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CEFAMEZIN IV 1FL 1G+F 10ML Produttore: PFIZER ITALIA SRL

  • FARMACO DI CLASSE C
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

CEFAMEZIN POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO INTRAMUSCOLARE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

cefalosporine di prima generazione.

PRINCIPI ATTIVI

250 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare. Principio attivo per ciascun flaconcino: cefazolina sodica262 mg pari a 250 mg di cefazolina. 500 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare. Principio attivo per flaconcino: cefazolina sodica 524 mg pari a 500 mg di cefazolina. 1000 mg/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare. Principio attivo per flaconcino: cefazolina sodica 1,048 g paria 1 g di cefazolina. 1000 mg/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso Principio attivo per flaconcino 1 g (usoe.v.): cefazolina sodica 1,048 g pari a 1 g di cefazolina.

ECCIPIENTI

Ogni fiala solvente per somministrazione intramuscolare contiene: lidocaina cloridrato, acqua per preparazioni iniettabili; ogni fiala solvente per somministrazione endovenosa contiene: acqua per preparazioni iniettabili

INDICAZIONI

il farmaco e' indicato nel trattamento delle seguenti infezioni sostenute da microrganismi sensibili come: infezioni dell'apparato respiratorio, infezioni genito-urinarie, infezioni ostetrico-ginecologiche, infezioni della pelle e dei tessuti molli, infezioni otorinolaringoiatriche, infezioni oftalmologiche, infezioni gastroenterologiche, infezioni epatobiliari, infezioni osteoarticolari, appendiciti, peritoniti, setticemie, endocarditi. E' inoltre indicato per la profilassi e la terapia delle infezioni chirurgiche.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il prodotto e' controindicato nei pazienti nei quali sia stata evidenziata allergia nei confronti delle cefalosporine.

POSOLOGIA

Adulti e bambini: la posologia del farmaco e' di 1-3 g/die nell'adulto e di 20-50 mg/kg/die nel bambino. In pazienti con insufficienza renale le dosi vanno aggiustate in funzione del grado di compromissione. Per ciascuna è considerata una dose iniziale di (500-1000 mg). ClCr (ml/min) = 0, metà dose iniziale, intervallo di dosaggio 48 ore; ClCr (ml/min) = 5 , metà dose iniziale, intervallo di dosaggio 24 ore; ClCr (ml/min) =10, metà dose iniziale, intervallo di dosaggio 16 ore; ClCr (ml/min) = 15, metà dose iniziale, intervallo di dosaggio 12 ore; ClCr (ml/min) = 20, metà dose iniziale, intervallo di dosaggio 9-10 ore; ClCr (ml/min) =25, metà dose iniziale, intervallo di dosaggio 8 ore; ClCr(ml/min) =30-50 , uguale alla dose inizia, intervallo di dosaggio 16-24 ore; ClCr (ml/min) = 50-80, uguale alla dose iniziale, intervallo di dosaggio 12 ore. Di solito il farmaco si somministra ogni 12 ore; in casi gravi e' preferibile ripartire la dose giornaliera in 3 somministrazioni. Nel trattamento delle infezioni particolarmente gravi il prodotto e' stato impiegato alla dose di 4-12 g/die nell'adulto e di 100mg/kg/die nel bambino. Modo di somministrazione: il medicinale puo' essere somministrato sia per via intramuscolare, sia per via endovenosa. Somministrazione intramuscolare: sciogliere il contenuto di un flacone con il solvente annesso. La fiala di solvente contenente anestetico, annessa alle confezioni da 1 g, 500 mg, 250 mg, deve essere usata esclusivamente per somministrazione intramuscolare. Somministrazione endovenosa: il prodotto puo' essere somministrato per iniezione endovenosa diretta lenta (10 ml di soluzione in 3-5 minuti) per infusione endovenosa continua o intermittente. Per la somministrazione endovenosa sciogliere il contenuto dei flaconi in acqua per preparazioni iniettabilioppure in: acqua per preparazioni iniettabili oppure in soluzione glucosata, soluzione fisiologica, destrosio 5% e 10%, destrosio 5% + sodio cloruro 0,90%, destrosio 5% + sodio cloruro 0,45%, destrosio 5% + sodio cloruro 0,20%, destrosio 5% in soluzione di Ringer, Ringer, Ringerlattato, sodio bicarbonato 5%, invertosio 5% o 10%.

CONSERVAZIONE

Il prodotto va conservato nella scatola di cartone fino al momento dell'uso. Nelle soluzioni si puo' formare un deposito cristallino: per riottenere la soluzione limpida riscaldare la fiala nel cavo della manoo in acqua tiepida.

AVVERTENZE

Sia a livello clinico che di laboratorio vi e' evidenza di parziale allergenicita' crociata fra penicillina e cefalosporine e, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni ad entrambi i farmaci, talora anche di tipo anafilattico specie dopo somministrazione parenterale. Cefazolina, somministrata in profilassi a pazienti sottoposti a interventi chirurgici a cuore aperto, potrebbe avere un effetto additivo a warfarin nel produrre ipoprotrombinemia. La risposta della protrombina a warfarin dopo cefazolina e' stata d'intensita' intermedia rispetto a cefamandolo (maggiore ipoprotrombinemia) e vancomicina (minore ipoprotrombinemia). Sebbene l'esatto meccanismo di questo fenomeno non sia del tutto conosciuto, si raccomanda precauzione nella somministrazione di warfarin in pazienti in trattamentocon cefazolina. La tollerabilita' del farmaco risulta buona, pero' lafunzionalita' del rene va comunque controllata specie nei casi di insufficienza renale e di uso contemporaneo di farmaci potenzialmente nefrotossici. In pazienti sottoposti a dialisi peritoneale, la presenza di cefazolina nell'organismo e' fortemente influenzata dalla velocita' di flusso del liquido dializzato. L'aumento della velocita' del fluidodializzato a valori > 5,50 ml/minuto in pazienti in dialisi peritoneale conduce a un aumento dell'eliminazione di cefazolina dall'organismo. Pertanto, le dosi di farmaco dovrebbero essere riconsiderate per evitare situazioni di sottodosaggio e conseguenti fallimenti terapeutici.Inoltre, in pazienti con peritoniti secondarie a dialisi peritoneale,la velocita' del flusso del liquido dializzato dovrebbe essere mantenuta a valori < 5,50 ml/minuto prima dell'inizio di una terapia antibiotica con cefazolina. L'uso prolungato di antibiotici puo' favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili. In pazienti ospedalizzati, particolarmente se anziani, e' raccomandata particolare cautela nella somministrazione di cefazolina, in quanto e' stata dimostrata una correlazione diretta tra l'uso di questo antibiotico e l'insorgenza di diarrea associata a Clostridium difficile.

INTERAZIONI

In caso di associazione con un altro antibiotico, si consiglia di nonsomministrare la cefazolina nella stessa siringa o nello stesso contenitore per infusione. Cefazolina, somministrata in associazione a warfarin, potrebbe avere un effetto additivo con quest'ultimo nel produrreipoprotrombinemia. L'esatto meccanismo di questo fenomeno non e' del tutto conosciuto e si raccomanda particolare cautela nella somministrazione contemporanea di cefazolina e warfarin in pazienti che necessitano di un trattamento anticoagulante. Il probenecid, somministrato contemporaneamente a cefazolina, riduce l'eliminazione di quest'ultima conun meccanismo di competizione per l'escrezione tubulare renale. La somministrazione delle cefalosporine puo' interferire con alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Felhing e "Clinitest", ma non con i metodi enzimatici. Sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positivita' al test di Coombs (talora false).

EFFETTI INDESIDERATI

Come con le altre cefalosporine, gli effetti indesiderati sono generalmente limitati a occasionali fenomeni di ipersensibilita'. Sono statisegnalati anche casi di shock e reazioni anafilattiche, reazioni anafilattoidi, reazioni di ipersensibilita' al farmaco e ipotensione. La possibilita' della comparsa di questi ultimi e' maggiore in individui che in precedenza abbiano manifestato reazioni di ipersensibilita' ed in quelli con precedenti anamnestici di allergia, asma, febbre da fieno, orticaria. Sono state segnalate le seguenti reazioni secondarie: glossite, nausea, vomito, rash, orticaria, rash maculo-papulare, eritema,prurito, eruzione da farmaci, diarrea, pirosi gastrica, dolori addominali riferiti da alcuni pazienti; molto raramente lieve orticaria o rash cutaneo, prurito, artralgie. Sono stati segnalati rari casi di sindrome di Stevens-Johnson. E' stata segnalata la rara possibilita' d'insorgenza di diarrea da Clostridium difficile e la possibilita' ancora piu' rara di evoluzione a colite pseudomembranosa con esito potenzialmente fatale. Occasionalmente variazioni transitorie di alcuni parametridi laboratorio come eosinofilia, leucopenia, neutropenia, aumento delle transaminasi sieriche, della bilirubina totale e dell'azotemia. Altre reazioni osservate sono state vertigine, senso di costrizione toracica, vaginite da Candida in rapporto anche con lo sviluppo di microrganismi non sensibili. Raramente questi fenomeni collaterali sono stati cosi' intensi da richiedere l'interruzione della terapia. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Nella donna in gravidanza e durante l'allattamento il prodotto va somministrato in casi di effettiva necessita' e sotto il controllo del medico.

Codice: 022662124
Codice EAN:

Codice ATC: J01DB04
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Altri antibatterici beta-lattamici
  • Cefalosporine di prima generazione
  • Cefazolina
Temperatura di conservazione: al riparo dalla luce
Forma farmaceutica: POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FLACONE

POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE

24 MESI

FLACONE