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NEBICINA IM IV 1F 100MG 2ML Produttore: TEOFARMA SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

NEBICINA SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici aminoglicosidi.

PRINCIPI ATTIVI

Nebicina 20 mg/2 ml: ogni flaconcino contiene 20 mg di tobramicina. Eccipiente con effetti noti: metabisolfito di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Nebicina 40 mg/ml: ogni flaconcino contiene 40 mg di tobramicina. Eccipiente con effetti noti: metabisolfito di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Nebicina 100 mg/2 ml: ogni flaconcino contiene 100 mg di tobramicina. Eccipiente con effetti noti: metabisolfito di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Nebicina 150 mg/2 ml: ogni flaconcino contiene 150 mg di tobramicina. Eccipientecon effetti noti: metabisolfito di sodio. Per l'elenco completo deglieccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Disodio edetato (chelante), fenolo (conservante), sodio metabisolfito(antiossidante), acqua per preparazioni iniettabili (veicolo).

INDICAZIONI

Trattamento di infezioni batteriche gravi, quali setticemie, infezioni dell'apparato respiratorio inferiore, infezioni gravi del sistema nervoso centrale (meningite), infezioni intraddominali (inclusa la peritonite), infezioni delle ossa, della pelle e degli annessi cutanei, infezioni del tratto urinario complicate o ricorrenti, tutte sostenute damicrorganismi sensibili. Nebicina e' considerata inoltre farmaco di seconda scelta nelle infezioni sostenute da E. coli e da Stafilococco.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri aminoglicosidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; gravidanza e allattamento (v. paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Nebicina puo' essere somministrata per via intramuscolare ed endovenosa. Posologia. Somministrazione intramuscolare: nei pazienti adulti con normale funzionalita' renale e del sistema immunitario, si consigliauna dose giornaliera media di 4,5 mg/kg (variabili da 3,0 mg/kg ad unmassimo di 6,0 mg/kg) in un'unica somministrazione, cioe' con un intervallo di 24 ore tra una somministrazione e l'altra. In alternativa edin pazienti affetti da endocardite o con insufficienza renale e nell'eta' pediatrica puo' essere attuato un regime posologico convenzionale. Adulti: nei pazienti con funzione renale normale il dosaggio consigliato di Nebicina e' di 1 mg/kg ogni otto ore. La durata abituale del trattamento e' di 7-10 giorni. Dosi fino a 5 mg/kg al giorno possono essere richieste da pazienti con infezioni molto gravi. Questo dosaggio dovra' essere ridotto a 3 mg/kg al giorno non appena possibile. Popolazione pediatrica. Bambini: da 6 a 7,5 mg/kg al giorno frazionati in 3-4 dosi ad intervalli regolari. Prematuri, neonati a termine con 1 settimana di vita o meno: fino a 4 mg/kg in due dosi ogni 12 ore. Somministrazione endovenosa: si raccomanda la somministrazione endovenosa della Nebicina quando quella intramuscolare non e' possibile. La concentrazione non dovrebbe abitualmente superare 1 mg di Nebicina per ml. La durata della somministrazione dovrebbe essere di 1-2 ore. Il dosaggio endovenoso e' uguale a quello intramuscolare. Non si consigliano associazioni estemporanee di Nebicina ad altri farmaci. Pazienti con insufficienza renale: si consiglia di controllare attentamente i livelli sierici di Nebicina. Nei casi in cui cio' non sia possibile, e' consigliabile somministrare in via precauzionale una dose di carico di 1 mg/kg esomministrare le dosi successive in base alla clearance della creatinina o alla creatininemia, poiche' a questi valori e' correlabile l'emivita della Nebicina. Si consiglia di utilizzare uno dei due metodi seguenti: 1. Riduzione della dose da somministrare ogni 8 ore. Se si conoscono i valori della clearance della creatinina (Ccr.) o quelli della creatininemia, la quantita' di Nebicina da somministrare puo' essere stabilita secondo quanto riportato nel seguente elenco. Dosi di mantenimento in pazienti con funzione renale alterata*. Funzionalita' renale:normale. Ccr.= 80 ml/min. Peso paziente: 70-80 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 70-80 mg/8 ore. Creatininemia= 1,4 mg%. Peso paziente: 50-60 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 50-60 mg/8 ore. Funzionalita' renale: lieve insufficienza. Ccr.= 35-70 ml/min. Peso paziente: 70-80 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 60-70 mg/8 ore. Creatininemia= 1,4-1,9 mg%. Peso paziente: 50-60 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 40- 50 mg/8 ore. Funzionalita' renale: da lieve a moderata insufficienza. Ccr.= 25-35 ml/min. Peso paziente: 70-80 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 35-40 mg/8 ore. Creatininemia= 2-2,8 mg%. Peso paziente: 50-60 kg;dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 25-30 mg/8ore. Funzionalita' renale: moderata insufficienza. Ccr.= 15-25 ml/min. Peso paziente: 70-80 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 35-40 mg/12 ore. Creatininemia= 2,8-3,7 mg%. Peso paziente: 50-60 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 25- 30 mg/12 ore. Funzionalita' renale: marcata insufficienza. Ccr.= 10-15 ml/min. Peso paziente: 70-80 kg; dosaggi abituali successivialla dose iniziale di 1 mg/kg: 17,5-20 mg/12 ore. Creatininemia= 3,7-7,5 mg%. Peso paziente: 50-60 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 12,5-15 mg/12 ore. Funzionalita' renale: assenza di funzionalita'. Ccr.= 5 ml/min. Peso paziente: 70-80 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 18-20 mg/24 ore ***.Creatininemia= 7,5 mg%**. Peso paziente: 50-60 kg; dosaggi abituali successivi alla dose iniziale di 1 mg/kg: 14- 16 mg/24 ore ***. * Per le infezioni che minacciano la vita del paziente possono essere somministrate dosi al 50% maggiori di quelle consigliate, da ridursi poi non appena verra' notato un primo miglioramento. ** Se impiegate allo scopo di valutare il grado di insufficienza renale, le concentrazioni creatininiche del siero dovrebbero riflettere un tasso costante di azotemia. *** Quando non si effettua la dialisi. Alternativamente, la dose dasomministrare puo' essere calcolata in maniera piu' approssimativa dividendo la dose in base al peso per i valori della creatininemia. 2. Dose normale da somministrare ad intervalli prolungati. Se non sono noti i valori della clearance creatininica e le condizioni del paziente sono stabili, il dosaggio viene determinato in base al peso del paziente, mentre la frequenza di somministrazione in ore si calcola moltiplicando per 6 il valore della creatininemia.

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura ambiente.

AVVERTENZE

I pazienti trattati con Nebicina o con altri aminoglicosidi devono essere mantenuti sotto stretta osservazione medica, a causa dell'intrinseco potenziale nefro- ed ototossico di questi antibiotici. L'interessamento dell'ottavo paio dei nervi cranici si puo' sviluppare principalmente nei soggetti che hanno un'insufficienza renale, o anche nei soggetti ai quali l'aminoglicoside e' stato somministrato ai dosaggi piu' elevati e per una durata superiore a quella raccomandata. Il rischio della perdita dell'udito indotta da aminoglicosidi aumenta in proporzione diretta all'esposizione od agli alti picchi sierici od agli alti livelli sierici basali dell'aminoglicoside. I pazienti che vanno incontroal danno cocleare possono non avere sintomi a carico dell'udito nel corso della terapia, ma questi possono manifestarsi e continuare ad evolvere dopo che la somministrazioe del farmaco e' stata interrotta. Altre manifestazioni neurotossiche comprendono intorpidimento, senso di formicolio cutaneo, scosse muscolari e convulsioni. Le manifestazioni nefrotossiche raramente divengono manifeste nei primi giorni di terapiae sono generalmente reversibili. La funzionalita' renale e dell'ottavo paio dei nervi cranici devono essere strettamente monitorizzate nei pazienti in cui sia nota o si sospetti un'insufficienza renale od in coloro in cui, pur avendo all'inizio una funzionalita' normale, possonosviluppare segni d'interessamento renale nel corso della terapia. Si consiglia di controllare periodicamente i picchi sierici ed i livelli sierici basali nel corso della terapia per evitare livelli potenzialmente tossici e garantire contemporaneamente un dosaggio adeguato (vedere Monitoraggio dei livelli sierici). L'esame delle urine deve essere eseguito per mettere in evidenza una eventuale diminuzione dei valori del peso specifico, un aumento della proteinuria e della escrezione di cellule e di cilindri. L'azotemia, la creatininemia e la clearance creatininica devono essere misurate periodicamente. Se possibile si dovrebbero eseguire audiogrammi in serie, particolarmente nei pazienti a rischio. Se si dovessero manifestare segni d'interessamento otovestibolare o renale la somministrazione del farmaco deve essere interrotta. I pazienti con mutazioni del DNA mitocondriale, in particolare con la sostituzione A con G al nucleotide 1555 nel gene 12S rRNA, possono essere a maggior rischio di ototossicita', anche se i livelli sierici di aminoglicosidi del paziente rientravano nell'intervallo raccomandato. Incaso di anamnesi familiare di sordita' indotta da aminoglicosidi o mutazioni note del DNA mitocondriale nel gene 12S rRNA, potrebbe essere necessario considerare trattamenti alternativi diversi dagli aminoglicosidi. Popolazione pediatrica: Nebicina deve essere somministrata con cautela nei prematuri e nell'eta' neonatale, per la immaturita' renaledi questi soggetti ed il conseguente prolungamento dell'emivita del farmaco. L'uso concomitante o sequenziale di Nebicina con altri farmacipotenzialmente neuro- e nefrotossici deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). Nebicina contiene metabisolfito di sodio, che raramente puo' causare gravi reazioni di ipersensibilita' e broncospasmo. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioe' essenzialmente "senza sodio". Monitoraggio dei livelli sierici: durante la terapia, i picchi ed i livelli sierici basali debbono essere monitorizzati particolarmente nei soggetti con insufficienza renale. Si debbono evitare picchi sierici superiori ai 12 mcg/ml che si prolunghino nel tempo. Livelli sierici basali che tendono ad aumentare superando i 2mcg/ml possono essere indicativi di un accumulo tissutale. Questa tendenza all'accumulo, l'eta' avanzata e il dosaggio totale possono contribuire all'ototossicita' ed alla nefrotossicita'. In via indicativa, ilivelli ematici possono essere determinati dopo la seconda o terza dose e successivamente, ad intervalli di 3-4 giorni durante la terapia, o piu' frequentemente in caso di alterazioni della funzionalita' renale. In tale maniera e' possibile controllare le dosi di mantenimento (vedere paragrafo 4.2) particolarmente nei soggetti gravemente ammalati con funzionalita' renale in progressivo deterioramento, o in soggetti con patologie infettive sostenute da microrganismi scarsamente sensibili, o in coloro che ricevono i piu' alti dosaggi. Soggetti ustionati: nei pazienti con ustioni estese, la farmacocinetica degli aminoglicosidi e' modificata. In questi pazienti e' opportuno monitorizzare i livelli ematici di Nebicina per calcolare il dosaggio necessario. Soggettianestetizzati: apnea secondaria o prolungata puo' verificarsi somministrando Nebicina a pazienti anestetizzati con agenti che provocano un blocco neuromuscolare come succinilcolina, tubocurarina, decametonio odosi massive di sangue citrato. L'eventuale blocco neuromuscolare puo' essere risolto con la somministrazione di sali di calcio (vedere paragrafo 4.8).

INTERAZIONI

Un aumento dell'incidenza delle reazioni nefrotossiche e' stato osservato somministrando associazioni tra aminoglicosidi e cefalosporine. L'uso concomitante o sequenziale di Nebicina con altri farmaci potenzialmente neuro- e nefrotossici (in particolare amicacina, streptomicina,neomicina, kanamicina, gentamicina e paromomicina), cefaloridina, viomicina, polimixina B, colistina, cisplatino e vancomicina deve essere evitato. Gli aminoglicosidi non vanno somministrati insieme a diuretici come la furosemide e l'acido etacrinico. Alcuni diuretici sono infatti intrinsecamente ototossici e, quando somministrati per via endovenosa, possono potenziare la tossicita' degli aminoglicosidi alterando laconcentrazione degli antibiotici nel siero e nei tessuti. Per quanto concerne le interazioni con gli antibiotici beta-lattamici, vedere paragrafo 6.2.

EFFETTI INDESIDERATI

Neurotossici: sono stati rilevati effetti indesiderati a carico del nervo acustico e vestibolare, particolarmente nei pazienti trattati perlungo tempo e con alte dosi, od in coloro ai quali erano state somministrate in precedenza sostanze ototossiche, o si trovavano in stato didisidratazione. La sintomatologia e' caratterizzata da vertigini, tinnito, acufeni (sensazioni acustiche non dovute a stimoli esterni), perdita dell'udito. Come per altri aminoglicosidi la perdita dell'udito e' generalmente irreversibile e si manifesta inizialmente con una diminuzione della percezione uditiva per i toni alti. Nefrotossici: alterazioni della funzionalita' renale con un aumento della azotemia totale ed ureica, della creatinina sierica; oliguria, cilindruria, aumento della proteinuria, si sono manifestate specialmente nei pazienti nefropatici trattati con dosi piu' elevate e per periodi di tempo piu' lunghi di quelli raccomandati. Tuttavia, gli effetti collaterali a carico delrene si possono verificare anche in pazienti con normale funzionalita' renale all'inizio della terapia. In alcune sperimentazioni cliniche e nell'animale di laboratorio, il cui obiettivo era di confrontare il potenziale nefrotossico della Nebicina con quello della gentamicina, la Nebicina ha causato nefrotossicita' con una frequenza significativamente inferiore alla gentamicina. In altri studi clinici, l'incidenza della nefrotossicita' tra i due farmaci non ha mostrato alcuna differenza significativa. Blocco neuromuscolare e paralisi respiratoria: a scopo puramente precauzionale si deve tener presente che somministrando Nebicina a pazienti anestetizzati puo' verificarsi apnea secondaria o prolungata. Altri. Altre reazioni avverse, probabilmente attribuibili alla Nebicina, comprendono: anemia, granulocitopenia, trombocitopenia, febbre, eruzione cutanea, prurito, orticaria, nausea, vomito, diarrea,cefalea, letargia (sonnolenza), confusione mentale e disorientamento,dolore in sede di iniezione. Anomalie che possono essere riferite alla Nebicina comprendono: aumento delle transaminasi sieriche (SGOT, SGPT) e della deidrogenasi lattica, una diminuzione del calcio, del magnesio, del sodio e potassio sierici, leucopenia, leucocitosi ed eosinofilia. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

La somministrazione di tobramicina a donne in gravidanza o durante l'allattamento e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Gli aminoglicosidi possono danneggiare il feto se vengono somministrati a donne in stato di gravidanza. Gli aminoglicosidi attraversano la barriera feto-placentare e si sono verificati diversi casi di sordita' congenita bilaterale irreversibile in bambini le cui madri avevano ricevuto streptomicina durante la gravidanza. Gravi danni alla madre, al feto ed ai neonati si sono verificati a seguito di trattamento con altri aminoglicosidi. Se una paziente dovesse diventare gravida in corso di terapia con tobramicina deve essere informata sui potenziali pericoli per il feto.

Codice: 023189018
Codice EAN:

Codice ATC: J01GB01
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Antibatterici aminoglicosidici
  • Altri aminoglicosidi
  • Tobramicina
Temperatura di conservazione: a temperatura ambiente
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FIALA

SOLUZIONE INIETTABILE

24 MESI

FIALA