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ICLUSIG 30CPR RIV 30MG FL Produttore: INCYTE BIOSCIENCES ITALY SRL

  • FARMACO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

ICLUSIG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Agenti antineoplastici, inibitori delle protein-chinasi.

PRINCIPI ATTIVI

Iclusig 15 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 15 mg di ponatinib (come cloridrato). Eccipienti coneffetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 40 mg di lattosio monoidrato. Iclusig 30 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 30 mg di ponatinib (come cloridrato). Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 80 mg di lattosio monoidrato. Iclusig 45 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 45 mg di ponatinib(come cloridrato). Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 120 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, sodio amido glicolato, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: talco, macrogol 4000, alcol polivinilico, titanio diossido (E171).

INDICAZIONI

Iclusig e' indicato in pazienti adulti affetti da: leucemia mieloide cronica (LMC) in fase cronica, accelerata o blastica resistenti a dasatinib o nilotinib; intolleranti a dasatinib o nilotinib e per i quali il successivo trattamento con imatinib non e' clinicamente appropriato; oppure nei quali e' stata identificata la mutazione T315I; leucemia linfoblastica acuta con cromosoma Philadelphia positivo (LLA Ph+) resistenti a dasatinib; intolleranti a dasatinib e per i quali il successivo trattamento con imatinib non e' clinicamente appropriato; oppure nei quali e' stata identificata la mutazione T315I. Vedere paragrafi 4.2per la valutazione del profilo cardiovascolare prima dell'inizio della terapia e 4.4 per situazioni in cui puo' essere valutato un trattamento alternativo.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA

La terapia deve essere iniziata da un medico esperto nella diagnosi enel trattamento dei pazienti affetti da leucemia. Se clinicamente indicato, durante il trattamento e' consentito un appropriato supporto ematologico, come trasfusioni piastriniche e fattori di crescita ematopoietica. Prima di iniziare il trattamento con ponatinib si deve valutare il profilo cardiovascolare del paziente, tra cui l'anamnesi e l'esame obiettivo, e i fattori di rischio cardiovascolare devono essere gestiti attivamente. Durante il trattamento con ponatinib si deve continuare a monitorare il profilo cardiovascolare e deve essere ottimizzata la terapia medica e di supporto per le condizioni che contribuiscono alrischio cardiovascolare. Posologia: la dose raccomandata inizialmentee' 45 mg di ponatinib una volta al giorno. Per la dose standard di 45mg una volta al giorno, e' disponibile una compressa rivestita con film da 45 mg. Il trattamento deve essere proseguito finche' il pazientenon evidenzi progressione della malattia o tossicita' inaccettabile. I pazienti devono essere monitorati per valutare la risposta al trattamento in base alle linee guida standard di buona pratica clinica. L'interruzione del trattamento con ponatinib deve essere valutata qualora il paziente non evidenzi una risposta ematologica completa entro 3 mesi (90 giorni). Il rischio di eventi occlusivi arteriosi potrebbe essere dose-dipendente. Una riduzione della dose di Iclusig a 15 mg deve essere valutata per i pazienti con LMC-FC che abbiano ottenuto una risposta citogenetica maggiore, tenendo conto dei seguenti fattori nella valutazione individuale del paziente: rischio cardiovascolare, effetti indesiderati del trattamento con ponatinib, tempo necessario ad ottenere una risposta e livelli di trascritto BCR-ABL (vedere paragrafi 4.4 e5.1). In caso di riduzione della dose, si raccomanda un monitoraggio attento della risposta. Nei pazienti con perdita della risposta, la dose di Iclusig puo' essere aumentata nuovamente al dosaggio precedentemente tollerato di 30 mg o 45 mg una volta al giorno per via orale. Gestione delle tossicita': per gestire le tossicita' ematologiche e non ematologiche, devono essere considerate modifiche della dose o interruzioni del trattamento. In presenza di reazioni avverse severe si deve interrompere il trattamento. Nel caso di pazienti che presentano risoluzione o attenuazione della severita' delle reazioni avverse, e' possibile riprendere il trattamento con Iclusig aumentando gradualmente la dose fino a riportarla alla dose giornaliera utilizzata prima dell'insorgenza della reazione avversa, se clinicamente appropriato. Per una dose di 30 mg o 15 mg una volta al giorno, sono disponibili compresse rivestite con film da 15 mg e da 30 mg. Pazienti anziani: dei 449 pazienti inclusi nello studio clinico su Iclusig, 155 (35%) erano di eta' >=65 anni. Rispetto ai pazienti di eta' < 65 anni, i pazienti piu' anziani hanno maggiori probabilita' di presentare reazioni avverse. Compromissione epatica: i pazienti con compromissione epatica possono ricevere la dose iniziale raccomandata. Si raccomanda cautela nel somministrare Iclusig a pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione renale: l'escrezione renale non rappresenta una via principale nell'eliminazione di ponatinib. Iclusig non e' statostudiato in pazienti con compromissione renale. I pazienti con clearance della creatinina stimata di >= 50 ml/min dovrebbero essere in grado di ricevere in modo sicuro Iclusig, senza aggiustamenti della dose. Si raccomanda cautela nel somministrare Iclusig a pazienti con clearance della creatinina stimata di < 50 ml/min, o affetti da nefropatia allo stadio terminale. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Iclusig nei pazienti di eta' inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: Iclusig e' per uso orale. Le compresse devono essere ingerite intere. I pazienti non devono frantumare ne' sciogliere le compresse. Iclusig puo'essere assunto con o senza cibo. I pazienti devono essere avvertiti di non ingerire il contenitore con l'essiccante contenuto nel flacone.

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Il flacone contiene un contenitore sigillato in cui e' inserito un setaccio molecolare essiccante. Tenere il contenitore all'interno del flacone.

AVVERTENZE

Reazioni avverse importanti. Mielosoppressione: Iclusig e' associato a trombocitopenia, neutropenia e anemia severe (grado 3 o 4 secondo i Common Terminology Criteria for Adverse Events del National Cancer Institute). La maggior parte dei pazienti con riduzione della conta piastrinica, anemia o neutropenia di grado 3 o 4 ha presentato queste alterazioni nei primi 3 mesi di trattamento. La frequenza di tali eventi avversi e' maggiore nei pazienti con LMC in fase accelerata (LMC-FA) o LMC in fase blastica (LMC-FB)/LLA Ph+, rispetto alla LMC in fase cronica (LMC-FC). Si deve eseguire un esame emocromocitometrico ogni 2 settimane per i primi 3 mesi, e successivamente ogni mese o come clinicamente indicato. La mielosoppressione e' stata generalmente reversibile e solitamente gestibile sospendendo temporaneamente Iclusig o riducendone la dose (vedere paragrafo 4.2). Occlusione arteriosa: in pazienti trattati con Iclusig si sono verificate occlusioni arteriose, tra cui infarto del miocardio fatale, ictus, occlusioni arteriose della retina associate, in alcuni casi, a compromissione permanente della capacita' visiva o perdita permanente della vista, stenosi dei grandi vasi arteriosi del cervello, severa vasculopatia periferica, stenosi dell'arteria renale (associata a un peggioramento dell'ipertensione, labile o resistente a trattamento) e necessita' di procedure di rivascolarizzazione urgenti. Tali eventi si sono manifestati in pazienti con o senza fattori di rischio cardiovascolare, inclusi pazienti di eta' uguale o inferiore a 50 anni. Gli eventi avversi di occlusione arteriosa sono stati piu' frequenti con l'aumento dell'eta' e nei pazienti con storia di ischemia, ipertensione, diabete o iperlipidemia. Il rischio di eventi occlusivi arteriosi potrebbe essere dose-dipendente (vedere paragrafi 4.2 e 5.1). Nello studio di fase 2 PACE si sono verificate reazioni avverse con occlusione arteriosa, incluse reazioni gravi (vedere paragrafo 4.8). Alcuni pazienti hanno manifestato piu' di 1 tipo di evento. Il tempo mediano all'insorgenza dei primi eventi occlusivi arteriosi del sistema cardiovascolare, cerebrovascolare e vascolare periferico e' stato rispettivamente di 351, 611 e 605 giorni. Iclusig non deve essere usato in pazienti con una storia di infarto del miocardio, precedente rivascolarizzazione o ictus, a meno che il potenziale beneficio del trattamento superi il potenziale rischio (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).In questi pazienti, sara' necessario considerare anche opzioni terapeutiche alternative prima di iniziare il trattamento con ponatinib. Prima di iniziare il trattamento con ponatinib e' necessario valutare il profilo cardiovascolare del paziente, compresa l'anamnesi e l'esame obiettivo, e i fattori di rischio cardiovascolare devono essere gestiti attivamente. Durante il trattamento con ponatinib si deve continuare amonitorare il profilo cardiovascolare e deve essere ottimizzata la terapia medica e di supporto per le condizioni che contribuiscono al rischio cardiovascolare. Si deve effettuare un monitoraggio finalizzato arilevare evidenze di occlusione arteriosa e in caso di visione ridotta od offuscata e' necessario eseguire un esame oftalmologico (incluso l'esame del fundus). In caso di occlusione arteriosa Iclusig deve essere interrotto immediatamente. La decisione di riprendere la terapia con Iclusig deve basarsi su una valutazione del beneficio-rischio (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Tromboembolia venosa: nello studio di fase 2 PACE si sono verificate reazioni avverse tromboemboliche venose, incluse reazioni gravi (vedere paragrafo 4.8). Si deve effettuare un monitoraggio al fine di rilevare evidenze di eventi tromboembolici. In caso di eventi tromboembolici, Iclusig deve essere interrotto immediatamente. La decisione di riprendere la terapia con Iclusig deve basarsi su una valutazione del beneficio-rischio (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Nei pazienti trattati con Iclusig si sono verificate occlusioni venose retiniche associate in alcuni casi a compromissione permanente della capacita' visiva o perdita permanente della vista. In caso di visione ridotta od offuscata e' necessario eseguire un esame oftalmologico (incluso l'esame del fondo oculare). Ipertensione: l'ipertensione potrebbe contribuire al rischio di eventi trombotici arteriosi, inclusa stenosi dell'arteria renale. Durante il trattamento con Iclusig, durante ogni visita clinica si deve monitorare e gestire la pressione sanguigna e l'ipertensione deve essere trattata fino alla sua normalizzazione. Laddove non fosse possibile controllare l'ipertensione con la terapia, il trattamento con Iclusig deve essere temporaneamente interrotto (vedere paragrafo 4.2). In caso di significativo peggioramento dell'ipertensione, labile o resistente a trattamento, il trattamento deve essere interrotto e l'eventuale presenza di stenosi dell'arteria renale deve essere considerata. Ipertensione emergente dal trattamento (incluse le crisi ipertensive) e' stata rilevata in pazienti trattati con Iclusig. I pazienti potrebbero richiedere un intervento clinico urgente per l'ipertensione associata a confusione, mal di testa, dolore al torace o respiro corto. Aneurismi e dissezioni arteriose: l'uso di inibitori del pathway del VEGF in pazienti con o senza ipertensione puo' favorire la formazione di aneurismi e/o dissezioni arteriose. Prima di iniziare con Iclusig, questo rischio deve essere attentamente considerato in pazienti con fattori di rischio quali ipertensione o storia anamnestica dianeurisma. Insufficienza cardiaca congestizia: insufficienza cardiacagrave e letale o disfunzione del ventricolo sinistro si sono verificate in pazienti trattati con Iclusig, inclusi eventi correlati a precedenti eventi occlusivi vascolari. I pazienti devono essere monitorati per i segni o sintomi coerenti con quelli dell'insufficienza cardiaca edevono essere trattati come indicato clinicamente, compresa l'interruzione del trattamento con Iclusig. L'interruzione del trattamento con ponatinib deve essere valutata in pazienti che sviluppano insufficienza cardiaca grave (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Pancreatite e lipasi sierica: Iclusig e' associato a pancreatite. La frequenza della pancreatite e' maggiore nei primi 2 mesi d'uso. Controllare la lipasi sierica ogni 2 settimane per i primi 2 mesi, e in seguito periodicamente. Potrebbe essere necessario interrompere o ridurre la dose. Se gli aumenti della lipasi sono accompagnati da sintomi addominali, Iclusig deve essere sospeso e i pazienti valutati per verificare l'evidenza di pancreatite (vedere paragrafo 4.2). Si raccomanda cautela nel caso di pazienti con anamnesi di pancreatite o abuso di alcolici.

INTERAZIONI

Sostanze che possono aumentare le concentrazioni sieriche di ponatinib. Inibitori del CYP3A: ponatinib e' metabolizzato dal CYP3A4. La somministrazione concomitante di una singola dose orale di 15 mg di Iclusig in presenza di ketoconazolo (400 mg al giorno), un forte inibitore del CYP3A, ha portato a modesti aumenti dell'esposizione sistemica a ponatinib, con valori AUC 0-infinito e C max per ponatinib piu' alti rispettivamente del 78% e del 47% rispetto ai valori riscontrati con la somministrazione del solo ponatinib. Si deve prestare attenzione e considerare la riduzione a 30 mg della dose iniziale di Iclusig nell'uso concomitante con forti inibitori del CYP3A come claritromicina, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina, troleandomicina, voriconazolo e succo di pompelmo. Sostanze che possono ridurre le concentrazioni sieriche di ponatinib. Induttori del CYP3A: la somministrazione concomitante di una singola dose di Iclusig da 45 mg in presenza di rifampina (600 mg/die), unforte induttore del CYP3A, a 19 volontari sani ha ridotto la AUC 0-infinito e la C max di ponatinib rispettivamente del 62% e del 42%, a confronto con la somministrazione del solo ponatinib. La somministrazione concomitante di forti induttori del CYP3A4, come carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, rifabutina, rifampicina e erba di San Giovanni (iperico) con ponatinib deve essere evitata, ricercando delle alternative all'induttore del CYP3A4, a meno che il beneficio superi il possibile rischio di sottoesposizione a ponatinib. Sostanze le cui concentrazioni sieriche possono essere alterate da ponatinib. Substrati di trasportatori: in vitro, ponatinib e' un inibitore di P-gp e di BCRP. Pertanto, ponatinib potrebbe aumentare le concentrazioni plasmatiche di substrati di P-gp (ad es. digossina, dabigatran, colchicina, pravastatina)o BCRP (ad es. metotrexato, rosuvastatina, sulfasalazina) somministrati in concomitanza e potenziare il loro effetto terapeutico e le reazioni avverse. Si raccomanda uno stretto controllo clinico quando ponatinib e' somministrato con questi medicinali. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: nello studio di fase 2 PACE (paragrafo 5.1), le reazioni avverse gravi piu' comuni > 2% (frequenze in corso di trattamento) sono state polmonite (7,3%), pancreatite (5,8%), dolore addominale (4,7%), fibrillazione atriale (4,5%), piressia (4,5%), infarto del miocardio (4,0%), malattia occlusiva di arteria periferica (3,8%), anemia (3,8%), angina pectoris (3,3%), riduzione della conta piastrinica (3,1%), neutropenia febbrile (2,9%), ipertensione (2,9%), malattia coronarica (2,7%), insufficienza cardiaca congestizia (2,4%), accidente cerebrovascolare (2,4%), sepsi (2,4%), cellulite (2,2%),insufficienza renale acuta (2,0%), infezione delle vie urinarie (2,0%) e aumento della lipasi (2,0%). Reazioni avverse gravi quali occlusione arteriosa del sistema cardiovascolare, cerebrovascolare e vascolareperiferico si sono verificate rispettivamente nel 10%, 7% e 9% dei pazienti trattati con Iclusig (frequenze in corso di trattamento). Reazioni gravi con occlusione venosa si sono verificate nel 5% dei pazienti(frequenze in corso di trattamento). Reazioni avverse quali occlusione arteriosa del sistema cardiovascolare, cerebrovascolare e vascolare periferico si sono verificate rispettivamente nel 13%, 9% e 11% dei pazienti trattati con Iclusig (frequenze in corso di trattamento). Nel complesso, reazioni avverse con occlusione arteriosa si sono verificatenel 25% dei pazienti trattati con Iclusig nello studio di fase 2 PACEcon follow-up minimo di 64 mesi, con reazioni avverse gravi verificatesi nel 20% dei pazienti. Alcuni pazienti hanno manifestato piu' di untipo di evento. Reazioni tromboemboliche venose (frequenze in corso di trattamento) si sono verificate nel 6% dei pazienti. L'incidenza degli eventi tromboembolici e' superiore nei pazienti con LLA Ph+ o LMC-FB rispetto ai pazienti con LMC-FA o LMC-FC. Nessun evento occlusivo venoso e' stato fatale. Dopo follow-up minimo di 64 mesi, le percentualidi reazioni avverse che hanno portato alla sospensione erano 20% nella LMC-FC, 11% nella LMC-FA, 15% nella LMC-FB e 9% nella LLA Ph+. Nellostudio di fase 2 OPTIC (vedere paragrafo 5.1) con durata mediana del follow-up di 31,1 mesi, si sono verificate reazioni avverse con occlusione arteriosa complessivamente nel 10% dei pazienti trattati con Iclusig (coorte 45 mg), e reazioni avverse gravi nel 4,3% dei pazienti (coorte 45 mg). Reazioni avverse quali occlusione arteriosa del sistema cardiovascolare, cerebrovascolare e vascolare periferico si sono verificate rispettivamente nel 4,3%, 2,1% e 3,2% (frequenze in corso di trattamento) dei pazienti trattati con Iclusig (coorte 45 mg). Dei 94 pazienti appartenenti alla coorte 45 mg, 1 paziente ha manifestato una reazione tromboembolica venosa. Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Occlusione vascolare (vedere paragrafi 4.2 e 4.4): in pazienti trattati con Iclusig si e' verificata occlusione vascolare grave, tra cui eventi cardiovascolari, cerebrovascolari e vascolari periferici edeventi trombotici venosi. Tali eventi si sono manifestati in pazienticon o senza fattori di rischio cardiovascolare, inclusi pazienti di eta' uguale o inferiore a 50 anni. Gli eventi avversi di occlusione arteriosa sono stati piu' frequenti con l'aumento dell'eta' e nei pazienti con storia di ischemia, ipertensione, diabete o iperlipidemia. Nellostudio di fase 2 PACE (vedere paragrafo 5.1) con follow-up minimo di 64 mesi, si sono verificate reazioni avverse quali occlusione arteriosa del sistema cardiovascolare, cerebrovascolare e vascolare periferico(frequenze in corso di trattamento) rispettivamente nel 13%, 9% e 11%dei pazienti trattati con Iclusig. Nel complesso, le reazioni avversecon occlusione arteriosa si sono verificate nel 25% dei pazienti trattati con Iclusig nello studio di fase 2 PACE, con reazioni avverse gravi verificatesi nel 20% dei pazienti. Alcuni pazienti hanno manifestato piu' di un tipo di evento. Il tempo mediano all'insorgenza dei primieventi di occlusione arteriosa del sistema cardiovascolare, cerebrovascolare e vascolare periferico nello studio PACE e' stato rispettivamente di 351, 611 e 605 giorni. Reazioni tromboemboliche venose (frequenze in corso di trattamento) si sono verificate nel 6% dei pazienti. Nello studio di fase 2 OPTIC (vedere paragrafo 5.1) con follow-up mediano di 31,1 mesi, le reazioni avverse quali occlusione arteriosa del sistema cardiovascolare, cerebrovascolare e vascolare periferico (frequenze in corso di trattamento) si sono verificate rispettivamente nel 4,3%, 2,1% e 3,2% dei pazienti trattati con Iclusig (coorte 45 mg). Nel complesso, le reazioni avverse con occlusione arteriosa si sono verificate nel 10% dei pazienti trattati con Iclusig (coorte 45 mg), con reazioni avverse gravi verificatesi nel 4,3% dei pazienti (coorte 45 mg). Il tempo mediano all'insorgenza dei primi eventi di occlusione arteriosa del sistema cardiovascolare, cerebrovascolare e vascolare periferico nello studio OPTIC e' stato rispettivamente di 295, 379 e 23 giorni.Dei 94 pazienti in OPTIC (coorte 45 mg), 1 paziente ha manifestato una reazione tromboembolica venosa. Mielosoppressione: la mielosoppressione e' stata riportata comunemente in tutte le popolazioni di pazienti. La frequenza di trombocitopenia, di neutropenia e di anemia, di grado 3 o 4 e' stata maggiore nei pazienti con LMC-FA e LMC-FB/LLA Ph+, rispetto ai pazienti con LMC-FC. E' stata riferita mielosoppressione in pazienti sia con valori basali di laboratorio nella norma sia con pregresse anomalie di laboratorio. L'interruzione a causa di mielosoppressione e' stata infrequente (trombocitopenia 4%, neutropenia e anemia < 1% ciascuna). Riattivazione della epatite B: la riattivazione dell'epatite B e' stata riportata in associazione con Bcr-Abl TKIs. Alcuni casi hanno avuto come conseguenza insufficienza epatica acuta o epatite fulminante portando al trapianto del fegato o a un esito fatale (vedereparagrafo 4.4). Reazioni avverse cutanee gravi (SCAR): reazioni cutanee gravi (come la sindrome di Stevens-Johnson) sono state segnalate con alcuni inibitori della tirosina-chinasi BCR-ABL. I pazienti devono essere avvisati di riferire immediatamente sospette reazioni cutanee, soprattutto se associate a formazione di vesciche, esfoliazione cutanea, interessamento delle mucose o sintomi sistemici. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionaledi segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta' fertile/contraccezione maschile e femminile: alle donnein eta' fertile trattate con Iclusig deve essere consigliato di non iniziare una gravidanza e agli uomini trattati con Iclusig di evitare di concepire figli durante il trattamento. Durante il trattamento deve essere adottato un metodo contraccettivo efficace. Non e' noto se ponatinib influisca sull'efficacia dei contraccettivi ormonali sistemici. Deve essere usato un metodo anticoncezionale alternativo o supplementare. Gravidanza: non vi sono dati sufficienti a supportare l'uso di Iclusig in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Iclusig deve essere usato durante la gravidanza solo se chiaramente necessario. Se utilizzato durante lagravidanza, le pazienti devono essere informate del rischio potenziale per il feto. Allattamento: non e' noto se Iclusig sia escreto nel latte materno. I dati farmacodinamici e tossicologici disponibili non possono escludere la potenziale escrezione nel latte materno. L'allattamento con latte materno deve essere interrotto durante la terapia con Iclusig. Fertilita': non sono disponibili dati relativi agli effetti diponatinib sulla fertilita' umana. Nel ratto, il trattamento con ponatinib ha mostrato effetti sulla fertilita' femminile, mentre quella maschile non e' stata influenzata (vedere paragrafo 5.3). La rilevanza clinica di questi dati per la fertilita' umana non e' nota.

Codice: 042853061
Codice EAN:

Codice ATC: L01EA05
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Citostatici
  • Inibitori della proteina chinasi
  • Inibitori della tirosina chinasi bcr-abl
  • Ponatinib
Temperatura di conservazione: al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE
Scadenza: 48 MESI
Confezionamento: FLACONE

COMPRESSE RIVESTITE

48 MESI

FLACONE