molto raro: eritema multiforme, sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica (ten); non nota: lupus eritematoso cutaneo subacuto (vedere il paragrafo 4.4). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: frattura dell'anca, del polso e della colonna vertebrale; raro: artralgia, mialgia; molto raro: debolezza muscolare. Patologie renali e urinarie. Raro: nefrite tubulointerstiziale (con possibile progressione a livellorenale). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Moltoraro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: malessere, edema periferico; raro: aumento della sudorazione. Descrizione di reazioni avverse selezionate: sono stati riportati casi isolati di compromissione visiva irreversibile in pazienti in condizioni critiche che hanno ricevuto omeprazolo somministrato per via endovenosa, particolarmente ad alte dosi, tuttavia non e' stata stabilita una relazione causale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante. Cio' permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i risultati di tre studi epidemiologici prospettici (piu'di 1000 esiti di pazienti esposti) indicano assenza di effetti indesiderati di omeprazolo sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato.Omeprazolo puo' essere usato durante la gravidanza. Allattamento: omeprazolo e' escreto nel latte materno ma e' improbabile che possa avereeffetti sul bambino quando somministrato in dosi terapeutiche. Fertilita': studi animali con la miscela racemica di omeprazolo non indicanoeffetti sulla fertilita'.

Codice: 049110024
Codice EAN:

Codice ATC: A02BC01
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Farmaci per disturbi correlati all'acidita'
  • Antiulcera peptica e malattia da reflusso gastroesof.
  • Inibitori della pompa acida
  • Omeprazolo
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

24 MESI

FLACONE