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AMPICILLINA SUL IBI 10FL 50ML Produttore: I.B.I.GIOVANNI LORENZINI SPA

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

AMPICILLINA E SULBACTAM IBI 1 G + 500 MG POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antibatterici beta-lattamici, penicilline.

PRINCIPI ATTIVI

Ampicillina e sulbactam.

ECCIPIENTI

Non presenti.

INDICAZIONI

L'uso del medicinale e' indicato per il trattamento delle infezioni causate da batteri sensibili ad Ampicillina e Sulbactam e resistenti alla monoterapia con ampicillina, quali: infezioni delle vie respiratorie superiori ed inferiori; infezioni dell'apparato urinario superiore ed inferiore, incluse le infezioni renali; infezioni intra-addominali; infezioni degli organi genitali; infezioni della pelle e dei tessuti molli; profilassi perioperatoria di infezioni gravi nella chirurgia intra-addominale. Nel prescrivere una terapia antibiotica si deve fare riferimento alle linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agentiantibatterici.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' ai principi attivi o alle penicilline; infezioni causate da virus erpetici, nella mononucleosi infettiva e nella leucemia linfatica; ampicillina e sulbactam non deve essere somministrato per via intramuscolare ai neonati prematuri e a termine, ai lattanti e ai bambini fino a 2 anni di eta'; la somministrazione del medicinale con lidocaina per iniezione intramuscolare e' controindicata durante la gravidanza e l'allattamento.

POSOLOGIA

Pazienti adulti e adolescenti (sopra i 40 kg): la dose raccomandata varia da 3 g (2 g di ampicillina + 1 g di sulbactam) a 12 g (8 g di ampicillina + 4 g di sulbactam) somministrati giornalmente in dosi diviseogni 8 o 6 ore. La somministrazione in dosi divise ogni 12 ore puo' essere presa in considerazione nel caso di infezioni lievi e di pazienti ambulatoriali. La scelta del dosaggio e dello schema di somministrazione dipendono dalla gravita' dell'infezione. Infezione lieve, dosaggio giornaliero: 3 g (2 g di ampicillina + 1 g di sulbactam) (IM); infezione moderata, dosaggio giornaliero: fino a 6 g (4 g di ampicillina + 2 g di sulbactam) (IM/EV); infezione grave, dosaggio giornaliero: finoa 12 g (8 g di ampicillina + 4 g di sulbactam) (IM/EV). Pazienti in eta' pediatrica: per i bambini di eta' superiore a 2 anni la dose raccomandata e' 150 mg/kg/giorno (100 mg/kg/giorno di ampicillina + 50 mg/kg/giorno di sulbactam). La dose terapeutica deve essere somministrata in tre o quattro dosi uguali. Non somministrare per via intramuscolareai neonati, ai lattanti e ai bambini fino a 2 anni di eta'. Deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa secondo le seguentiindicazioni: nei neonati dalla seconda settimana di vita in poi, lattanti e bambini fino a 2 anni la dose raccomandata e' 150 mg/kg/giorno (100 mg/kg/giorno di ampicillina + 50 mg/kg/giorno di sulbactam). La dose terapeutica deve essere somministrata in tre o quattro dosi uguali. Nei neonati nella prima settimana di vita la dose raccomandata e' 75mg/kg/giorno (corrispondenti a 50 mg/kg/giorno di ampicillina + 25 mg/kg/giorno di sulbactam). La dose terapeutica deve essere somministrata in due dosi uguali. Nei neonati prematuri la dose raccomandata nelleprime quattro settimane e fino alla sesta settimana e' di 75 mg/kg/giorno (corrispondenti a 50 mg/kg/giorno di ampicillina + 25 mg/kg/giorno di sulbactam). La dose terapeutica deve essere somministrata in due dosi uguali Insufficienza renale. Nei pazienti con grave insufficienzarenale la somministrazione di ampicillina e sulbactam deve essere stabilita e controllata e deve essere effettuata con una minore frequenza. Clcr >30 ml/min: intervallo tra le dosi 6 h - 8 h; clcr 15-29 ml/min: intervallo tra le dosi 12 h; clcr 5-14 ml/min: intervallo tra le dosi: 24 h; clcr <5 ml/min: intervallo tra le dosi 48 h. Pazienti in dialisi: Sulbactam ed Ampicillina sono ugualmente eliminati dal sangue mediante emodialisi. Pertanto la somministrazione deve avvenire immediatamente dopo la dialisi e in seguito ad intervalli di 48 ore fino alla dialisi successiva. Profilassi perioperatoria di infezioni gravi nella chirurgia intra-addominale: per la profilassi delle infezioni chirurgiche devono essere somministrati da 1,5 (1 g di ampicillina + 500 mg disulbactam) a 3 g (2 g di ampicillina + 1g di sulbactam) del medicinale al momento dell'induzione dell'anestesia e il dosaggio deve essere ripetuto ogni 6 - 8 ore. La somministrazione viene generalmente terminata 24 ore dopo l'operazione, a meno che non sia indicato l'uso terapeutico. Dosaggio durante la gravidanza: si deve fare attenzione poiche' la dose di ampicillina nel plasma delle donne in gravidanza diminuiscefino al 50%. Durata della somministrazione: il trattamento viene normalmente continuato fino a 48 ore dopo che la febbre e i segni anormalisi sono risolti. Il trattamento viene generalmente somministrato da 5a 14 giorni, ma puo' essere prolungato, oppure una dose aggiuntiva diampicillina puo' essere somministrata in caso di infezioni molto gravi. La dose totale di sulbactam non deve superare i 4 g al giorno. Nel trattamento di infezioni da streptococchi beta-emolitici e' indicata una terapia di almeno 10 giorni in modo da prevenire complicazioni tardive (ad esempio, febbre reumatica, glomerulonefrite). Modo di somministrazione: la combinazione di ampicillina e sulbactam puo' essere somministrata sia per via intramuscolare che per via endovenosa. Uso endovenoso Ampicillina e Sulbactam puo' essere ricostituito con acqua per preparazioni iniettabili o con soluzionicompatibili. Ampicillina e Sulbactam puo' essere somministrato o in bolo per iniezione endovenosa in almeno 3 minuti o come infusione endovenosa in 15-30 minuti. Uso intramuscolare: la polvere sterile puo' essere disciolta in acqua per preparazioni iniettabili o in una soluzione di lidocaina cloridrato 5 mg/ml (0,5%). Ampicillina e Sulbactam deve essere somministrato mediante iniezione intramuscolare profonda.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna precauzione particolare per la conservazione.

AVVERTENZE

Sono state riferite in pazienti trattati con penicilline reazioni anafilattiche gravi e talvolta fatali. Queste reazioni insorgono in soggetti con precedente ipersensibilita' alle penicilline e/o ad altri allergeni. Sono stati segnalati casi di soggetti con un'anamnesi positiva per ipersensibilita' alle penicilline che hanno manifestato gravi reazioni quando trattati con cefalosporine. Prima di iniziare un trattamento con una penicillina, si deve eseguire un'anamnesi accurata per evidenziare precedenti reazioni di ipersensibilita' alle penicilline, cefalosporine e altri farmaci. Se si verifica una reazione allergica, il trattamento deve essere sospeso e deve essere adottata una terapia appropriata. Le reazioni anafilattiche gravi richiedono un trattamento di emergenza con adrenalina. Inoltre, quando richiesto, e' necessario somministrare ossigeno, steroidi per via endovenosa e respirazione assistita, ivi inclusa l'intubazione. Essendo la mononucleosi una malattia virale, gli antibiotici della classe dell'ampicillina non devono esseresomministrati ai pazienti con questa infezione. In una percentuale molto alta di pazienti affetti da mononucleosi, quando trattati con penicilline, si manifesta rash cutaneo. Come con molti altri antibiotici, la possibilita' di superinfezioni dovute ad organismi resistenti, inclusi i miceti, deve essere monitorata durante la terapia. In caso di superinfezione il farmaco deve essere sospeso e deve essere istituita una terapia appropriata. Come per altri farmaci per uso sistemico, in caso di terapia prolungata (piu' di una e fino a due settimane) si consiglia di monitorare periodicamente la funzionalita' dei principali sistemi e apparati, inclusi il sistema renale, il sistema epatico e il sistema ematopoietico. Il monitoraggio e' molto importante nei neonati, specialmente nei prematuri, e nelle altre eta' pediatriche. In pazienticon insufficienza renale, le cinetiche di eliminazione di ampicillinae sulbactam sono similmente influenzate, quindi il rapporto delle loro concentrazioni plasmatiche rimane costante. In questi pazienti il dosaggio di ampicillina e sulbactam deve essere monitorato e somministrato con una minore frequenza, secondo la pratica usuale per l'ampicillina. Nel trattamento di pazienti che devono assumere una limitata quantita' di sodio, si deve considerare che la confezione da 1 g di ampicillina e 500 mg di sulbactam contiene approssimativamente 115 mg (5 mmol) di sodio. In presenza di diarrea grave e persistente, deve essere valutata la possibilita' di colite pseudomembranosa correlata all'uso diantibiotici. Pertanto in tal caso la somministrazione di Ampicillina /Sulbactam deve essere immediatamente sospesa e deve essere adottata una terapia appropriata. E' controindicato in questi casi l'uso di farmaci inibitori della peristalsi. Nei neonati l'emivita dei due principiattivi e' prolungata ed e' approssimativamente 7,9 ore per ilsulbactam e 9,4 ore per l'ampicillina. In questi soggetti la dose terapeutica deve essere somministrata in due dosi divise, secondo la pratica usuale per l'ampicillina. L'ampicillina riduce la fermentazione dei carboidrati a livello del colon ed una dieta ricca in carboidrati non assorbibili aumenta il rischio di diarrea associata agli antibiotici. Consultare un medico per conoscere quali sono le fonti di carboidrati non digeribili. Il danno epatico indotto da farmaci, che comprende epatite colestatica con ittero, e' stato associato all'uso di Ampicillina/sulbactam. I pazienti devono essere informati di contattare il medico se sviluppano segni e sintomi di malattia epatica.

INTERAZIONI

Effetti di altri medicinali: l'acido acetilsalicilico, l'indometacinae il fenilbutazone diminuiscono l'escrezione delle penicilline. Allopurinolo: l'incidenza dei rash dovuti all'ampicillina e' aumentata dalla somministrazione concomitante di allopurinolo ed ampicillina. Non e'noto se il potenziamento dei casi di rash dell'ampicillina sia dovutoall'allopurinolo o all'iperuricemia presente in questi pazienti. Contraccettivi ormonali orali: l'uso concomitante di aminopenicilline e contraccettivi orali e' stato collegato alla possibilita' di una diminuzione dei livelli plasmatici degli estrogeni e del progesterone, e puo'ridurre l'efficacia dei contraccettivi ormonali. Le pazienti devono essere avvertite di usare misure contraccettive supplementari non-ormonali. Metotressato: la somministrazione concomitante di metotressato puo' abbassare la clearance renale del metotressato stesso e puo' dar luogo ad un aumento della sua tossicita'. I livelli sierici di metotressato devono essere strettamente monitorati. Altri antibiotici o chemioterapici: le aminopenicilline non devono essere usate in concomitanza con antibiotici batteriostatici. Esiste la possibilita' che l'azione antibatterica dell'amoxicillina sia antagonizzata nella co-somministrazione con macrolidi, tetracicline, sulfonamidi o cloramfenicolo. Gli aminoglicosidi sono inattivati in vitro dall'ampicillina: quindi si deve evitare di mescolare gli aminoglicosidi con ampicillina e sulbactam nella soluzione per l'infusione. Anticoagulanti: gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin, possono essere aumentati dall'uso concomitante di anticoagulanti cumarinici. Sono infatti stati osservati cambiamenti nell'aggregazione piastrinica e un prolungamento dei tempi di protrombina. Probenecid: il probenecid diminuisce la secrezione tubulare renale dell'ampicillina e sulbactam; di conseguenza l'uso concomitante puo' risultare in un incremento e prolungamento delle concentrazioni sieriche dell'ampicillina e sulbactam. Influenza sulle analisi di laboratorio: un'alta concentrazione di ampicillina nelle urine puo' generare falsi positivi di glicosuria specialmente quando vengono usati ilClinitest, la Soluzione di Benedict o la Soluzione di Fehling. Si consiglia l'uso dei test del glucosio basati sulla reazione enzimatica diossidazione del glucosio (Clinistix o Testape).

EFFETTI INDESIDERATI

Si possono verificare reazioni di ipersensibilita' gravi ed acute quali: edema facciale, rigonfiamento della lingua, rigonfiamento della laringe con restringimento delle vie respiratorie, gravi reazioni cutanee come eritema essudativo multiforme, sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi cutanea tossica (sindrome di Lyell), tachicardia, dispnea, febbre da farmaco, eosinofilia, malattia del siero, anemia emolitica, vasculite e nefrite allergica, ipotensione, reazioni anafilattoidi, shockanafilattico. In presenza di tali reazioni, puo' essere necessaria l'immediata assistenza medica. Gli effetti indesiderati sono di seguito riportati secondo la classificazione MedDRA per Sistemi ed Organi. La seguente terminologia e' stata utilizzata per classificare la frequenza degli effetti indesiderati. Molto comuni (> 1/10); comuni (>= 1/100 fino a <1/10); non comuni (>= 1 / 1000 fino a <1/100); rari (>= 1/10.000 fino a <1/1.000); molto rari (< 1/10.000); non nota. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: dolore in sede dell'iniezione associato alla somministrazione intramuscolare; comuni: dolore in sede dell'iniezione associato alla somministrazione endovenosa; flebite dopo somministrazione endovenosa; rare: debolezza, sonnolenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash cutaneo, prurito, ed altre reazioni della pelle. La tipica reazione cutanea associata all'ampicillina, simile al morbillo (esantema associato all'ampicillina), che si manifesta da 5 a 11 giorni dopo l'inizio del trattamento, non preclude necessariamente successive terapie con derivati della penicillina; non nota: angioedema, eritema, orticaria. Patologie del sistema nervoso. Non comuni: vertiginie mal di testa. Reazioni neurotossiche (crampi) nei casi di meningiteo epilessia, in particolare dopo la somministrazione di alte dosi o in presenza di disfunzione renale. Patologie renali e urinarie. Rare: nefriti interstiziali; cristalluria dovuta ad un alto dosaggio per via endovenosa. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rare: alterazioni dei valori ematici, quali anemia reversibile, anemia emolitica, leucopenia, eosinofilia, trombocitopenia. Alterazioni della coagulazione del sangue. Patologie epatobiliari. Molto rare: aumento transitorioe reversibile delle transaminasi (SGOT [ALT], SGPT [AST]), bilirubinemia, valori funzionali epatici alterati, itterizia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto rare: aumento transitorio e di lieve entita' della creatinfosfochinasi (CPK). Patologie gastrointestinali: si possono verificare nausea, vomito, meteorismoe diarrea. In presenza di diarrea grave e persistente, deve essere valutata la possibilita' di colite pseudomembranosa correlata agli antibiotici, che puo' essere mortale. Pertanto in tal caso la somministrazione di Ampicillina/Sulbactam deve essere immediatamente sospesa e deveessere adottata una terapia appropriata (per es. 250 mg di vancomicina orale per quattro volte al giorno). E' controindicato l'uso di farmaci inibitori della peristalsi. Disturbi del sistema immunitario: si possono verificare reazioni di ipersensibilita' quali orticaria, febbre,eruzioni maculo-papulose. Se si verificano questi sintomi, bisogna sospendere il farmaco e consultare il medico curante. Una reazione immediata sottoforma di orticaria indica in genere una effettiva allergia alla penicillina e richiede la sospensione del trattamento. I funghi della pelle e le penicilline possono avere delle proprieta' antigeniche in comune, di conseguenza le reazioni di ipersensibilita' osservate dopo un secondo contatto, si possono verificare anche alla prima somministrazione di penicillina in una persona che e' affetta o che e' stata affetta da infezioni fungine cutanee. Reazioni avverse generalmente associate alla sola ampicillina si possono verificare anche con ampicillina/sulbactam. Altre reazioni avverse che sono state riportate in casirari per la sola ampicillina, quali artralgia, stomatiti, lingua nera, agranulocitosi, edema angioneurotico ereditario, dermatite esfoliativa ed eritema multiforme, come anche shock anafilattico dovuto a ipersensibilita' alla penicillina, non possono essere del tutto escluse conl'uso di ampicillina/sulbactam. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Dati su un numero limitato di donne in gravidanza esposte, non indicano effetti avversi dell'Ampicillina e Sulbactam nella gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Tuttavia, mancano i dati relativi all'assunzione del farmaco nel primo trimestre di esposizione. Non sono stati osservati effetti teratogeni durante gli esperimenti sugli animali. Ingravidanza Ampicillina/Sulbactam non deve essere usato se non in casodi reale necessita'. L'ampicillina e il sulbactam vengono escreti nellatte umano. Sebbene l'escrezione di entrambi i farmaci sia bassa, nei bambini allattati si possono verificare diarrea, infezioni fungine delle mucose e sensibilizzazioni allergiche. Si deve decidere se continuare/interrompere l'allattamento o continuare/interrompere la terapia con il farmaco, tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino ed il beneficio della terapia con il medicinale per la donna. Informazioni supplementari per la polvere per soluzione iniettabile per uso intramuscolare Ampicillina e sulbactam con lidocaina e' controindicato durante la gravidanza. Non sono disponibili studi clinici controllati e dati su donne in gravidanza. I dati sugli animali non rivelano effetti indesiderati sulla riproduzione. Negli studi suglianimali il trattamento con lidocaina ha mostrato alcune evidenze di cambiamenti neuro-comportamentali, ma non sono stati osservati effetti embriotossici e teratogeni. La lidocaina passa in piccole quantita' nel latte. L'ampicillina e sulbactam con lidocaina e' controindicato durante l'allattamento.

Codice: 036624082
Codice EAN:

Codice ATC: J01CR01
  • Antimicrobici generali per uso sistemico
  • Antibatterici per uso sistemico
  • Antibatterici beta-lattamici, penicilline
  • Associaz.di penicilline, incl.inibitori delle beta-lattamasi
  • Ampicillina ed inibitore delle beta-lattamasi
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: SCATOLA

POLVERE PER SOLUZIONE INIETTABILE

24 MESI

SCATOLA