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ETOPOSIDE SAND EV 50ML 20MG/ML Produttore: SANDOZ SPA

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

ETOPOSIDE SANDOZ 20 MG/ML CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Farmaci antineoplastici/alcaloidi vegetali e altri prodotti naturali,derivati della podofillotossina.

PRINCIPI ATTIVI

1 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 20 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 2,5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 50 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 5 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 100 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 10 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 200 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 20 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 400 mg di etoposide. Ogni flaconcino da 50ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 1000 mg di etoposide. Eccipiente(i) con effetti noti: ogni flaconcino da 2,5 ml contiene 50 mg di alcol benzilico e 651,5 mg di etanolo; ogni flaconcino da 5 ml contiene 100 mg di alcol benzilico e 1,303 g di etanolo; ogni flaconcino da 10 ml contiene 200 mg di alcol benzilico e 2,606 g di etanolo; ogni flaconcino da 20 ml contiene 400 mg di alcol benzilico e 5,212 g di etanolo; ogni flaconcino da 50 ml contiene 1g di alcol benzilico e 13,03 g di etanolo. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Alcol benzilico, etanolo 96%, acido citrico anidro, macrogol 300, polisorbato 80.

INDICAZIONI

Cancro del testicolo: etoposide e' indicato in combinazione con altriagenti chemioterapici approvati per il trattamento di prima linea delcancro del testicolo refrattario o ricorrente negli adulti. Carcinomapolmonare a piccole cellule: etoposide e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule negli adulti. Linfoma di Hodgkin: etoposide e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del linfoma di Hodgkin nei pazienti adulti e pediatrici. Linfoma non Hodgkin: etoposide e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del linfoma non Hodgkin nei pazienti adulti e pediatrici. Leucemia mieloide acuta: etoposide e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento della leucemia mieloide acuta nei pazienti adulti e pediatrici. Neoplasia gestazionale trofoblastica: etoposide e' indicato per la terapia di prima e di seconda linea in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento della neoplasia gestazionale trofoblastica ad alto rischio negli adulti. Cancro dell'ovaio: etoposide e' indicato in combinazione con altri agenti chemioterapici approvati per il trattamento del cancro dell'ovaio non epiteliale negli adulti. Etoposide e' indicato per il trattamento del cancro dell'ovaio epiteliale refrattario/resistente al platino negli adulti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; allattamento (vedere paragrafo 4.6); l'uso concomitante di vaccino per la febbre gialla o altri vaccini vivi e' controindicato in pazienti immunosoppressi (vedere paragrafo 4.5).

POSOLOGIA

L'etoposide deve essere somministrato esclusivamente sotto la supervisione e da parte di un medico qualificato ed esperto nell'uso di medicinali antineoplastici (vedere paragrafo 4.4). Posologia. Adulti: la dose raccomandata di etoposide nei pazienti adulti e' da 50 mg/m^2/die a100 mg/m^2/die dal giorno 1 al giorno 5 oppure da 100 a 120 mg/m^2 dasomministrare nei giorni 1, 3 e 5, ogni 3 - 4 settimane in combinazione con altri medicinali indicati nella malattia da trattare. La dose deve essere modificata per tenere conto degli effetti mielosoppressivi di altri medicinali presenti nella combinazione oppure degli effetti della radioterapia o chemioterapia precedente (vedere paragrafo 4.4), che possono aver compromesso la riserva midollare. Se la conta dei neutrofili e' inferiore a 500 cellule/mm^3 per piu' di 5 giorni, le dosi successive a quella iniziale devono essere aggiustate. Inoltre, la dosedeve essere aggiustata in caso di febbre, infezioni o conta delle piastrine inferiore a 25.000 cellule/mm^3, non correlate alla malattia. Le dosi di follow-up devono essere aggiustate qualora si verifichino tossicita' di grado 3 o 4 oppure se la clearance renale della creatininae' inferiore a 50 ml/min. In presenza di una ridotta clearance della creatinina di 15-50 ml/min, si raccomanda una riduzione della dose del25%. Anziani: nei pazienti anziani (eta' > 65 anni), non e' necessario alcun aggiustamento della dose, se non in base alla funzionalita' renale (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica. Linfoma di Hodgkin; linfoma non Hodgkin; leucemia mieloide acuta: nei pazienti pediatrici etoposide e' stato utilizzato a dosi comprese tra 75 mg/m^2/die e 150 mg/m^2/die (equivalente a etoposide) per una durata da 2 a 5 giorniin combinazione con altri agenti antineoplastici. Le linee guida e i protocolli specializzati correnti devono essere consultati per adottare il regime terapeutico appropriato. Cancro dell'ovaio; carcinoma polmonare a piccole cellule; neoplasia gestazionale trofoblastica; cancro del testicolo: la sicurezza e l'efficacia di etoposide nei bambini al di sotto dei 18 anni di eta' non sono state stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2, ma non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Compromissione renale: nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, occorre considerare la seguente modifica della dose iniziale in base alla clearancedella creatinina misurata. Clearance della creatinina misurata: >50 ml/min; dose di etoposide: 100% della dose. Clearance della creatinina misurata: 15-50 ml/min; dose di etoposide: 75% della dose. Nei pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 15 ml/min e in dialisi, e' probabile che sia richiesta un'ulteriore riduzione della dose inquanto la clearance dell'etoposide e' ulteriormente ridotta in questapopolazione (vedere paragrafo 4.4). Il dosaggio successivo nei pazienti con compromissione renale moderata e severa deve basarsi sulla tolleranza del paziente e sull'effetto clinico (vedere paragrafo 4.4). Poiche' l'etoposide e i suoi metaboliti non sono dializzabili, esso puo' essere somministrato pre- e post-dialisi (vedere paragrafo 4.9). Modo di somministrazione: etoposide viene somministrato mediante infusione endovenosa lenta (solitamente nell'arco di 30-60 minuti) (vedere paragrafo 4.4). Per le istruzioni sulla ricostituzione e la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Precauzioni per la somministrazione: come per altri composti potenzialmente tossici, occorre prestare attenzione quando si manipolano e si preparano le soluzioni di etoposide. Possono verificarsi reazioni cutanee associate all'esposizione accidentale a etoposide. Si raccomanda l'uso di guanti. In caso di contatto tra etoposide e la pelle o le mucose, lavare immediatamente la pelle con acqua e sapone e sciacquare le mucose con acqua (vedere paragrafo 6.6).

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Conservare nellaconfezione originale. Per le condizioni di conservazione dopo ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Etoposide deve essere somministrato esclusivamente sotto la supervisione e da parte di un medico qualificato ed esperto nell'uso di medicinali anti-neoplastici. In tutti i casi in cui l'uso di etoposide viene preso in considerazione per la chemioterapia, il medico deve valutare la necessita' e l'utilita' del medicinale rispetto al rischio di reazioni avverse. La maggior parte di tali reazioni avverse e' reversibile,se diagnosticata in fase precoce. Se si verificano reazioni gravi, l'assunzione del medicinale deve essere ridotta oppure interrotta e devono essere prese misure correttive idonee in base al giudizio clinico del medico. La decisione di riprendere la terapia con etoposide deve essere valutata con cautela, tenendo debitamente in considerazione l'ulteriore necessita' del medicinale, nonche' prestando grande attenzione alla possibile recidiva della tossicita'. Mielosoppressione: la soppressione del midollo osseo dose-limitante rappresenta la tossicita' piu'significativa associata alla terapia a base di etoposide. Dopo la somministrazione di etoposide e' stata segnalata mielosoppressione fatale. I pazienti in trattamento con etoposide devono essere accuratamente e frequentemente monitorati per la mielosoppressione durante e dopo laterapia. I seguenti parametri ematologici devono essere misurati all'inizio della terapia e prima di ogni dose successiva di etoposide: conta piastrinica, emoglobina, conta totale e differenziale dei leucociti. Se prima di iniziare il trattamento con etoposide e' stata somministrata radioterapia o chemioterapia, occorre prevedere un intervallo adeguato di tempo per permettere al midollo osseo di recuperare. Etoposide non deve essere somministrato a pazienti con conta dei neutrofili inferiore a 1.500 cellule/mm^3 oppure conta piastrinica inferiore a 100.000 cellule/mm^3, a meno che queste non siano dovute a malattia maligna. Le dosi successive a quella iniziale devono essere aggiustate se laconta dei neutrofili e' inferiore a 500 cellule/mm^3 per piu' di 5 giorni o e' associata a febbre o infezione, se la conta piastrinica e' inferiore a 25.000 cellule/mm^3, se si sviluppa una qualsiasi tossicita' di grado 3 o 4 oppure se la clearance renale e' inferiore a 50 ml/min. Puo' verificarsi una mielosoppressione grave con conseguente infezione o emorragia. Le infezioni batteriche devono essere tenute sotto controllo prima del trattamento con etoposide. Leucemia secondaria: lo sviluppo di leucemia acuta, che puo' manifestarsi con o senza fase pre-leucemica, e' stato descritto in pazienti che sono stati trattati con regimi chemioterapici contenenti etoposide. Non sono noti ne' il rischio cumulativo, ne' i fattori predisponenti correlati allo sviluppo di leucemia secondaria. I ruoli degli schemi posologici e delle dosi cumulative dell'etoposide sono stati suggeriti, ma non sono stati definitichiaramente. In alcuni casi di leucemia secondaria, in pazienti trattati con epipodofillotossine, e' stata osservata un'anomalia cromosomica 11q23. Tale anomalia e' stata osservata anche nei pazienti che hannosviluppato leucemia secondaria dopo essere stati trattati con regimi chemioterapici non contenenti epipodofillotossine e nella leucemia primaria. Un'altra caratteristica che e' stata associata alla leucemia secondaria nei pazienti trattati con epipodofillotossine sembra essere il breve periodo di latenza, con un tempo medio per lo sviluppo della leucemia di circa 32 mesi. Ipersensibilita': i medici devono essere a conoscenza della possibilita' di comparsa di una reazione anafilattica associata a etoposide caratterizzata da brividi, piressia, tachicardia, broncospasmo, dispnea e ipotensione, con potenziale esito fatale. Iltrattamento e' sintomatico. La terapia a base di etoposide deve essere interrotta immediatamente e seguita dalla somministrazione di agentipressori, corticosteroidi, antistaminici o espansori del volume plasmatico, a discrezione del medico. Quando sono stati utilizzati filtri in linea durante la somministrazione di etoposide, e' stato osservato un aumento del rischio di reazioni di ipersensibilita' correlate a infusione. Non si devono utilizzare filtri in linea. Ipotensione: etoposide deve essere somministrato solo mediante infusione endovenosa lenta (solitamente nell'arco di 30 - 60 minuti) in quanto e' stata riportata ipotensione come possibile effetto indesiderato in caso di iniezione endovenosa rapida. Reazione nel sito di iniezione: durante la somministrazione di etoposide possono verificarsi reazioni nel sito di iniezione. Data la possibilita' di stravaso, si raccomanda di monitorare attentamente il sito di infusione per rilevare possibili infiltrazioni durante la somministrazione del medicinale. Livelli bassi di albumina nel siero: l'esposizione aumentata a etoposide e' associata a livelli bassi di albumina nel siero. Pertanto, i pazienti che presentano livelli bassi di albumina nel siero sono esposti a un rischio aumentato di tossicita' associate a etoposide. Funzionalita' renale compromessa: nei pazienti affetti da compromissione renale moderata (CrCl =15 - 50 ml/min) o severa (CrCl <15ml/min) sottoposti a emodialisi, l'etoposide deve essere somministrato a un dosaggio ridotto (vedere paragrafo 4.2). Neipazienti affetti da compromissione renale moderata e severa, occorre misurare i parametri ematologici e, nei cicli successivi, prendere in considerazione aggiustamenti della dose in base alla tossicita' ematologica e all'effetto clinico. Funzionalita' epatica compromessa: i pazienti affetti da funzionalita' epatica compromessa devono essere monitorati regolarmente per la funzionalita' epatica a causa del rischio di accumulo. Sindrome da lisi tumorale: la sindrome da lisi tumorale (a volte fatale) e' stata riportata in seguito all'uso di etoposide in associazione con altri medicinali chemioterapici. Per poter rilevare i segnali precoci della sindrome da lisi tumorale, in particolare nei pazienti con fattori di rischio come tumori bulky sensibili al trattamentoe insufficienza renale, occorre monitorare da vicino i pazienti. Nei pazienti a rischio di questa complicanza della terapia, occorre anche considerare delle misure preventive appropriate. Potenziale mutageno: dato il potenziale mutageno dell'etoposide, durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo la fine dello stesso, i pazienti di entrambi i sessidevono adottare un metodo di contraccezione efficace. Si raccomanda una consulenza genetica per i pazienti che al termine del trattamento desiderano avere dei figli. Poiche' l'etoposide puo' ridurre la fertilita' maschile, puo' essere consigliabile la conservazione dello sperma a scopo di paternita' futura (vedere paragrafo 4.6).

INTERAZIONI

Effetti di altri medicinali sulla farmacocinetica di etoposide: dosi elevate di ciclosporina, con conseguenti concentrazioni nel plasma superiori a 2.000 ng/ml, somministrate insieme a etoposide orale, hanno portato a un aumento dell'80% dell'esposizione di etoposide (AUC) con una riduzione del 38% della clearance corporea totale di etoposide rispetto a etoposide in monoterapia. La terapia concomitante a base di cisplatino e' associata a una riduzione della clearance corporea totale di etoposide. La terapia concomitante a base di fenitoina e' associata a un aumento della clearance di etoposide e una riduzione dell'efficacia, e altre terapie antiepilettiche con effetto di induzione enzimatica possono essere associate a un aumento della clearance di etoposide ea una riduzione dell'efficacia. Il legame con le proteine plasmatichein vitro e' del 97%. Il fenilbutazone, il salicilato di sodio e l'acido acetilsalicilico possono spiazzare l'etoposide dal legame con le proteine plasmatiche. Effetto dell'etoposide sulla farmacocinetica di altri medicinali: la co-somministrazione di medicinali antiepilettici edetoposide puo' portare ad una riduzione del controllo delle crisi convulsive a causa delle interazioni farmacocinetiche tra i medicinali. La co-somministrazione di warfarin ed etoposide puo' determinare un aumento del rapporto internazionale normalizzato (International Normalized Ratio, INR). Si raccomanda un attento monitoraggio dell'INR. Interazioni farmacodinamiche: esiste un maggior rischio di malattia sistemicafatale da vaccinazione in seguito alla somministrazione del vaccino contro la febbre gialla. I vaccini vivi sono controindicati nei pazienti immunosoppressi (vedere paragrafo 4.3). L'uso precedente o concomitante di altri medicinali con azione mielosoppressiva simile all'etoposide puo' causare effetti aggiuntivi o sinergici (vedere paragrafo 4.4).E' stata segnalata resistenza crociata tra antracicline ed etoposide negli studi pre-clinici. Popolazione pediatrica: sono stati effettuatistudi d'interazione solo negli adulti.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza: la soppressione del midollo osseodose-limitante rappresenta la tossicita' piu' significativa associataalla terapia a base di etoposide. Negli studi clinici nei quali etoposide e' stato somministrato come agente singolo a una dose totale di >= 450 mg/m^2, le reazioni avverse piu' frequenti di qualsiasi gravita'sono state leucopenia (91%), neutropenia (88%), anemia (72%) trombocitopenia (23%), astenia (39%), nausea e/o vomito (37%), alopecia (33%) e brividi e/o febbre (24%). Elenco delle reazioni avverse: le seguentireazioni avverse sono state riportate dall'esperienza post-marketing e dagli studi clinici condotti su etoposide. Queste reazioni avverse vengono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza, che viene definita dalle seguenti categorie: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Comune: infezione*****. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti epolipi compresi). Comune: leucemia acuta. Patologie del sistema emolinfopoietico*. Molto comune: mielosoppressione*, leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, anemia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni anafilattiche**; non nota: angioedema, broncospasmo. Disturbidel metabolismo e della nutrizione. Non nota: sindrome da lisi tumorale. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri; non comune: neuropatia periferica; raro: attacchi epilettici***, neurotossicita' (per esempio, sonnolenza, affaticamento), cecita' corticale transitoria, neurite ottica. Patologie cardiache. Comune: infarto miocardico, aritmia.Patologie vascolari. Comune: ipotensione sistolica transitoria dopo la somministrazione endovenosa rapida, ipertensione; non comune: emorragia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: polmonite interstiziale, fibrosi polmonare; non nota: broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale, costipazione, nausea e vomito, anoressia; comune: diarrea, mucosite (inclusa stomatite ed esofagite); raro: disfagia, disgeusia. Patologie epatobiliari. Moltocomune: aumento di alanina aminotransferasi, aumento della fosfatasi alcalina, aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento della bilirubina, epatotossicita'. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: alopecia, pigmentazione; comune: prurito, eruzione cutanea, orticaria; raro: sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica, dermatite da recall di radiazioni. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: infertilita'. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia, malessere; comune: stravaso****, flebite; raro: piressia. * E' stata riportata mielosoppressione con esito fatale. ** Le reazioni anafilattiche possono essere fatali. E' stata segnalata una maggiore frequenza di reazioni anafilattiche nei bambini che avevano ricevuto infusioni a concentrazioni piu' elevate di quelle raccomandate. *** Occasionalmente alle reazioni allergiche sono stati associati attacchiepilettici. **** Le complicazioni post-marketing segnalate per lo stravaso hanno incluso tossicita' locale dei tessuti molli, gonfiore, dolore, cellulite e necrosi, inclusa necrosi cutanea. ***** Incluse infezioni opportunistiche come la polmonite da pneumocystis jirovecii. Descrizione di reazioni avverse selezionate: nei paragrafi seguenti le incidenze degli eventi avversi, elencati secondo la media percentuale, sono derivate da studi che usavano etoposide in monoterapia. Tossicita' ematologica: in seguito alla somministrazione di etoposide e' stata segnalata mielosoppressione con esito fatale (vedere paragrafo 4.4). Nella maggior parte dei casi si tratta di mielosoppressione dose-limitante. Il ripristino del midollo osseo si completa in genere entro il giorno 20 e non e' stata riportata alcuna tossicita' cumulativa. Il nadir dei granulociti e delle piastrine tende a verificarsi circa 10-14 giorni dopo la somministrazione di etoposide o di etoposide fosfato, a seconda della via di somministrazione e del regime posologico. I nadir tendono a verificarsi prima in seguito a somministrazione per via endovenosa rispetto alla somministrazione per via orale. Nel 60-91% e nel 7-17% dei casi, rispettivamente per etoposide e per etoposide fosfato, sono state osservate leucopenia e leucopenia grave (meno di 1000 cellule/mm^3). Nel 28-41% e nel 4-20% dei casi, rispettivamente per etoposide e per etoposide fosfato sono state osservate trombocitopenia e gravetrombocitopenia (meno di 50.000 piastrine/mm^3). Nei pazienti con neutropenia trattati con etoposide sono state anche segnalate molto comunemente febbre e infezione. E' stato segnalato sanguinamento. Tossicita' gastrointestinale: nausea e vomito sono le principali tossicita' gastrointestinali di etoposide. La nausea e il vomito di solito possono essere controllati con una terapia antiemetica. Alopecia: in una percentuale fino al 66% dei pazienti trattati con etoposide e al 44% dei pazienti trattati con etoposide fosfato iniettabile e' stata osservata alopecia reversibile, a volte degenerante in calvizie totale. Ipotensione: nei pazienti trattati con etoposide e' stata riportata ipotensione transitoria in seguito alla somministrazione endovenosa rapida e non e' stata associata a tossicita' cardiaca o ad alterazioni elettrocardiografiche. L'ipotensione in genere risponde alla cessazione dell'infusione di etoposide e/o ad altre terapie di supporto appropriate. Quando si riprende l'infusione deve essere adottato un rateo di somministrazione piu' lento. Non e' stata osservata alcuna ipotensione ritardata. Ipertensione: negli studi clinici condotti con etoposide sono stati segnalati episodi di ipertensione. Se nei pazienti trattati con etoposidesi verifica un'ipertensione clinicamente significativa, deve essere iniziata un'adeguata terapia di supporto. Ipersensibilita': sono state segnalate reazioni anafilattiche, verificatesi durante o subito dopo la somministrazione endovenosa di etoposide. Il ruolo che la concentrazione o il rateo di infusione rivestono nello sviluppo di reazioni anafilattiche e' incerto.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta' fertile/contraccezione maschile e femminile: le donne in eta' fertile devono adottare misure contraccettive adeguate per evitare di iniziare una gravidanza durante la terapia a base di etoposide.L'etoposide e' risultato teratogeno su topi e ratti (vedere paragrafo5.3). Dato il potenziale mutageno dell'etoposide, durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo la fine dello stesso, i pazienti di entrambi i sessi devono adottare un metodo di contraccezione efficace (vedere paragrafo 4.4). Si raccomanda una consulenza genetica per i pazienti che, al termine del trattamento, desiderano avere dei figli. Fertilita':poiche' l'etoposide puo' ridurre la fertilita' maschile, puo' essere consigliabile la conservazione dello sperma a scopo di paternita' futura. Gravidanza. i dati sull'uso di etoposide nelle donne in gravidanzanon sono disponibili o sono molto limitati. Gli studi su animali hanno dimostrato tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). In generale l'etoposide puo' causare danni al feto quando somministrato a donnein gravidanza. L'etoposide non deve essere usato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano il trattamento con etoposide. Alle donne in eta' fertile deve essere consigliato di evitare di rimanere incinta. Le donne in eta' fertile devono usare un metodo contraccettivo efficace durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento. Se questo medicinale viene usato durante la gravidanza, ose la paziente rimane incinta mentre sta ricevendo questo medicinale,la paziente deve essere informata del potenziale pericolo per il feto. Allattamento: etoposide e' escreto nel latte umano. I neonati allattati da donne che hanno assunto etoposide corrono il rischio di sviluppare reazioni avverse gravi. E' necessario decidere se sospendere l'allattamento o interrompere l'assunzione di etoposide, tenendo in considerazione i vantaggi dell'allattamento per il bambino e i vantaggi dellaterapia per la madre (vedere paragrafo 4.3).

Codice: 036622049
Codice EAN:

Codice ATC: L01CB01
  • Farmaci antineoplastici ed immunomodulatori
  • Citostatici
  • Alcaloidi derivati da piante ed altri prodotti naturali
  • Derivati della podofillotossina
  • Etoposide
Temperatura di conservazione: non superiore a +25 gradi
Forma farmaceutica: CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 36 MESI
Confezionamento: FLACONE

CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

36 MESI

FLACONE