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DEURSIL 40CPS 50MG Produttore: CHEPLAPHARM ARZNEIMITTEL GMBH

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

DEURSIL CAPSULE RIGIDE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Terapia biliare ed epatica.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni capsula rigida contiene, principio attivo: acido ursodesossicolico (UDCA) 50 mg, 150 mg, 300 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Amido, magnesio stearato, silice colloidale, gelatina, titanio biossido (E171), ferro ossido rosso (E172).

INDICAZIONI

Adulti: alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, comprese le forme di bile sovrasatura in colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per realizzare condizioni idonee allo scioglimento se sono gia' presenti calcoli radiotrasparenti. Colelitiasi colesterolica: calcoli singoli o multipli radiotrasparenti in pazienti con cistifellea funzionante (come confermato tramite colecistografia orale), in cui vi e' una importante controindicazione all'intervento chirurgico, e calcoli nel coledoco residuanti e ricorrenti dopo interventi sulle vie biliari. Epatopatia colestatica cronica: cirrosi biliare primaria, colangite sclerosante, danno epatico causato da mucoviscidosi nell'adulto e nei bambini di eta' uguale o superiore ai 6 anni. Dispepsie biliari.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Deursil non deve essere utilizzato in pazienti affetti da: a. infiammazione acuta della colecisti o delle viebiliari; b. occlusione delle vie biliari (occlusione del dotto biliare comune o cistico); c. frequenti episodi di coliche biliari; d. calcoli calcificati radio-opachi; e. ridotta motilita' della colecisti; f. ulcera gastrica o duodenale in fase attiva; g. portoenterostomia senzasuccesso o senza recupero di buon flusso biliare nei bambini con atresia biliare.

POSOLOGIA

Posologia. Colelitiasi colesterolica, adulti: nell'uso prolungato perridurre le caratteristiche litogene della bile, per i calcoli biliaridi diametro <= 1 cm, la posologia media giornaliera e' di 10 mg/Kg, in 2-3 volte al giorno; per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei calcoli gia' presenti, la durata del trattamento deve esseredi almeno 4-6 mesi, fino anche a 24, ininterrottamente e deve essere proseguita per 3-4 mesi dopo la scomparsa radiologica od ecografica dei calcoli stessi. Il trattamento non deve comunque superare i 2 anni. Nella terapia di mantenimento sono sufficienti dosi di 300 mg al giorno, suddivise in 2-3 somministrazioni. Epatopatia colestatica cronica: cirrosi biliare primaria e colangite sclerosante. Adulti: la dose raccomandata e' 13-15 mg/kg in due dosi separate, al mattino e alla sera, al momento dei pasti. La dose deve essere gradualmente aumentata tramite incrementi per raggiungere tale dose ottimale dopo 4-8 settimane ditrattamento; epatopatia colestatica come complicanza della mucoviscidosi. Adulti e bambini di eta' uguale o superiore ai 6 anni la dose raccomandata e' 20 mg/kg/die suddivisi in due - tre dosi, con un aumento ulteriore a 30 mg/kg/die, se necessario. Dispesie biliari, adulti: la dose raccomandata e' di 300 mg al giorno, suddivisa in 2-3 somministrazioni.

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.

AVVERTENZE

Nei pazienti con infezioni biliari, con gravi alterazioni pancreatiche o con affezioni intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica degli acidi biliari (resezione e stomia dell'ileo, ileite regionale) l'uso di Deursil non e' raccomandato. Iniziando trattamenti dissolutori a lungo termine e' opportuno effettuare un controllo preliminare delle transaminasi e della fosfatasi alcalina. Durante i primi 3 mesi di trattamento, i parametri di funzionalita' epatica AST (SGOT), ALT (SGPT) e gamma-GT devono essere monitorati ogni 4 settimane e inseguito ogni 3 mesi. Quando utilizzato per la dissoluzione di calcolicolesterinici: al fine di comprovare il miglioramento terapeutico e la temporanea identificazione della calcificazione dei calcoli, a seconda della loro dimensione, la colecisti deve essere visualizzata (colecistografia orale) nel suo insieme come pure le vie biliari occluse siain posizione ortostatica che supina (controllo tramite ultrasuoni) 6-10 mesi dopo l'inizio del trattamento. Nei pazienti in trattamento perla dissoluzione di calcoli biliari e' opportuno verificare l'efficacia del medicamento mediante esami colecistografici o ecografici ogni 6 mesi. Le pazienti che assumono Deursil per la dissoluzione di calcoli biliari devono utilizzare un efficace metodo di contraccezione non ormonale, dal momento che i contraccettivi ormonali possono aumentare la litiasi biliare (vedere paragrafo 4.5 e 4.6). Quando utilizzato per iltrattamento della cirrosi biliare primitiva (CBP) in stadio avanzato:molto raramente e' stato osservato scompenso della cirrosi epatica, che e' parzialmente regredito dopo l'interruzione del trattamento. Nei pazienti con CBP, in rari casi i sintomi clinici possono peggiorare all'inizio, ad esempio, il prurito puo' aumentare. In questo caso la dose di Deursil deve essere ridotta e quindi gradualmente nuovamente aumentata (vedere paragrafo 4.2). In caso di diarrea, la dose deve essere ridotta, e in caso di diarrea persistente, il trattamento deve essere interrotto.

INTERAZIONI

L'acido ursodesossicolico non deve essere co-somministrato con colestiramina, colestipolo o antiacidi contenenti idrossido di alluminio e/osmectite (ossido di alluminio), poiche' legano l'acido ursodesossicolico nell'intestino e ne inibiscono l'assorbimento e l'efficacia. In caso di cosomministrazione questi ultimi devono essere assunti 2 ore prima o dopo l'assunzione di acido ursodesossicolico. L'acido ursodesossicolico puo' modificare l'assorbimento intestinale della ciclosporina. Nei pazienti in trattamento con ciclosporina deve essere monitorata laconcentrazione ematica e la dose di ciclosporina deve essere adattata, se necessario. L'acido ursodesossicolico puo' ridurre l'assorbimentodella ciprofloxacina. In uno studio clinico su volontari sani l'uso concomitante di acido ursodesossicolico (500 mg/die) e rosuvastatina (20 mg/die) ha indotto un leggero aumento dei valori plasmatici di rosuvastatina. La rilevanza clinica di questa interazione anche rispetto alle altre statine non e' nota. L'acido ursodesossicolico ha mostrato diridurre il picco delle concentrazioni plasmatiche (C max ) e l'area sotto la curva (AUC) del calcio antagonista nitrendipina in volontari sani. Si raccomanda un attento monitoraggio degli effetti dell'uso concomitante di nitrendipina e acido ursodesossicolico. Puo' essere necessario un aumento della dose di nitrendipina. E' stata inoltre segnalataun'interazione con riduzione dell'effetto terapeutico del dapsone. Tali osservazioni, unitamente alle prove in vitro indicano che l'acido ursodesossicolico puo' indurre una potenziale induzione del citocromo P450 3A. L'induzione non e' comunque stata osservata in uno studio di interazione con budesonide, che e' un noto substrato del citocromo P4503A. Gli estrogeni e gli agenti riduttori del colesterolo serico, comeil clofibrato, aumentano la secrezione del colesterolo epatico e possono quindi favorire la litiasi biliare, che e' un effetto opposto a quello dell'acido ursodesossicolico per la dissoluzione dei calcoli. Evitare l'associazione con farmaci che incrementano l'eliminazione biliare di colesterolo (estrogeni, contraccettivi ormonali, alcuni ipolipemizzanti). Evitare l'associazione con farmaci potenzialmente epatolesivi.

EFFETTI INDESIDERATI

La valutazione degli effetti indesiderati si basa sui seguenti dati di frequenza: molto comune >= 1/10; comune >= 1/100 to < 1/10; non comune >= 1/1.000 to < 1/100; raro >= 1/10.000 to < 1/1.000; molto raro < 1/10.000; non nota la frequenza non puo essere definita sulla base deidati disponibili. Patologie gastrointestinali. Comune: feci pastose ediarrea; molto raro: dolore addominale grave del quadrante destro superiore, irregolarita' dell'alvo. Patologie epatobiliari. Molto raro: calcificazione dei calcoli biliari, scompenso della cirrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: orticaria. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Fertilita' e gravidanza: studi condotti su animali non hanno evidenziato alcuna influenza dell'acido ursodesossicolico sulla fertilita' (vedi paragrafo 5.3). Non sono disponibili dati riguardanti gli effetti sulla fertilita' negli esseri umani dopo trattamento con acido ursodesossicolico. I dati relativi all'uso di acido ursodesossicolico in donnein gravidanza sono solo in numero limitato. Considerate le sole pocheevidenze e gli effetti possibilmente teratogeni dell'acido ursodesossicolico, specialmente nel primo trimestre, si raccomanda di somministrare l'acido ursodesossicolico solo in caso di assoluta necessita' durante la gravidanza. Studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva specialmente nella fase iniziale della gestazione (vedere paragrafo 5.3). Le donne in eta' fertile devono essere trattate solo se utilizzano un metodo anticoncezionale sicuro: si consigliano contraccettivi orali non ormonali o a basso contenuto di estrogeni. Tuttavia nelle pazienti che assumono acido ursodesossicolico per la dissoluzione dei calcoli, si raccomanda l'uso di un contraccettivo efficace non ormonale, poiche' i contraccettivi orali ormonali possono aumentare la litiasi biliare. Prima di iniziare il trattamento deve essere esclusa la possibilita' di una gravidanza. Allattamento: in base ai pochi casidocumentati di allattamento al seno i livelli di acido ursodesossicolico nel latte materno sono molto bassi e probabilmente non si dovrebbero attendere effetti avversi nel lattante.

Codice: 023605025
Codice EAN:

Codice ATC: A05AA02
  • Apparato gastrointestinale e metabolismo
  • Terapia biliare ed epatica
  • Terapia biliare
  • Acidi biliari e derivati
  • Acido ursodesossicolico
Temperatura di conservazione: inferiore a +30 gradi
Forma farmaceutica: CAPSULE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: BLISTER

CAPSULE

60 MESI

BLISTER