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LEDERFOLIN INFUS 1FL 100MG Produttore: PFIZER ITALIA SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

LEDERFOLIN POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Sostanze disintossicanti per trattamenti citostatici.

PRINCIPI ATTIVI

Calcio levo-folinato pentaidrato 127,08 - 222,39 mg equiv. ad acido levo-folinico 100,00 - 175,00 mg.

ECCIPIENTI

Mannitolo, acido cloridrico/sodio idrossido q.b. a pH 8.0-8.2.

INDICAZIONI

L'uso del calcio levo-folinato in oncologia trova indicazione elettiva in associazione alle fluoropirimidine nel trattamento del carcinoma del colon retto metastatico con intento alliativo, nel trattamento precauzionale (adiuvante) del carcinoma colon-rettale operato radicalmente e nel "rescue" (salvataggio) da alte dosi di metotressato o di altrifarmaci analoghi.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Anemia perniciosa o altre anemie dovute a carenza di vitamina B12. Per l'utilizzo del calcio levo-folinato con il metotrexate o il 5-fluorouracile durante la gravidanza e l'allattamento, vedere il paragrafo 4.6 e il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei medicinalicontenenti Methotrexate e 5-fluorouracile. Trattamento in concomitanza con ceftriaxone nei neonati (<=28 giorni di eta'), anche in caso di linee di infusione separate.

POSOLOGIA

Nella somministrazione per via endovenosa non devono essere iniettatipiu' di 80 mg di calcio levo-folinato per minuto a causa del contenuto in calcio della soluzione. Nel trattamento del carcinoma del colon-retto, in associazione con le fluoropirimidine, il dosaggio del calcio levo-folinato viene determinato in funzione dei protocolli chemioterapici adottati. Le posologie piu' frequentemente utilizzate in associazione al 5-fluorouracile sono 100 mg/m^2/die per 5 giorni consecutivi ininfusione lenta (10 min.) ogni 4 settimane o 250 mg/m^2/settimana per6 settimane seguite da 2 di intervallo. Nel "rescue" ad alte dosi di metotressato il calcio levo-folinato e' efficace nella prevenzione della mielosoppressione alle dosi di 100 mg/m^2 per livelli sierici di metotressato di 10^-6 M. Le dosi possono essere proporzionalmente aumentate per livelli ematici di antiblastico piu' elevato. Il Lederfolin non deve essere somministrato per via intratecale. Non si ritiene necessario indicare particolari raccomandazioni durante la preparazione della soluzione in quanto il calcio levo-folinato e' sprovvisto di attivita' citotossica intrinseca. 100 mg polvere per soluzione per infusione:diluire il contenuto del flaconcino in 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili. 175 mg polvere per soluzione per infusione: diluire il contenuto del flaconcino in 15-20 ml di acqua per preparazioni iniettabili. Le soluzioni cosi' ottenute sono compatibili con soluzione glucosata e con soluzione fisiologica.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

AVVERTENZE

Somministrare esclusivamente per via endovenosa. Non somministrare per via intratecale. Il calcio levo-folinato deve essere usato con il Methotrexate o 5-fluorouracile solo sotto la diretta supervisione di un medico esperto nell'uso di agenti chemioterapici per il cancro. Il trattamento con calcio levo-folinato puo' mascherare l'anemia perniciosa ed altre anemie dovute a carenza di vitamina B12. Molti prodotti medicinali citotossici -inibitori diretti o indiretti della sintesi del DNA- portano alla macrocitosi (idrossicarbamide, citarabina, mercaptopurina, tioguanina). Tale macrocitosi non deve essere trattata con acido folinico. In pazienti epilettici trattati con fenobarbital, fenitoina, primidone e succinimide c'e' il rischio di aumentare la frequenza delle crisi epilettiche a causa della diminuzione delle concentrazioni plasmatiche dei farmaci anti-epilettici. E' raccomandato il monitoraggio clinico, possibilmente il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e, se necessario, l'adeguamento del dosaggio del farmaco anti-epilettico durante la somministrazione di calcio folinato e dopo la sua interruzione. Calcio levo-folinato/5-fluorouracile: il calcio levo-folinato puo' potenziare il rischio di tossicita' del 5- fluorouracile, particolarmente in pazienti anziani o debilitati. Le manifestazioni piu' comuni sono leucopenia, mucosite, stomatite e/o diarrea, che possono dipendere dal dosaggio impiegato. Quando il calcio levo-folinato ed il 5-fluorouracile sono usati in combinazione, il dosaggio di 5-fluorouracile deve essere ridotto maggiormente in caso di tossicita' rispetto a quando il 5-fluorouracile viene usato da solo. Il trattamento combinatocon 5-fluorouracile/calcio levo-folinato non deve essere iniziato ne'continuato in pazienti con sintomi di tossicita' gastrointestinale, indipendentemente dalla gravita', fino a che tutti questi sintomi sianocompletamente scomparsi. Poiche' la diarrea potrebbe essere un segno di tossicita' gastrointestinale, i pazienti che presentano diarrea devono essere attentamente monitorizzati fino a che i sintomi sono scomparsi completamente, dal momento che si puo' verificare un rapido deterioramento clinico che porta a morte. Se si manifestano diarrea e/o stomatite, e' consigliabile ridurre la dose di 5-FU fino a che i sintomi non siano completamente scomparsi. Specialmente pazienti anziani e pazienti con un basso rendimento fisico causato dalla malattia sono inclini a questo tipo di tossicita'. Pertanto, deve essere prestata particolare attenzione quando si trattano tali pazienti. In pazienti anziani oin pazienti che si sono sottoposti a radioterapia preliminare, e' raccomandato iniziare con un dosaggio ridotto di 5-fluorouracile. Il calcio levo-folinato non deve essere mescolato con 5- fluorouracile nella stessa infusione endovenosa. I livelli di calcio devono essere monitorizzati nei pazienti che ricevono il trattamento combinato 5-fluorouracile/calcio levo- folinato e un supplemento di calcio deve essere fornito se i livelli di calcio sono bassi. Terapia con 5-FU/calcio levo-folinato: un emocromo completo con la conta differenziale dei leucociti epiastrine deve essere effettuato prima di ciascun trattamento e settimanalmente durante i primi due cicli; in tutti i cicli seguenti l'emocromo completo deve essere effettuato al tempo del nadir atteso dei leucociti. Test degli elettroliti e della funzionalita' epatica: prima diciascun trattamento per i primi 3 cicli e successivamente un ciclo si' ed uno no. Calcio levo-folinato/Methotrexate. E' stata riportata morte con la somministrazione intratecale di calcio levo-folinato, a seguito di sovradosaggio intratecale di Methotrexate. Per specifici dettagli sulla riduzione della tossicita' del Methotrexate vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di Methotrexate. Il calcio levo-folinato non ha alcun effetto sulla tossicita' non ematologica del Methotrexate come la nefrotossicita' generata dalla precipitazione del Methotrexate e/o del suo metabolita nel rene. I pazienti in cui si osserva un ritardo dell'eliminazione precoce del Methotrexate, hanno piu' probabilita' di sviluppare insufficienza renale reversibile e tutte le tossicita' associate al Methotrexate. La presenza di insufficienza renale preesistente o indotta da Methotrexate e' potenzialmente associatacon il ritardo dell'escrezione di Methotrexate e puo' aumentare la necessita' di dosi maggiori o di un uso piu' prolungato di calcio levo-folinato. Dosi eccessive di calcio levo-folinato devono essere evitate dal momento che esse possono danneggiare l'attivita' antitumorale di Methotrexate, specialmente nei tumori dell'SNC in cui il calcio levo-folinato si accumula dopo cicli ripetuti. La resistenza al Methotrexate come risultato di un ridotto trasporto di membrana, implica anche la resistenza al "rescue" con acido levo-folinico poiche' entrambi i farmaci condividono lo stesso sistema di trasporto. Un sovradosaggio accidentale con un antagonista dei folati, come il Methotrexate, deve esseretrattato come emergenza medica. Maggiore e' l'intervallo di tempo trala somministrazione di Methotrexate ed il "rescue" con calcio levo-folinato, minore e' l'efficacia del calcio levo-folinato nel contrastarela tossicita'. La possibilita' che il paziente stia assumendo altri farmaci che interagiscono con il Methotrexate (p.es. farmaci che possono interferire con l'eliminazione del Methotrexate o con il legame all'albumina sierica) deve essere sempre considerata quando si osservano anomalie di laboratorio o tossicita' cliniche. Terapia con Methotrexate/calcio levo-folinato. Livelli di creatinina sierica e livelli siericidi Methotrexate: almeno una volta al giorno. pH delle urine: in casi di sovradosaggio da Methotrexate o di ritardata escrezione, monitorarein maniera appropriata per assicurare il mantenimento di un pH >=7,0.L'insorgenza di effetti indesiderati (fra i piu' comuni diarrea, mucosite, leucopenia) conseguenti al potenziamento dell'attivita' delle fluoropirimidine da parte del calcio levo-folinato richiede la pronta adozione delle necessarie contromisure terapeutiche. Convulsioni e/o sincope sono stati riportati raramente in pazienti portatori di tumore intrattamento con calcio levo - folinato, di solito in associazione a fluoripirimidine, ed in particolare in pazienti con metastasi al sistema nervoso centrale o in pazienti predisposti; tuttavia non e' stata stabilita una correlazione diretta con questi episodi.

INTERAZIONI

Note interazioni del calcio levo-folinato con le fluoropirimidine, con il metotressato ed altri anti-folici. Quando il calcio levo-folinatoe' somministrato assieme ad antagonisti dell'acido folico (come cotrimoxazolo, pirimetamina) l'efficacia degli antagonisti dell'acido folico puo' risultare sia ridotta che completamente neutralizzata. Il calcio levo-folinato puo' diminuire gli effetti di sostanze antiepilettiche: fenobarbital, primidone, fenitoina e succinimide e puo' aumentare lafrequenza di crisi epilettiche (una diminuzione dei livelli plasmatici dei farmaci anticonvulsivanti induttori enzimatici puo' essere osservata a causa dell'aumentato metabolismo epatico poiche' i folati sono uno dei cofattori). Il trattamento in concomitanza con ceftriaxone e' controindicato nei neonati (<=28 giorni di eta'), anche in caso di utilizzo di linee di infusione separate (rischio fatale di precipitazionedel sale di ceftriaxone-calcio nel flusso sanguigno del neonato). In pazienti di eta' superiori a 28 giorni (inclusi gli adulti) il ceftriaxone non deve essere somministrato in concomitanza con soluzioni endovenose contenenti calcio incluso il farmaco attraverso la stessa linea di infusione (es. attraverso un connettore a Y). In caso di utilizzo della stessa linea per somministrazioni sequenziali, la linea deve essere lavata con un liquido compatibile tra le infusioni.

EFFETTI INDESIDERATI

I seguenti effetti indesiderati osservati e segnalati durante il trattamento con calcio levo-folinato sono classificati in base alla frequenza come segue: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); noncomune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, <1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere stimata sulla base dei dati disponibili). Entrambe le indicazioni terapeutiche. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni allergiche incluse reazioni anafilattoidi/anafilattiche (compreso lo shock) e orticaria. Patologie del sistema nervoso. Raro: aumento della frequenza delle crisi epilettiche e/o sincope. Patologie gastrointestinali. Raro: patologie gastrointestinali dopo alte dosi. Disturbi psichiatrici. Raro: insonnia, agitazione e depressione dopo alte dosi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non Comune: febbre e' stata osservata dopo la somministrazione di calcio levo-folinato come soluzione per iniezione. Casi di Sindrome di Stevens-Johnson (SJS) edi Necrolisi Tossica Epidermica (NTE), alcuni fatali, sono stati riportati in pazienti riceventi calcio levo-folinato in combinazione con altri agenti con un'associazione accertata a questi disturbi. Non si puo' escludere un ruolo aggiuntivo del calcio levo-folinato in questi casi. Terapia combinata con 5- fluorouracile: in genere, il profilo di sicurezza dipende dal regime di 5-fluorouracile usato, a causa del potenziamento della tossicita' indotta dal 5-fluorouracile. Disturbi del sistema emolinfopoietico. Molto comune: insufficienza del midollo osseocompresi casi fatali. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: iperammoniemia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea e vomito, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eritrodisestesia palmare-plantare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: mucosite compresa stomatite e cheiliti. Si sono verificati decessi come risultato di mucosite. Regime mensile. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito e nausea. Nessun potenziamento di altre tossicita' indotte 5- fluorouracile (ad esempio neurotossicita'). Regime settimanale. Patologie gastrointestinali:. Molto comune: diarrea con elevato grado di tossicita', e disidratazione, che ha comportato ospedalizzazione per il trattamento e finanche a morte Esiti fatali si sono verificati come risultato di tossicita' gastrointestinale (principalmente mucosite e diarrea) e mielosoppressione. In pazienti con diarrea puo' verificarsi un rapido deterioramento clinico che porta a morte. La somministrazione del prodotto puo' essere seguita anche da ipotensione arteriosa, tachicardia, broncospasmo. Precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone: raramente sono state riferite reazioni avverse gravi, e in alcuni casi fatali, in neonati pretermine e in nati a termine (di eta' < 28 giorni) che erano stati trattati con ceftriaxone e calcio per via endovenosa. La presenza di precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone e'stata rilevata post mortem nei polmoni e nei reni. L'elevato rischio di precipitazione nei neonati e' una conseguenza del loro basso volumeematico e della maggiore emivita di ceftriaxone rispetto agli adulti.Sono stati riferiti casi di precipitazione renale, principalmente in bambini sopra i 3 anni di eta' trattati con dosi giornaliere elevate (es. >= 80 mg/kg/die) o con dosi totali superiori ai 10 grammi e che presentavano altri fattori di rischio. Il rischio di formazione di precipitato aumenta nei pazienti immobilizzati o disidratati. Questo eventopuo' essere sintomatico o asintomatico, puo' causare insufficienza renale e anuria ed e' reversibile con l'interruzione della somministrazione. E' stata osservata precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone nella colecisti, principalmente in pazienti trattati con dosi superiori alla dose standard raccomandata. Nei bambini, studi prospettici hanno dimostrato un'incidenza variabile di precipitazione con la somministrazione per via endovenosa; in alcuni studi l'incidenza e' risultata superiore al 30%. Tale incidenza sembra essere inferiore somministrandole infusioni lentamente (20-30 minuti). Questo effetto e' generalmente asintomatico, ma in casi rari le precipitazioni sono state accompagnate da sintomi clinici, quali dolore, nausea, vomito. In questi casi e' raccomandato il trattamento sintomatico. La precipitazione e' generalmente reversibile con l'interruzione della somministrazione. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Pur non essendo controindicato l'impiego del calcio levo-folinato in gravidanza ed allattamento, queste condizioni pregiudicano l'impiego ela somministrazione di protocolli chemioterapici. Non esistono studi adeguati e ben controllati condotti nelle donne durante la gravidanza o l'allattamento. Non sono stati condotti studi formali sulla tossicita' riproduttiva negli animali con il calciolevo-folinato. Non ci sono indicazioni che l'acido levo-folico induca effetti dannosi se e' somministrato durante la gravidanza. L'uso del 5-fluorouracile e' generalmente controindicato durante la gravidanza e durante l'allattamento; questo vale anche per l'uso combinato di calcio levo-folinato e 5-fluorouracile. Il calcio levo-folinato puo' essere escreto nel latte materno e deve essere somministrato solo quando i benefici del farmaco per la madre superano i possibili rischi per il feto. Il calcio levo-folinatopuo' essere usato durante l'allattamento quando e' ritenuto necessario in accordo alle indicazioni terapeutiche.

Codice: 024659195
Codice EAN:

Codice ATC: V03AF04
  • Vari
  • Tutti gli altri prodotti terapeutici
  • Sostanze disintossicanti per trattamenti citostatici
  • Calcio levofolinato
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

24 MESI

FLACONE