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CITOVIRAX INFUS 1F 500MG Produttore: CHEPLAPHARM ARZNEIMITTEL GMBH

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

CITOVIRAX 500 MG POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antivirali per uso sistemico, antivirali ad azione diretta, nucleosidi e nucleotidi, ad esclusione degli inibitori della trascrittasi inversa.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flaconcino contiene 500 mg di ganciclovir (come ganciclovir sodio). Dopo ricostituzione con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili, ogni ml contiene 50 mg di ganciclovir. Eccipiente(i) con effetti noti: circa 43 mg (2 mEq) di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Sodio idrossido (per la correzione del pH), acido cloridrico (per la correzione del pH).

INDICAZIONI

Citovirax e' indicato negli adulti e negli adolescenti di eta' >= 12 anni per: il trattamento di pazienti immunocompromessi con malattia dacitomegalovirus (CMV); la prevenzione della malattia da CMV mediante terapia preventiva in pazienti con immunosoppressione indotta da farmaci (per esempio dopo trapianto di organo o chemioterapia oncologica). Citovirax e' inoltre indicato dalla nascita per: la prevenzione della malattia da CMV mediante profilassi universale in pazienti con immunosoppressione indotta da farmaci (per esempio dopo trapianto di organo ochemioterapia oncologica). Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antivirali.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo, a valganciclovir o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Allattamento (vedere paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Posologia. Trattamento della malattia da CMV. Adulti e popolazione pediatrica di eta' >= 12 anni con funzionalita' renale normale: trattamento di induzione: 5 mg/kg somministrati mediante infusione endovenosa nell'arco di un'ora, ogni 12 ore per 14-21 giorni; trattamento di mantenimento: il trattamento di mantenimento puo' essere somministrato ai pazienti immunocompromessi a rischio di recidiva. 5 mg/kg somministrati mediante infusione endovenosa nell'arco di un'ora, una volta al giorno per 7 giorni a settimana o 6 mg/kg una volta al giorno per 5 giornia settimana. La durata del trattamento di mantenimento deve essere stabilita caso per caso. Si deve fare riferimento alle linee guida terapeutiche locali; trattamento della progressione della malattia: e' possibile sottoporre a ritrattamento con il regime terapeutico di induzione qualsiasi paziente che mostri progressione della malattia da CMV, sia in terapia di mantenimento o sottoposto a sospensione del trattamento con ganciclovir. Popolazione pediatrica dalla nascita a < 12 anni dieta': i dati pediatrici al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 5.1 e 5.2, ma non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Prevenzione della malattia da CMV mediante terapia preventiva. Adulti e popolazione pediatrica di eta' >= 12 anni con funzionalita' renale normale. Terapia di induzione: 5 mg/kg somministrati mediante infusione endovenosa nell'arco di un'ora, ogni 12 ore per7-14 giorni. Terapia di mantenimento: 5 mg/kg somministrati mediante infusione endovenosa nell'arco di un'ora, una volta al giorno per 7 giorni a settimana o 6 mg/kg una volta al giorno per 5 giorni a settimana. La durata della terapia di mantenimento si basa sul rischio di malattia da CMV. Si deve fare riferimento alle linee guida terapeutiche locali. Popolazione pediatrica dalla nascita a < 12 anni di eta': i datial momento disponibili sono riportati nei paragrafi 5.1 e 5.2, ma nonpuo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Prevenzione della malattia da CMV mediante profilassi universale. Adultie popolazione pediatrica di eta' > 16 anni: 5 mg/kg somministrati mediante infusione endovenosa nell'arco di un'ora, una volta al giorno per 7 giorni a settimana o 6 mg/kg una volta al giorno per 5 giorni a settimana. La durata si basa sul rischio di malattia da CMV. Consultare le linee guida terapeutiche locali. Popolazione pediatrica dalla nascita a <= 16 anni di eta': la dose raccomandata di ganciclovir da somministrarsi una volta al giorno nell'arco di un'ora mediante infusione endovenosa, calcolata con l'ausilio delle seguenti equazioni, si basa sulla superficie corporea (BSA) ottenuta attraverso la formula di Mosteller e sulla clearance della creatinina ricavata con la formula di Schwartz (ClCrS). La durata della profilassi universale dipende dal rischio di malattia da CMV e deve essere determinata su base individuale. Dose pediatrica (mg) = 3 x BSA x ClCrS (vedere di seguito la formula di Mosteller per la BSA e la formula di Schwartz per la clearance della creatinina). Se la clearance della creatinina calcolata secondo la formula di Schwartz supera i 150 ml/min/1,73 m^2, nell'equazione occorrera' utilizzare un valore massimo di 150 ml/min/1,73 m^2. BSA secondo la formula di Mosteller (m ^2)= V altezza (cm) x Peso (kg) / 3600. Clearance della creatinina secondo la formula di Schwartz (ml /min / 1,73m ^2) = k x altezza (cm) / creatinina sierica (mg / dl). Dove k = 0,33 per i pazienti di eta' < 1 anno di basso peso alla nascita, 0,45 per i pazienti di eta' < 2 anni, 0,55 per i maschi di eta' compresa tra 2 e <13 anni e le femmine di eta' compresa tra 2 e 16 anni, e 0,7 per i maschi di eta' compresa tra 13 e 16 anni. Per i pazienti di eta' superiore a 16 anni, consultare il regime posologico indicato per gli adulti.I valori di k forniti si basano sul metodo di Jaffe per la misurazione della creatinina sierica e, laddove vengano utilizzati metodi enzimatici, potrebbero richiedere una correzione. Si raccomanda di riesaminare con cadenza regolare i livelli di creatinina sierica, l'altezza e il peso, modificando la dose ove appropriato. Istruzioni particolari per il dosaggio. Compromissione renale: i pazienti pediatrici (dalla nascita a <= 16 anni di eta') con compromissione renale, trattati con unadose di ganciclovir calcolata mediante l'algoritmo posologico "3 x BSA x ClCrS" non richiedono ulteriori modifiche del dosaggio in quanto la suddetta dose risulta gia' corretta per la clearance della creatinina. Per i pazienti di eta' pari o superiore a 12 anni con compromissione renale, trattati secondo il regime in mg/kg di peso corporeo per la terapia preventiva e il trattamento della malattia da CMV, la dose di ganciclovir in mg/kg deve essere modificata in funzione della clearance della creatinina, come illustrato nell'elenco seguente (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Modifiche della dose in pazienti con compromissione renale trattati secondo il regime posologico in mg/kg. ClCr: >70 ml/min. Dose di induzione: 5,0 mg/kg ogni 12 ore; Dose di mantenimento: 5,0 mg/kg/giorno. ClCr: 50-69 ml/min. Dose di induzione: 2,5 mg/kg ogni 12ore; Dose di mantenimento: 2,5 mg/kg/giorno. ClCr: 25-49 ml/min. Dosedi induzione: 2,5 mg/kg/giorno; Dose di mantenimento: 1,25 mg/kg/giorno. ClCr: 10-24 ml/min. Dose di induzione: 1,25 mg/kg/giorno; Dose di mantenimento: 0,625 mg/kg/giorno. ClCr: <10 ml/min. Dose di induzione:1,25 mg/kg 3 volte alla settimana dopo emodialisi; Dose di mantenimento: 0,625 mg/kg 3 volte alla settimana dopo emodialisi. La clearance della creatinina stimata puo' essere calcolata a partire dalla creatinina sierica applicando la seguente formula. Per soggetti di sesso maschile: (140 - eta' [anni]) x (peso corporeo[kg]) / (72) x (0,011 x creatinina sierica [micromol/l]). Per soggetti di sesso femminile: 0,85 x valore per gli uomini. In pazienti con compromissione renale si raccomanda l'aggiustamento della dose; pertanto, i livelli di creatinina sierica o di clearance della creatinina stimata devono essere monitorati. Compromissione epatica: la sicurezza e l'efficacia di Citovirax non sono state studiate in pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2). Severa leucopenia, neutropenia, anemia, trombocitopenia e pancitopenia: vedere paragrafo 4.4 prima di iniziare il trattamento. Sedurante la terapia con ganciclovir dovesse verificarsi una significativa riduzione della conta ematica, occorre valutare il trattamento confattori di crescita ematopoietici e/o l'interruzione del trattamento (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Anziani: negli anziani non sono stati condotti studi sull'efficacia o sulla sicurezza di ganciclovir.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione e la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE

Ipersensibilita' crociata: data la stretta somiglianza in termini di struttura chimica tra ganciclovir, aciclovir e penciclovir, e' possibile che si sviluppi una reazione di ipersensibilita' crociata a tali medicinali. Si deve pertanto esercitare cautela quando si prescrive Citovirax a pazienti con ipersensibilita' nota ad aciclovir o penciclovir (o ai relativi profarmaci, rispettivamente valaciclovir o famciclovir). Mutagenicita', teratogenicita', cancerogenicita', fertilita' e contraccezione: prima di iniziare il trattamento col ganciclovir, i pazienti devono essere informati dei potenziali rischi per il feto. Negli studi animali, ganciclovir e' risultato essere mutageno, teratogeno e cancerogeno, e ha compromesso la fertilita'. Sulla base di studi clinici e non clinici, e' probabile che ganciclovir causi l'inibizione temporanea o definitiva della spermatogenesi (vedere paragrafi 4.6, 4.8 e 5.3). Ganciclovir deve essere pertanto considerato un potenziale agente teratogeno e cancerogeno per gli esseri umani, potenzialmente in grado di causare malformazioni congenite e neoplasie. Le donne in eta' fertile devono quindi adottare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per almeno 30 giorni dopo la sua interruzione. Gli uomini devono utilizzare contraccettivi di barriera durante il trattamento e per almeno 90 giorni dopo la sua interruzione, a meno che non vi sia l'assoluta certezza che la partner non sia a rischio di gravidanza (vedere paragrafi 4.6, 4.8 e 5.3). L'uso di ganciclovir, soprattutto nellapopolazione pediatrica, necessita di estrema cautela a causa della sua possibile cancerogenicita' a lungo termine e della potenziale tossicita' a livello riproduttivo. I benefici del trattamento devono essere attentamente valutati caso per caso e devono chiaramente superare i relativi rischi (vedere paragrafo 4.2). Fare riferimento alle linee guida terapeutiche. Mielosoppressione: Citovirax deve essere usato con cautela nei pazienti con emocitopenia preesistente o con anamnesi positiva per emocitopenia farmaco-correlata e nei pazienti sottoposti a radioterapia. Nei pazienti trattati con ganciclovir sono state osservate severa leucopenia, neutropenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia e insufficienza midollare. Il trattamento non deve essere iniziato nel caso in cui la conta assoluta dei neutrofili sia inferiore a 500 cellule/mcl, la conta piastrinica sia inferiore a 25.000/mcl oppure il livello di emoglobina sia inferiore a 8 g/dl, (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).Durante la terapia si raccomanda di effettuare il monitoraggio della conta completa delle cellule ematiche, piastrine comprese. Nei pazienti con compromissione renale, nonche' nei neonati e negli infanti (vedere paragrafo 4.8), puo' rendersi necessario un monitoraggio ematologico piu' frequente. Durante i primi 14 giorni di somministrazione si raccomanda di eseguire la conta leucocitaria (preferibilmente con formuladifferenziale) ogni secondo giorno; nei pazienti che presentano bassilivelli di neutrofili (< 1000 neutrofili/mcl) al basale, che hanno sviluppato leucopenia nel corso della precedente terapia con altre sostanze mielotossiche o che presentano compromissione renale, questo monitoraggio deve essere effettuato quotidianamente. Per i pazienti con severa leucopenia, neutropenia, anemia e/o trombocitopenia si raccomanda di utilizzare il trattamento con fattori di crescita ematopoietici e/ol'interruzione della terapia con ganciclovir (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Compromissione renale: i pazienti con compromissione renale sonomaggiormente esposti al rischio di tossicita' (soprattutto ematologica). E' necessaria una riduzione della dose (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Uso con altri medicinali: nei pazienti in terapia con imipenem-cilastatina e ganciclovir sono state riferite crisi convulsive. Ganciclovir non deve essere usato in concomitanza con imipenem-cilastatina, a meno che i potenziali benefici non superino i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.5). I pazienti trattati con ganciclovir e didanosina, medicinali dal noto effetto mielosoppressore o che incidono sulla funzionalita' renale devono essere monitorati attentamente per rilevare eventuali segni di tossicita' additiva (vedere paragrafo 4.5). Eccipienti: questo medicinale contiene 43 mg di sodio per flaconcino da 500 mg equivalente a 2% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMSche corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

INTERAZIONI

Interazioni farmacocinetiche. Probenecid: probenecid, somministrato unitamente a ganciclovir per via orale, ha determinato una riduzione statisticamente significativa della clearance renale di ganciclovir, conconseguente aumento clinicamente significativo dell'esposizione. Il medesimo effetto e' previsto anche con la somministrazione concomitantedi ganciclovir e probenecid per via endovenosa. Pertanto i pazienti che assumono contemporaneamente probenecid e Citovirax devono essere strettamente monitorati per rilevare un'eventuale tossicita' da ganciclovir. Didanosina: le concentrazioni plasmatiche di didanosina sono risultate costantemente aumentate quando e' stato somministrato in concomitanza con ganciclovir. Con dosi somministrate per via endovenosa comprese tra 5 e 10 mg/kg/giorno e' stato osservato un aumento dell'AUC di didanosina del 38-67%. Non si sono manifestati effetti clinicamente significativi sulle concentrazioni di ganciclovir. I pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare un'eventuale tossicita' da didanosina (vedere paragrafo 4.4). Altri antiretrovirali: gli isoenzimi del citocromo P450 non rivestono alcun ruolo nella farmacocinetica di ganciclovir. Di conseguenza, non si prevedono interazioni farmacocinetiche con gli inibitori della proteasi e gli inibitori non nucleosidicidella trascrittasi inversa (NNRTI). Interazioni farmacodinamiche. Imipenem-cilastatina: in pazienti trattati con ganciclovir in associazione a imipenem-cilastatina sono state riferite crisi convulsive. Questi medicinali non devono essere usati in concomitanza, a meno che i potenziali benefici non superino i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.4). Zidovudina: sia zidovudina sia ganciclovir possono determinare l'insorgenza di neutropenia e anemia. Durante la somministrazione concomitante di questi farmaci potrebbe manifestarsi un'interazione farmacodinamica. Alcuni pazienti possono non tollerare la terapia concomitante a dosaggio pieno (vedere paragrafo 4.4). Altre potenziali interazioni farmacologiche: la tossicita' puo' risultare incrementata quando ganciclovir e' somministrato in concomitanza con altri farmaci notoriamente mielosoppressori o associati a compromissione renale. Questi includono agenti anti-infettivi (quali dapsone, pentamidina, flucitosina, amfotericina B, trimetoprim/sulfametoxazolo), immunosoppressori (per esempiociclosporina, tacrolimus, micofenolato mofetile), agenti antineoplastici (per esempio vincristina, vinblastina, doxorubicina e idrossiurea), nucleosidi (compresi zidovudina, stavudina e didanosina) e analoghi nucleotidici (inclusi tenofovir e adefovir). Pertanto, l'impiego concomitante di questi farmaci con ganciclovir deve essere preso in considerazione soltanto nel caso in cui i potenziali benefici superino i rischi (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi di interazione soltanto negli adulti.

EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Poiche' valganciclovir e' un profarmaco di ganciclovir, e' probabile che le reazioni avverse associate a valganciclovir si verifichino anche con ganciclovir. Sebbene ganciclovir per via orale non sia piu' disponibile, le reazioni avverse segnalate con il suo utilizzo si possono manifestare anche in pazienti trattati con ganciclovir per via endovenosa. L'elenco delle reazioni avverse al farmaco (ADR) comprende pertanto sia quelle riferite con ganciclovir per via orale/endovenosa sia quelle segnalate con valganciclovir.Nei pazienti trattati con ganciclovir/valganciclovir le reazioni avverse piu' gravi e frequenti sono state quelle ematologiche con neutropenia, anemia e trombocitopenia (vedere paragrafo 4.4). Altre reazioni avverse sono riportate nell'elenco di seguito. La frequenza indicata nell'elenco delle reazioni avverse deriva da una popolazione aggregata di pazienti con HIV (n = 1704) sottoposti a terapia di mantenimento conganciclovir o valganciclovir. Fanno eccezione agranulocitosi, granulocitopenia e reazione anafilattica, la cui frequenza e' ricavata dall'esperienza post-marketing. Le reazioni avverse sono riportate in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi. Le categorie di frequenza sono definite secondo la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000). Il profilo globale di sicurezza di ganciclovir/valganciclovir e' consistente nelle popolazioni con HIV e sottoposte a trapianto, eccetto per quanto concerneil distacco della retina, segnalato soltanto nei pazienti con HIV affetti da retinite da CMV. Sussistono tuttavia alcune differenze nella frequenza di determinate reazioni. Ganciclovir per via endovenosa e' associato a un minor rischio di diarrea rispetto a valganciclovir per via orale. Nei pazienti con HIV vengono segnalate con maggiore frequenzapiressia, infezioni da candida, depressione, neutropenia severa (ANC < 500/mcl) e reazioni cutanee. Nei pazienti sottoposti a trapianto d'organo viene invece segnalata piu' frequentemente disfunzione renale edepatica. Elenco delle reazioni avverse. Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezioni da candida, ivi compresa candidosi orale, infezione delle alte vie respiratorie; comune: sepsi, influenza, infezione delle vie urinarie, cellulite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: neutropenia, anemia; comune: trombocitopenia, leucopenia,pancitopenia; non comune: insufficienza midollare; raro: anemia aplastica, agranulocitosi*, granulocitopenia*. Patologie del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita'; raro: reazione anafilattica*. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: calo dell'appetito; comune: perdita di peso. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione,stato confusionale, ansia; non comune: agitazione, disturbo psicotico, pensieri anomali, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: mal di testa; comune: insonnia, neuropatia periferica, capogiri, parestesia, ipoestesia, crisi convulsive, disgeusia (alterazione del gusto); non comune: tremori. Patologie dell'occhio. Comune: compromissione della vista, distacco della retina, mosche volanti (miodesopsie), dolore oculare, congiuntivite, edema maculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: dolore alle orecchie; non comune: sordita'. Patologie cardiache. Non comune: aritmia. Patologie vascolari. Comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: tosse, dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea, vomito, dolore addominale; comune: dispepsia, flatulenza, dolore all'addome superiore, costipazione, ulcerazione della bocca, disfagia, distensione addominale, pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dei livelli di fosfatasi alcalina ematica, alterazione della funzionalita' epatica, aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi, aumento dei livelli di alanina aminotransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: dermatite;comune: sudorazione notturna, prurito, rash, alopecia; non comune: cute secca, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mal di schiena, mialgia, artralgia, spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Comune: compromissione renale, riduzione della clearance renale della creatinina, aumento dei livellidi creatinina ematica; non comune: insufficienza renale, ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: infertilita' maschile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Molto comune: piressia, affaticamento; comune: reazione in corrispondenza della sede di iniezione, dolore, brividi, malessere, astenia; non comune: dolore toracico. * Le categorie di frequenza di queste reazioni avverse provengono dall'esperienza successiva all'immissione in commercio, mentre tutte le altre si basano sulla frequenza registrata nell'ambito delle sperimentazioni cliniche. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Neutropenia: non e' possibile prevedere il rischio di neutropenia in base al numero dei neutrofili prima del trattamento. Solitamente, la neutropenia insorge durante la prima o la seconda settimana del trattamento di induzione e dopo la somministrazione di una dose cumulativa <= 200 mg/kg. Di norma, la conta cellulare rientra nei valori normali 2-5 giorni dopo la sospensione del farmaco o la riduzione della dose (vedere paragrafo 4.4). Neutropenia severa: neutropenia severa e' stata riportata piu' frequentemente nei pazienti HIV (14%) che ricevono terapia di mantenimento con valganciclovir, ganciclovir orale o intravenoso (n = 1704) rispetto ai pazienti con trapianto di organi che ricevono valganciclovir o ganciclovir orale. Nei pazienti che hanno ricevuto valganciclovir o ganciclovir orale fino al giorno 100 dopo il trapianto, l'incidenza di neutropenia severae' stata rispettivamente del 5% e del 3%, mentre nei pazienti che hanno ricevuto valganciclovir fino al giorno 200 dopo il trapianto l'incidenza di neutropenia severa e' stata del 10%. Trombocitopenia: i pazienti con basse conte piastriniche (< 100.000/mcl) al basale presentano un aumento del rischio di sviluppare trombocitopenia. I pazienti con immunosoppressione iatrogena, a causa del trattamento con immunosoppressori, sono esposti a un rischio piu' elevato di sviluppare trombocitopenia rispetto ai pazienti affetti da AIDS (vedere paragrafo 4.4). La trombocitopenia severa puo' essere associata a un sanguinamento potenzialmente letale. Crisi convulsive: nei pazienti in terapia con imipenem-cilastatina e ganciclovir sono state riferite crisi convulsive (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Fertilita': uno studio clinico di piccole dimensioni condotto su pazienti che avevano subito un trapianto di rene, trattati per un massimo 200 giorni con Valcyte in profilassi per CMV, ha dimostrato un impattodi valganciclovir/ ganciclovir sulla spermatogenesi, riducendo la densita' del liquido seminale e la motilita' degli spermatozoi, misurati dopo completamento del trattamento. Tali effetti sembrano essere reversibili circa 6 mesi dopo la sospensione di Valcyte, riportando la densita' del liquido seminale e la motilita' degli spermatozoi, a livelli comparabili a quelli dei pazienti non trattati nel braccio di controllo. In studi animali, ganciclovir ha compromesso la fertilita' in ambo i sessi di topo ed ha mostrato una inibizione della spermatogenesi ed una induzione di atrofia dei testicoli in topi, ratti e cani, a dosi considerate clinicamente rilevanti. Sulla base di studi clinici e non-clinici, si ritiene probabile che questo medicinale possa causare un'inibizione, temporanea o permanente, della spermatogenesi umana (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). Gravidanza: non e' stata determinata la sicurezza di ganciclovir nelle donne in stato di gravidanza. Tuttavia, ganciclovir si diffonde rapidamente attraverso la placenta umana. Negli studianimali, ganciclovir e' stato associato a tossicita' a livello della riproduzione e teratogenicita' (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). Ganciclovir non deve pertanto essere usato nelle donne in stato di gravidanza ameno che le necessita' cliniche terapeutiche della madre non superinoil potenziale rischio teratogeno per il feto. Contraccezione negli uomini e nelle donne: a causa della possibile tossicita' a livello dellariproduzione e della potenziale teratogenicita', alle donne in eta' fertile deve essere raccomandato l'utilizzo di metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento e per almeno 30 giorni dopo la sua interruzione. I pazienti di sesso maschile devono utilizzare contraccettividi barriera durante il trattamento con ganciclovir e per almeno 90 giorni dopo la sua interruzione, a meno che non vi sia l'assoluta certezza che la partner non sia a rischio di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). Allattamento: non e' noto se ganciclovir sia escreto nel latte materno, ma tale possibilita', cosi' come le conseguenti reazioni avverse gravi che potrebbero determinarsi nei neonati allattati con latte materno, non possono essere escluse. I dati ricavati dagli animali indicano che ganciclovir e' escreto nel latte dei ratti in allattamento. Durante il trattamento con ganciclovir, l'allattamento con latte materno deve pertanto essere interrotto (vedere paragrafo 4.3).

Codice: 032837015
Codice EAN:

Codice ATC: J05AB06
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antivirali per uso sistemico
  • Antivirali ad azione diretta
  • Nucleosidi e nucleotidi escl.inibitori transcriptasi inversa
  • Ganciclovir
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

60 MESI

FLACONE