DEPOMEDROL INIET 1FL 40MG 1ML Produttore: PFIZER ITALIA SRL
- FARMACO DI CLASSE C
- RICETTA MEDICA RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
DEPO MEDROL 40MG/ML SOSPENSIONE INIETTABILE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Corticosteroidi sistemici, glicocorticoidi.
PRINCIPI ATTIVI
Un flaconcino da 1 mL contiene: metilprednisolone acetato 40 mg. Eccipiente con effetto noto: sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Macrogol 3350; sodio cloruro; miristil gamma picolinio cloruro; sodioidrossido; acido cloridrico; acqua per preparazioni iniettabili q.b.
INDICAZIONI
A. Somministrazione per via intramuscolare: quando non e' possibile praticare la terapia orale ed il dosaggio, la forma farmaceutica e la via di somministrazione del farmaco rendono il preparato adatto per il trattamento della condizione patologica, l'impiego intramuscolare di DEPO MEDROL sospensione di metilprednisolone acetato e' indicato nei seguenti casi. Disturbi endocrini: insufficienza adrenocorticale primaria e secondaria (l'idrocortisone o il cortisone rimangono i farmaci di prima scelta; gli analoghi sintetici possono essere impiegati, quando applicabile, in associazione con i mineralcorticoidi; l'integrazione con mineralcorticoidi e' di particolare importanza nell'infanzia). Insufficienza adrenocorticale acuta (l'idrocortisone o il cortisone rimangono i farmaci di prima scelta; l'integrazione con mineralcorticoidi puo' essere necessaria, particolarmente quando vengono impiegati gli analoghi sintetici). Prima di interventi chirurgici e in caso di trauma omalattie gravi, nei pazienti in cui sia nota l'insufficienza surrenale o in cui sia dubbia la riserva adrenocorticale. Iperplasia surrenalecongenita, ipercalcemia associata a tumore, tiroidite non suppurativa. Affezioni reumatologiche: come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o un'esacerbazione) nei seguenti casi: Osteoartrite post-traumatica, sinovite in corso di osteoartrite, artrite reumatoide, compresa l'artrite reumatoide giovanile, casi particolari possono richiedere una terapia di mantenimento a basse dosi, borsite acuta e subacuta, epicondilite, tenosinovite acuta non specifica, artrite gottosa acuta, artrite psoriasica, spondilite anchilosante. Malattie del collagene: durante l'esacerbazione o come terapia di mantenimento in casi particolari di: Lupus eritematoso sistemico, dermatomiositi sistemiche (polimiositi), cardite reumatica acuta. Affezioni dermatologiche: pemfigo, eritema multiforme grave (sindrome di Steven-Johnson), dermatite esfoliativa, dermatite bollosa erpetiforme, dermatite seborroica grave, psoriasi grave,micosi fungoide. Stati allergici: per il controllo di condizioni allergiche gravi o invalidanti, non trattabili con terapia convenzionale nei casi di: asma bronchiale, dermatite da contatto, dermatite atopica,malattia da siero, reazioni di ipersensibilita' ai farmaci, reazioni urticarioidi da trasfusione, edema laringeo acuto non infetto (l'adrenalina e' il farmaco di prima scelta). Affezioni oftalmiche: processi infiammatori e allergici acuti e cronici gravi che interessano l'occhioed i suoi annessi quali: Herpes zoster oftalmico, irite e iridociclite, corioretinite, uveite posteriore diffusa e coroidite, neurite ottica, oftalmia simpatica, infiammazione del segmento anteriore, congiuntivite allergica, ulcere marginali corneali allergiche, cheratite. Affezioni gastrointestinali: per far superare al paziente un periodo critico di malattia nei seguenti casi: Colite ulcerosa, enterite segmentaria. Affezioni respiratorie Sarcoidosi sintomatica, berillosi, tubercolosi polmonare fulminante o diffusa, in associazione a chemioterapia antitubercolare appropriata, sindrome di Loeffler non trattabile in altro modo, polmonite "ab ingestis". Affezioni ematologiche Anemia emoliticaacquisita (autoimmune), piastrinopenia secondaria nell'adulto, eritroblastopenia (anemia della serie rossa), anemia ipoplastica congenita (eritrocitaria). Affezioni neoplastiche Per il trattamento palliativo di: leucemia e linfomi negli adulti, leucemia acuta dell'infanzia. Stati edematosi Per indurre la diuresi o la remissione della proteinuria da sindrome nefrotica, senza uremia, di tipo idiopatico o da lupus eritematoso. Altre indicazioni Meningite tubercolare con blocco subaracnoideo o blocco imminente, in associazione con appropriata terapia antitubercolare, trichiniasi con coinvolgimento neurologico o miocardico. B.Somministrazione per via intra-sinoviale o nei tessuti molli (compresa la via periarticolare e intraborsale). Vedere paragrafo 4.4. DEPO MEDROL e' indicato come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o un'esacerbazione) nei seguenti casi: sinovite da osteoartrite, artrite reumatoide, borsite acuta e subacuta, artrite gottosa acuta, epicondilite, tenosinovite non specifica acuta, osteoartrite post-traumatica. C. Somministrazione per via intralesionale DEPO MEDROL e' indicato per l'impiego intralesionale nelle seguenti condizioni: cheloidi, lesioni infiammatorie, infiltrate, ipertrofiche localizzate ( lichen planus , placche psoriasiche, granuloma anulare e lichen simplex cronico, lupus eritematoso discoide, necrobiosi lipoidea dei diabetici, alopecia areata). DEPO MEDROL puo' essere somministrato anche intralesionalmente nelle cisti tendinee ed aponeurotiche.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Infezioni micotiche sistemiche. Somministrazione endovenosa. Somministrazione intratecale. Somministrazione epidurale. La somministrazione di vaccini vivi o vivi attenuati e' controindicata nei pazienti che ricevono dosi immunosoppressive di corticosteroidi.
POSOLOGIA
Somministrazione per via locale: questa terapia va intesa come sintomatica e non causale. 1. Artrite reumatoide e osteoartrite: la dose perla somministrazione intra- articolare dipende dalla dimensione dell'articolazione e varia con la gravita' della condizione nel singolo paziente. Nei casi cronici, le infiltrazioni possono essere ripetute ad intervalli che vanno da 1 a 5 o piu' settimane a seconda del grado di miglioramento ottenuto dalla prima somministrazione. Le dosi seguenti vengono date come guida generale. Dosaggio del medicinale. Dimensione dell'articolazione: grande (ginocchia, caviglie, spalle); dosaggio: 20-80 mg. Dimensione dell'articolazione: media (gomiti, polsi); dosaggio: 10- 40 mg. Dimensione dell'articolazione: piccola (metacarpofalangee, interfalange sternoclavicolare acromioclavicolare); dosaggio: 4-10 mg.Modo di somministrazione: si raccomanda una revisione dell'anatomia della articolazione da trattare prima di procedere all'infiltrazione intra-articolare. Per ottenere un'attivita' antiinfiammatoria completa, e' importante che l'infiltrazione venga praticata nello spazio sinoviale. Utilizzando la stessa tecnica sterile in uso per la puntura lombare, inserire rapidamente nella cavita' sinoviale un ago sterile da 20- 24, montato su una siringa asciutta. L'infiltrazione di procaina e' facoltativa. L'aspirazione di poche gocce di liquido sinoviale assicura l'ingresso completo dell'ago nello spazio articolare. Il sito di iniezione per ciascuna articolazione e' determinato dalla localizzazione della cavita' sinoviale piu' superficiale e maggiormente priva di grossivasi e nervi. Lasciando l'ago in sede di iniezione, si sostituira' lasiringa contenente le gocce di liquido aspirato con un'altra siringa contenente la quantita' desiderata di DEPO MEDROL. Controllare ulteriormente mediante aspirazione che l'ago sia sempre in loco. Dopo l'infiltrazione, muovere leggermente l'articolazione per favorire la dispersione della sospensione nel liquido sinoviale. Coprire il sito dell'infiltrazione con garza sterile. Siti adatti per l'infiltrazione intra-articolare sono il ginocchio, la caviglia, il polso, il gomito, la spalla, le articolazioni delle falangi e dell'anca. Poiche' occasionalmente e' possibile incontrare delle difficolta' nel penetrare nell'articolazione dell'anca, devono essere prese precauzioni per evitare i grossi vasi presenti nella zona. Le articolazioni inadatte all'infiltrazione sono quelle anatomicamente inaccessibili, come quelle spinali e sacroiliache prive di spazio sinoviale. I fallimenti del trattamento sono il piu' frequentemente dovuti alla fallita introduzione del farmaco nellospazio articolare. L'infiltrazione entro il tessuto circostante portaa scarso o nessun beneficio. Se il fallimento si verifica dopo un'iniezione sicuramente praticata entro lo spazio sinoviale, (verificato mediante aspirazione del liquido), e' superfluo ripetere l'infiltrazione. La terapia locale non e' in grado di modificare il processo morboso di base, quindi, quando e' possibile, praticare una terapia globale comprendente la fisioterapia e la revisione ortopedica. Dopo la terapia intra-articolare con corticosteroidi, porre particolare cura nell'evitare un abuso dell'articolazione, favorito dal beneficio sintomatico ottenuto. La trascuratezza di questa circostanza puo' consentire un aumento del danneggiamento articolare che annulla il beneficio dello steroide. Non devono essere praticate infiltrazioni nelle articolazioni conprocessi infiammatori in atto. Infiltrazioni ripetute possono indurre, talvolta, un'infiammazione dell'articolazione. In casi particolari si consiglia di controllare il danneggiamento mediante raggi X. Se si utilizza un anestetico locale prima dell'infiltrazione di DEPO MEDROL, leggere prima attentamente il foglio illustrativo ed osservare tutte le precauzioni suggerite. 2. Borsite Sterilizzare la zona circostante il sito da infiltrare e anestetizzare con una soluzione di procaina cloridrato all'1%. Attaccare un ago di dimensioni 20-24 ad una siringa asciutta, inserirlo nella borsa e aspirare il fluido. Lasciare l'ago in posizione e sostituire la siringa utilizzata per aspirare con una siringa piu' piccola contenente la dose di DEPO MEDROL desiderata. Dopo l'iniezione, tirare l'ago e applicare una piccola medicazione. Utilizzare la stessa tecnica indicata per l'infiltrazione intra-articolare. 3. Cisti tendinee, tendiniti, epicondiliti Nel trattamento di queste affezioni iniettare la sospensione nella guaina del tendine piuttosto che nel suo spessore. Sterilizzare idoneamente la cute sovrastante prima dell'infiltrazione. Il tendine puo' essere palpato facilmente quando viene disteso. Per trattare le epicondiliti e' raccomandabile delineare accuratamente la zona di maggior dolorabilita' per l'infiltrazione nell'area. Le cisti tendinee vanno infiltrate direttamente. In molti casie' sufficiente una unica infiltrazione per indurre una sensibile diminuzione delle dimensioni delle cisti e la eliminazione dell'effetto. La dose da somministrare nel trattamento di queste forme varia da 4 a 30 mg. Nelle affezioni croniche o ricorrenti possono essere necessarie piu' infiltrazioni. Per ogni infiltrazione devono essere osservate le usuali precauzioni per operare in sterilita'. 4. Trattamento locale delle affezioni dermatologiche Dopo trattamento antisettico adeguato, infiltrare la lesione con dosi di 20-60 mg. A volte puo' essere utile praticare una serie di piccole infiltrazioni perilesionali di dosi da 20a 40 mg. Porre attenzione nell'evitare l'infiltrazione di materiale che possa indurre reazione cui potrebbe seguire una piccola escara. Normalmente vengono praticate da 1 a 4 infiltrazioni ad intervalli variabili secondo il tipo di lesione da trattare e la durata del miglioramento raggiunto con la prima iniezione. Somministrazione per via sistemica intramuscolare Il dosaggio varia in funzione della condizione morbosa da trattare. Quando e' richiesto un effetto prolungato e' possibile praticare una sola iniezione alla settimana di DEPO MEDROL per via intramuscolare, calcolando il dosaggio mediante moltiplicazione della dose orale giornaliera di metilprednisolone x 7. Il dosaggio deve essere individuato per ogni paziente. I criteri fondamentali di determinazione del dosaggio sono la gravita', la prognosi, la durata prevista dellaaffezione e la reazione del paziente al trattamento. Nell'infanzia ildosaggio raccomandato deve essere ridotto, privilegiando pero' per lascelta del dosaggio la gravita' della condizione morbosa rispetto al rapporto eta'/peso corporeo. La terapia ormonale e' un supporto e non una sostituzione della terapia convenzionale. Dopo somministrazione del farmaco per piu' giorni, il dosaggio deve essere ridotto o interrotto con gradualita'.
CONSERVAZIONE
Non congelare.
AVVERTENZE
Questo prodotto non e' adatto ad un uso multi dose. Dopo la somministrazione della dose desiderata, la sospensione rimanente deve essere eliminata. I corticosteroidi iniettati nel derma possono dar luogo a formazione di cristalli che, sopprimendo le reazioni infiammatorie, possono indurre la distruzione degli elementi cellulari e modificazioni fisico-chimiche nella sostanza basale del tessuto connettivo. Queste modificazioni, che avvengono raramente, nel derma e nel tessuto sottocutaneo possono risultare in depressioni cutanee nel sito di iniezione. L'entita' di queste reazioni dipende dalla quantita' di steroide iniettato. La rigenerazione e' usualmente completa entro alcuni mesi o dopo che tutti i cristalli di corticosteroide sono stati assorbiti. Per minimizzare l'incidenza dell'atrofia del derma e del tessuto sottocutaneo, deve essere posta la massima cura per non superare le dosi raccomandate per le iniezioni. Quando sia possibile, praticare iniezioni multipledi piccole quantita' entro l'area della lesione. La tecnica di somministrazione per via intra-sinoviale e intramuscolare deve evitare l'iniezione e l'infiltrazione del prodotto entro il derma. L'iniezione nel muscolo deltoide deve essere evitata per l'elevata incidenza di atrofia sottocutanea. Durante la somministrazione di metilprednisolone acetato e' fondamentale utilizzare una tecnica appropriata e fare attenzione per assicurare un corretto posizionamento del farmaco. DEPO MEDROL non e' indicato per la somministrazione intratecale, epidurale, intranasale, intraoculare ed ogni altra via non approvata (vedere paragrafo 4.1 Indicazioni terapeutiche). Eventi medici gravi sono stati segnalatiin associazione alle vie di somministrazione diverse da quelle indicate, in particolar modo quella intratecale/epidurale (vedere paragrafo 4.8). Si devono prendere provvedimenti adeguati a evitare l'iniezione intravascolare. Osservare le seguenti ulteriori precauzioni per i corticosteroidi parenterali. L'iniezione intrasinoviale di un corticosteroide puo' indurre sia effetti sistemici che locali. E' quindi necessario esaminare attentamente le articolazioni onde escludere un processo settico. Un marcato aumento del dolore accompagnato da rigonfiamento locale, da un'ulteriore limitazione del movimento articolare, da febbre e malessere sono indicativi di un'artrite settica; in questo caso istituire un'opportuna terapia antibiotica. Evitare l'iniezione locale di uno steroide in una articolazione precedentemente colpita da processo settico. I corticosteroidi non devono essere iniettati nelle articolazioni con processi infiammatori in atto. E' necessario operare con tecniche sterili per prevenire infezioni o contaminazioni. Va tenuto presente che la velocita' di assorbimento dopo somministrazione intramuscolare e' piu' lenta. Effetti immunosoppressivi/maggiore suscettibilita' ad infezioni I corticosteroidi possono aumentare la suscettibilita' adinfezioni, mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare nuove infezioni. Durante l'impiego di corticosteroidi si puo' verificare diminuzione della resistenza e incapacita' a localizzare l'infezione. Infezioni causate da qualsiasi agente patogeno, comprese le infezioni virali, batteriche, fungine, o causate da protozoi o elminti, in qualsiasi parte del corpo, possono associarsiall'uso di corticosteroidi da soli o in combinazione con altri agentiimmunosoppressivi che influenzano l'immunita' cellulare, immunita' umorale o la funzione dei neutrofili. Queste infezioni possono essere lievi, ma possono anche essere gravi e talvolta fatali. Con dosi crescenti di corticosteroidi, il tasso di insorgenza di complicanze infettiveaumenta. In presenza di infezione acuta non utilizzare la somministrazione intrasinoviale, intrabursale o intratendinea per ottenere un effetto locale. Coloro che assumono farmaci che sopprimono il sistema immunitario sono piu' suscettibili alle infezioni rispetto agli individuisani. La varicella e il morbillo, ad esempio, possono avere un decorso piu' grave o addirittura fatale in bambini o adulti non immuni che assumono corticosteroidi. L'impiego di DEPO MEDROL nella tubercolosi attiva va limitato a quei casi di malattia fulminante o disseminata in cui il corticosteroide e' usato per il trattamento della malattia sottoun opportuno regime antitubercolare. Se i corticosteroidi sono somministrati in pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, e' necessaria una stretta osservazione in quanto si puo' verificare una riattivazione della malattia. Durante una terapia prolungata, questi pazienti devono ricevere una copertura chemioprofilattica. Nei pazienti in terapia con corticosteroidi e' stata riportata la comparsa di Sarcoma di Kaposi. La sospensione dei corticosteroidi puo' portare alla remissione clinica. Effetti sul sistema immunitario: possono verificarsi reazioni cutanee allergiche. Poiche' si sono verificati rari casi di reazioni cutanee e anafilattiche/anafilattoidi in pazienti trattati con terapia a base di corticosteroidi, adeguate misureprecauzionali devono essere prese prima della somministrazione, specialmente quando il paziente ha una storia di allergia ai farmaci. Durante il trattamento corticosteroideo i pazienti non devono essere vaccinati contro il vaiolo. Vaccini uccisi o inattivati possono essere somministrati a pazienti che ricevono dosi immunosoppressive di corticosteroidi, tuttavia, la risposta a tali vaccini puo' essere ridotta. Le procedure di immunizzazione indicate possono essere intraprese in pazienti che ricevono dosi non immunosoppressive di corticosteroidi. Non effettuare altri procedimenti di immunizzazione in pazienti sotto terapia corticosteroidea, particolarmente a dosi elevate, a causa dei rischi possibili di complicazioni neurologiche e di una diminuita risposta anticorpale. Effetti endocrini: in pazienti in terapia con corticosteroidi sottoposti a stress insolito, e' indicato un aumento del dosaggio dicorticosteroidi ad azione rapida, prima, durante e dopo la situazionedi stress. Dosi farmacologiche di corticosteroidi somministrati per periodi prolungati possono causare una soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) (insufficienza surrenalica secondaria). Il grado e la durata dell'insufficienza surrenalica prodotta variano fra i pazienti e dipendono dal dosaggio, dalla frequenza, dal tempo di somministrazione e dalla durata della terapia con glucocorticoidi. Questo effetto puo' essere ridotto grazie ad una terapia da seguire a giorni alterni. Inoltre, un'insufficienza surrenalica acuta con esito fatale puo' verificarsi se i glucocorticoidi sono sospesi bruscamente. L'insufficienza surrenalica secondaria indotta da farmaco puo' quindi essere ridotta al minimo mediante una riduzione graduale del dosaggio.
INTERAZIONI
Il metilprednisolone e' un substrato dell'enzima citocromo P450 (CYP)ed e' principalmente metabolizzato dall'enzima CYP3A. CYP3A4 e' l'enzima dominante della sottofamiglia CYP piu' abbondante nel fegato degliesseri umani adulti. Catalizza la 6beta-idrossilazione di steroidi, la fase metabolica di Fase I essenziale per i corticosteroidi sia endogeni sia sintetici. Anche molti altri composti sono substrati di CYP3A4, alcuni dei quali (cosi' come altri farmaci) hanno dimostrato di alterare il metabolismo glucocorticoide per induzione (up-regulation) o inibizione dell'enzima CYP3A4. Le interazioni farmacologiche di DEPO MEDROL sono quelle dei corticosteroidi. Tuttavia, a causa delle particolari modalita' di assorbimento di DEPO MEDROL, le manifestazioni cliniche di tali interazioni possono essere alterate. I corticosteroidi interagiscono principalmente con: rifampicina, fenitoina, barbiturici (diminuito effetto corticosteroideo); estrogeni, ketoconazolo, troleandomicina, eritromicina (aumentato effetto corticosteroideo); salicilati (diminuito effetto dei salicilati); acido etacrinico, tiazidici, furosemide (aumentata perdita di potassio); acido etacrinico, indometacina, acido acetilsalicilico, FANS (aumentato rischio di ulcerazione gastrica); ciclofosfamide (diminuito effetto della ciclofosfamide); amfotericina (ipopotassiemia); antidiabetici (diminuzione del controllo della glicemia). INIBITORI del CYP3A4. I medicinali che inibiscono l'attivita' di CYP3A4 generalmente diminuiscono la clearance epatica e aumentano la concentrazione plasmatica di medicinali substrato del CYP3A4, come il metilprednisolone. In presenza di un inibitore di CYP3A4, la dose dimetilprednisolone potrebbe dover essere titolata per evitare tossicita' steroidea. INDUTTORI del CYP3A4. I medicinali che inducono l'attivita' del CYP3A4 generalmente aumentano la clearance epatica, con conseguente diminuzione delle concentrazioni plasmatiche dei medicinali che sono substrati di CYP3A4. La somministrazione congiunta puo' richiedere un incremento del dosaggio di metilprednisolone per ottenere il risultato desiderato. SUBSTRATI del CYP3A4. In presenza di un altro substrato di CYP3A4, si possono manifestare effetti sulla clearance epatica del metilprednisolone, con conseguenti aggiustamenti del dosaggio necessari. E' possibile che gli eventi avversi associati all'uso del singolo farmaco da solo possano verificarsi con maggiore probabilita' in caso di somministrazione congiunta. EFFETTI NON MEDIATI DA CYP3A4. Altreinterazioni ed effetti che si verificano con il metilprednisolone sono descritti di seguito. Interazioni/effetti importanti di medicinali osostanze con il metilprednisolone. Antibatterico. Isoniazide: inibitore del cyp3a4. Vi e' anche un potenziale effetto del metilprednisolonedi incremento del tasso di acetilazione e della clearance dell'isoniazide. Antibiotici, antitubercolari. Rifampicina: induttore del cyp3a4.Anticoagulanti (orali): l'effetto del metilprednisolone sugli anticoagulanti orali e' variabile. Ci sono segnalazioni di effetti potenziatie diminuiti degli anticoagulanti se somministrati in concomitanza coni corticosteroidi. Pertanto, gli indici di coagulazione devono esseremonitorati per mantenere gli effetti anticoagulanti desiderati. Anticonvulsivante. Carbamazepina: induttore (e substrato) del cyp3a4. Anticonvulsivanti. Fenobarbital, fenitoina: induttori del cyp3a4. Anticolinergici. Bloccanti neuromuscolari: i corticosteroidi possono influenzare l'effetto degli anticolinergici.1) una miopatia acuta e' stata riportata con l'uso concomitante di alte dosi di corticosteroidi e anticolinergici, come ad esempio bloccanti neuromuscolari. (vedere paragrafo 4.4 effetti muscolo-scheletrici, per ulteriori informazioni.). 2) nei pazienti trattati con corticosteroidi, e' stato riportato un antagonismo degli effetti dei bloccanti neuromuscolari di pancuronio e vecuronio. Questa interazione puo' essere prevista con tutti i bloccanti neuromuscolari competitivi. Anticolinesterasi: gli steroidi possono ridurre gli effetti delle anticolinesterasi nella miastenia grave. Antidiabetici: poiche' i corticosteroidi possono aumentare le concentrazioni di glucosio nel sangue, potrebbero essere necessari aggiustamenti del dosaggio di farmaci antidiabetici. Antiemetici. Aprepitant, fosaprepitant:inibitori (e substrati) del cyp3a4. Antifungini. Itraconazolo, ketoconazolo: inibitore (e substrato) del cyp3a4. Antivirali. Inibitori delle proteasi dell'hiv: inibitore (e substrato) del cyp3a4. 1) gli inibitori della proteasi, quali indinavir e ritonavir, possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di corticosteroidi. 2) i corticosteroidi possono indurre il metabolismo degli inibitori della proteasi dell'hiv con una conseguente riduzione delle concentrazioni plasmatiche. Promotori farmacocinetici. Cobicistat: inibitore del cyp3a4. Inibitori dell'aromatasi. Aminoglutetimide: la soppressione surrenalica indotta da aminoglutetimide puo' aggravare le alterazioni endocrine causate da un trattamento prolungato con glucocorticoidi. Calcio-antagonisti. Diltiazem: inibitore (e substrato) del cyp3a4. Contraccettivi (orali). Etinilestradiolo/ noretindrone: inibitore (e substrato) del cyp3a4. Succo di pompelmo: inibitore del cyp3a4. Immunosoppressori. Ciclosporina: inibitore (e substrato) del cyp3a4. 1) con l'uso concomitante di ciclosporina e metilprednisolone, avviene l'inibizione reciproca del metabolismo, che puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di uno o di entrambi i farmaci. Pertanto, e' possibile che gli eventi avversi associati all'uso del singolo farmaco da solo possano verificarsi con maggiore probabilita' in caso di somministrazione congiunta. 2) con l'uso concomitante di metilprednisolone e ciclosporina, sono state riportate convulsioni. Immunosoppressori. Ciclofosfamide; tacrolimus: substrato del cyp3a4. Antibatterici macrolidi. Claritromicina, eritromicina: inibitore(e substrato) del cyp3a4. Antibatterici macrolidi. Troleandomicina: inibitore del cyp3a4. Fans (farmaci anti -infiammatori non steroidei); alte dosi di aspirina (acido acetilsalicilico): 1) vi puo' essere una maggiore incidenza di sanguinamento e ulcerazione gastrointestinale quando i corticosteroidi vengono somministrati con fans. 2) il metilprednisolone puo' aumentare la clearance di aspirina in alte dosi, con la conseguenza di una possibile riduzione dei livelli sierici di salicilato. La sospensione del trattamento con metilprednisolone puo' comportare un innalzamento dei livelli sierici di salicilato e di conseguenza un maggior rischio di tossicita' da salicilato. Agenti riduttori di potassio: quando i corticosteroidi vengono somministrati in concomitanzacon agenti riduttori di potassio (p. Es., diuretici), i pazienti devono essere strettamente monitorati per escludere lo sviluppo di ipopotassiemia.
EFFETTI INDESIDERATI
Durante il trattamento con metilprednisolone sono stati osservati i seguenti effetti indesiderati con le seguenti frequenze: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro(>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse. Infezioni e infestazioni. Non nota: infezione opportunistica,infezione; peritonite^#, infezione in sede di iniezione. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: leucocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita' al farmaco, reazione anafilattica, reazione anafilattoide. Patologie endocrine. Non nota: cushingoide, ipopituitarismo, sindrome da sospensione di steroidi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: acidosi metabolica, ritenzione di sodio, ritenzione di liquidi, alcalosi ipokaliemica, dislipidemia, tolleranza al glucosio compromessa; fabbisogno insulinico aumentato (o agenti ipoglicemizzanti orali nei diabetici)*, lipomatosi, appetito aumentato (che puo' provocare aumento di peso). Disturbi psichiatrici. Non nota: disturbo affettivo (tra cui umore depresso, umore euforico, labilita' affettiva, dipendenza da farmaci*, ideazione suicidaria), disturbo psicotico (compresi mania, delirio, allucinazioni e schizofrenia); disturbo mentale; cambiamento di personalita'; stato confusionale; ansia; sbalzi d'umore; comportamento anormale; insonnia, irritabilita'. I seguenti eventi sono risultati più comuni nei bambini: sbalzi d'umore, comportamento anomalo. Patologie del sistema nervoso. Non nota: lipomatosi epidurale, aumento della pressione intracranica (con papilledema [ipertensione endocranica benigna]); convulsioni; amnesia; disturbi cognitivi; capogiri, cefalea. Patologie dell'occhio. Non nota: corioretinopatia, cecita'^, cataratta, glaucoma, esoftalmo, visioneoffuscata (vedere anche il paragrafo 4.4.). Patologie dell'orecchio edel labirinto. Non nota: vertigini. Patologie cardiache. Non nota: insufficienza cardiaca congestizia (in pazienti sensibili). Patologie vascolari. Non nota: eventi trombotici, ipertensione, ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: embolia polmonare, singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Non nota: ulcera peptica(con possibile perforazione dell'ulcera peptica ed emorragia dell'ulcera peptica); perforazione intestinale; emorragia gastrica; pancreatite; esofagiti ulcerative; esofagiti; distensione addominale; dolore addominale; diarrea; dispepsia; nausea. Patologie epatobiliari. Non nota:epatite, aumento degli enzimi epatici (alanina aminotransferasi aumentata; aspartato aminotransferasi aumentata). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: angioedema; irsutismo; petecchie; ecchimosi; atrofia cutanea o sottocutanea; eritema; iperidrosi; strie della cute; eruzioni cutanee; prurito; orticaria; acne; iperpigmentazione della cute; ipopigmentazione della cute; assottigliamento e fragilita' della cute. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessutoconnettivo. Non nota: debolezza muscolare; mialgia; miopatia; atrofiamuscolare; osteoporosi; osteonecrosi; frattura patologica; artropatianeuropatica; artralgia; ritardo di crescita. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: mestruazioni irregolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: ascesso sterile; difficolta' di cicatrizzazione; edema periferico; affaticamento; malessere; reazione al sito di iniezione. Esami diagnostici. Non nota: pressione intraoculare aumentata; tolleranza aicarboidrati ridotta; riduzione del potassio nel sangue; calcio urinario aumentato; fosfatasi alcalina ematica aumentata; urea ematica aumentata; soppressione delle reazioni ai test cutanei*. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non nota: frattura vertebrale da compressione, rottura dei tendini (in particolare del tendine di achille). * non un termine MedDRA preferito ^(*) rari casi di cecita' associati alla terapia intralesionale intorno al viso e alla testa ^# la peritonite puo' essere il segno o sintomo primario della presenza di una patologia gastrointestinale come perforazione, ostruzione o pancreatite (vedere paragrafo 4.4). EFFETTI INDESIDERATI OSSERVATI CON VIE DISOMMINISTRAZIONE CONTROINDICATE. Via intratecale/epidurale: Aracnoidite, disfunzioni gastrointestinali/vescicali, cefalea, meningite, paraparesi, paraplegia, attacchi epilettici, disturbi sensoriali. EFFETTI INDESIDERATI OSSERVATI CON VIE DI SOMMINISTRAZIONE NON RACCOMANDATE. Via intranasale: Alterazioni temporanee/permanenti del visus compresa lacecita', reazioni allergiche, rinite. Via oftalmica: Alterazioni temporanee/permanenti del visus compresa la cecita', aumento della pressione intraoculare, infiammazioni oculari e perioculari comprese reazioniallergiche, infezioni, residui o escare al sito di iniezione. Altri siti di iniezione (scalpo, tonsille palatine, gangli sfenopalatini): Cecita'. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazionedel medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Fertilita': i corticosteroidi hanno mostrato di ridurre la fertilita'negli studi sugli animali (vedere paragrafo 5.3). Gravidanza: alcuni studi condotti nell'animale da laboratorio hanno evidenziato che i corticosteroidi somministrati alle madri ad alte dosi, possono indurre malformazioni fetali (vedere paragrafo 5.3). Dal momento che non sono stati eseguiti studi adeguati sulla riproduzione umana con l'uso di metilprednisolone, questo medicinale deve essere somministrato durante la gravidanza solo se strettamente necessario, alla dose piu' bassa e dopo un'accurata valutazione dei benefici rispetto al rischio potenziale per la madre ed il feto. I corticosteroidi attraversano facilmente la placenta, pertanto i neonati da madri che hanno ricevuto dosi consistenti di farmaco durante la gravidanza, devono essere accuratamente osservati e valutati per manifestazioni di insufficienza surrenale, anche se l'insufficienza surrenalica neonatale sembra essere rara nei neonati che sono stati esposti in utero ai corticosteroidi. Uno studio retrospettivo ha rilevato un aumento dell'incidenza del basso peso alla nascita nei neonati nati da madri in trattamento con corticosteroidi. Casi di cataratte sono stati osservati in neonati nati da madri trattate con corticosteroidi a lungo termine durante la gravidanza. Non sono noti gli effetti dei corticosteroidi sul travaglio da parto. Allattamento: i corticosteroidi sono escreti nel latte, pertanto l'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento. I corticosteroidi distribuiti nel latte materno possono inibire la crescita e interferire con la produzione endogena di glucocorticoidi nei lattanti. Dal momento che non sono stati eseguiti studi adeguati sulla riproduzione sugli esseri umani con glucocorticoidi, questi farmaci devono essere somministrati alle madri che allattano solo se i benefici della terapia sono giudicati superiori ai rischi potenziali per il neonato. Nelle donne in stato di gravidanza e nelle donne che allattano al seno il medicinale vasomministrato nei casi di effettiva necessita' sotto il diretto controllo del medico.
Codice: 017932017
Codice EAN:
- Preparati ormonali sistemici,escl.ormoni sessuali e insuline
- Corticosteroidi sistemici
- Corticosteroidi sistemici, non associati
- Glicocorticoidi
- Metilprednisolone
Forma farmaceutica
SOSPENSIONE INIETTABILE
Scadenza
60 MESI
Confezionamento
FLACONE