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ALMARYTM IV 5F 150MG/15ML Produttore: VIATRIS HEALTHCARE LIMITED

  • FARMACO OSPEDALIERO
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

ALMARYTM 150 MG/15 ML SOLUZIONE INIETTABILE PER USO ENDOVENOSO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antiaritmici, classe I e III.

PRINCIPI ATTIVI

Ogni fiala contiene il seguente principio attivo. Flecainide acetato:150 mg. Eccipiente con effetti noti: sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Ogni fiala contiene: acqua per preparazioni iniettabili q.b., acido acetico glaciale, sodio acetato, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI

Almarytm "150 mg/15 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso" e' indicato quando la principale esigenza clinica e' il rapido controllo ola profilassi a breve termine delle seguenti aritmie: in pazienti senza patologia cardiaca di tipo organico, tachicardie sopraventricolari parossistiche incluse la tachicardia da rientro nodale atrioventricolare, la tachicardia da rientro atrioventricolare, altre tachicardie sopraventricolari di meccanismo non specifico associate a sintomi disabilitanti e la fibrillazione/flutter atriale parossistica associata a sintomi disabilitanti; aritmie ipercinetiche ventricolari documentate e pericolose per la vita, quali la tachicardia ventricolare sostenuta.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' alla flecainide acetato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; scompenso cardiaco e pazienti con storia di infarto miocardico affetti da ectopie ventricolari asintomatiche o da tachicardia ventricolare asintomatica non sostenuta; shock cardiogeno; fibrillazione atriale di lunga data in cui non vi e' stato alcun tentativo di conversione a ritmo sinusale e pazienti con malattiavalvolare cardiaca emodinamicamente significativa; accertata sindromedi Brugada; a meno che non sia disponibile uno stimolatore cardiaco per una cardiostimolazione di emergenza, Almarytm non deve essere somministrato ai pazienti con disfunzione del nodo del seno, disturbi dellaconduzione atriale, blocco atrio ventricolare di secondo grado o superiore, blocco di branca o blocco distale; pazienti con preesistente blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado, con blocco di brancadestro quando associato a emiblocco sinistro (blocco bifascicolare), con blocco di branca sinistro, a meno che non sia disponibile un pacemaker per sostenere il ritmo cardiaco nel caso dovesse intervenire un blocco cardiaco completo; insufficienza cardiaca non compensata, o con scompenso latente; in caso di preesistente infarto del miocardio l'usodi Almarytm "150 mg/15 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso" e' controindicato, tranne che nel trattamento delle aritmie ventricolari che mettono in pericolo la vita del paziente; si tenga presente, infine, che in considerazione dell'effetto proaritmico della flecainide, Almarytm non va somministrato nelle aritmie non comprese tra le indicazioni e, in particolare, e' controindicato nelle aritmie ventricolari asintomatiche ed in quelle sintomatiche meno gravi.

POSOLOGIA

Il trattamento con Almarytm "150 mg/15 ml soluzione iniettabile per uso endovenoso va iniziato e condotto in ambiente ospedaliero e seguitoda un medico specialista. a) Iniezione in bolo: in condizioni di emergenza o quando si voglia ottenere un effetto rapido, Almarytm puo' essere somministrato per via endovenosa lenta alla dose di 1-2 mg/kg di peso corporeo, somministrata in un tempo non inferiore a 10 minuti. Se preferito, la dose puo' essere diluita con soluzione di destrosio al 5% e somministrata come mini-fleboclisi (50-100 ml). Si raccomanda di somministrare Almarytm piu' lentamente e sotto attento controllo elettrocardiografico nei pazienti con tachicardia ventricolare sostenuta, nonche' in quelli con una storia di insufficienza cardiaca, che possono essere soggetti a scompenso durante la somministrazione. Per tali pazienti si raccomanda che la dose iniziale sia somministrata in non meno di 30 minuti. La dose massima raccomandata da somministrare in bolo e'150 mg. b) Infusione endovenosa. Fleboclisi: quando sia necessaria una prolungata somministrazione parenterale, si raccomanda di iniziare la terapia mediante una lenta iniezione endovenosa (non meno di 30 minuti) come sopra descritto e di proseguire con fleboclisi ai seguenti ritmi di infusione. Prima ora: 1,5 mg/kg di peso corporeo/ora; seconda ora e successive: 0,1- 0,25 mg/kg di peso corporeo/ora. Si raccomanda che la durata totale di infusione non superi le 24 ore. Comunque, quando questo e' necessario o per pazienti che ricevono la dose massima prokg per ora, si raccomanda assolutamente il monitoraggio dei livelli plasmatici. In pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina uguale o inferiore ai 35 ml/min/1,73 m^2) ciascuno dei dosaggi sopra riportati andra' ridotto della meta'; anche in tali pazienti e' assolutamente raccomandato il monitoraggio dei livelli plasmatici. Passaggio alla somministrazione orale: il passaggio alla somministrazione orale e' effettuato somministrando una compressa di Almarytm 100 mg e quindi rimuovendo la fleboclisi in quattro ore, con decrementi orari del20% della velocita' di mantenimento dell'infusione. Dodici ore dopo la prima dose viene somministrata un'altra dose orale di una-due compresse di Almarytm 100 mg. La posologia orale e' quindi proseguita come indicato nelle istruzioni per le compresse. L'impiego di dosi iniziali piu' elevate e di piu' rapidi aggiustamenti posologici e' stato associato ad un'aumentata incidenza di effetti proaritmici e di insufficienza cardiaca congestizia, specialmente durante i primi giorni di trattamento (vedere paragrafo 4.4). Quindi una dose di carico non e' raccomandata. Una volta ottenuto un adeguato controllo dell'aritmia, puo' essere possibile in alcuni pazienti ridurre la dose di quanto necessario per minimizzare effetti indesiderati o quelli sulla conduzione. In talipazienti dovrebbe valutarsi l'efficacia alla dose inferiore. Almarytmdeve essere impiegato con precauzione nei pazienti con precedenti di insufficienza cardiaca congestizia o disfunzione miocardica (vedere paragrafo 4.4) e in pazienti con disfunzioni renali e/o epatiche. Pazienti anziani: la velocita' di eliminazione della flecainide del plasma puo' essere ridotta negli anziani. Sulla base di considerazioni teoriche piu' che di risultati sperimentali, si suggerisce quanto segue: nel caso di passaggio da una terapia con un altro farmaco antiaritmico ad Almarytm, lasciare trascorrere due-quattro emivite plasmatiche del farmaco che viene interrotto prima di iniziare Almarytm alla posologia usuale. In pazienti in cui la sospensione di un precedente agente antiaritmico e' suscettibile di indurre aritmie anche molto gravi, il medicodovrebbe considerare il ricovero ospedaliero per il paziente. Quando la flecainide viene somministrata con amiodarone, e' bene ridurre la dose abituale di flecainide del 50% e seguire attentamente il paziente,anche con il monitoraggio dei livelli plasmatici. Monitoraggio dei livelli plasmatici: e' stato osservato che la grande maggioranza di pazienti trattati con successo con Almarytm aveva livelli plasmatici di farmaco compresi tra 0,2 e 1,0 mcg/ml. La probabilita' che si verifichino effetti indesiderati, specialmente cardiaci, puo' aumentare con concentrazioni plasmatiche piu' elevate, specialmente quando queste eccedano 1,0 mcg/ml. Il controllo periodico dei livelli plasmatici puo' essere utile durante la terapia. Il monitoraggio dei livelli plasmatici e'importante nei pazienti con grave compromissione epatica o renale, nei quali l'eliminazione puo' essere rallentata. Esso e' inoltre raccomandato in pazienti con associato amiodarone e puo' essere utile anche in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia e compromissione renale anche se di modesta entita'. Avvertenza particolare. Diluizione: quando necessario, la fiala di Almarytm dovrebbe essere diluita o iniettata entro soluzioni sterili di destrosio al 5%. Nel caso si usino soluzioni contenenti cloruri, come cloruro di sodio o soluzione Ringer-lattato, l'iniezione deve essere aggiunta ad un volume non inferiore a 500 ml allo scopo di evitare l'eventuale formazione di un precipitato.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

La somministrazione per via endovenosa deve essere interrotta una volta ottenuto il controllo dell'aritmia. Il passaggio alla somministrazione orale deve essere effettuato appena possibile. Effetti proaritmici. Il trattamento con Almarytm deve avvenire in ospedale o sotto la supervisione di uno specialista per i pazienti con: tachicardia AV nodalereciprocante; aritmie associate alla sindrome di Wolff-ParkinsonWhitee nelle condizioni simili con vie di conduzione accessorie; fibrillazione atriale parossistica nei pazienti con sintomi disabilitanti. Almarytm ha mostrato di aumentare il rischio di mortalita' post-infarto miocardico in pazienti con aritmia ventricolare asintomatica. Almarytm come altri aritmici, puo' provocare effetti pro- aritmici, cioe' puo' provocare la comparsa di un tipo piu' grave di aritmia, aumentare la frequenza di una aritmia esistente o la gravita' dei sintomi (vedere paragrafo 4.8). Almarytm deve essere usato con cautela nei pazienti con insorgenza acuta di fibrillazione atriale dopo chirurgia cardiaca. Il trattamento di pazienti con altre indicazioni deve sempre essere iniziato in ospedale. Il monitoraggio continuo dell'ECG e' raccomandato in tutti i pazienti trattati con iniezione in bolo. Almarytm prolunga l'intervallo QT e allarga il complesso QRS del 12-20%. L'effetto sull'intervallo JT e' insignificante. Una sindrome di Brugada puo' essere smascherata grazie alla terapia con Almarytm. Se durante il trattamento conAlmarytm si sviluppano alterazioni dell'ECG che possono indicare la sindrome di Brugada, deve essere presa in considerazione l'interruzionedel trattamento. Compromissione epatica: poiche' l'eliminazione dellaflecainide dal plasma puo' essere nettamente piu' lenta nei pazienti con insufficienza epatica significativa, Almarytm non deve essere usato in tali pazienti, a meno che i potenziali benefici superino i rischi. E' raccomandato un monitoraggio dei livelli plasmatici. Compromissione renale: Almarytm deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina <= 35 ml/min/1.73 m^2) e il monitoraggio terapeutico e' raccomandato. Anziani: il tasso di eliminazione di Almarytm dal plasma puo' essere ridotto negli anziani. Cio' deve essere tenuto in considerazione quando si effettua l'aggiustamento della dose. Popolazione pediatrica: Almarytm non e' raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni di eta', in quanto vi sono evidenze insufficienti del suo uso in questa fascia di eta'. La grave bradicardia o la marcata ipotensione devono essere corrette prima di usare Almarytm. I latticini (latte, latte artificiale ed eventualmente lo yogurt) possono ridurre l'assorbimento della flecainide nei bambini e nei neonati. L'uso della flecainide non e' autorizzatonei bambini di eta' inferiore ai 12 anni, comunque tossicita' da flecainide e' stata riportata durante il trattamento con Almarytm in bambini che hanno diminuito l'assunzione di latte e nei neonati che sono passati dall'allattamento con latte in polvere all'alimentazione con destrosio. Poiche' la flecainide e' un farmaco con un basso indice terapeutico si richiede cautela ed un monitoraggio attento quando il paziente passa da una formulazione ad un'altra. Per ulteriori avvertenze e precauzioni si rimanda al paragrafo 4.5. Fibrillazione atriale cronica: l'impiego di flecainide nella fibrillazione atriale cronica va evitato, in quanto non sufficientemente documentato. Effetto proaritmico: Almarytm, come gli altri antiaritmici, puo' indurre una nuova aritmia o aggravarne una preesistente. Tale effetto proaritmico varia da un incremento nella frequenza di battiti ectopici ventricolari, allo sviluppo di una tachicardia ventricolare piu' grave, ad es. di una tachicardia piu' sostenuta o piu' resistente alla conversione al ritmo sinusale. Negli studi con flecainide impiegata come trattamento delle aritmie ventricolari il 75% degli eventi proaritmici furono tachiaritmie ventricolari nuove o aggravate, il rimanente furono incrementi nella frequenzadi battiti ectopici ventricolari o nuove aritmie sopraventricolari. Considerando i pazienti trattati con flecainide per tachicardia ventricolare sostenuta, l'80% degli eventi proaritmici e' comparso entro 14 giorni dall'inizio della terapia. Nei pazienti trattati per aritmia sopraventricolare gli eventi proaritmici furono riscontrati nel 4% e consistevano nell'aggravamento dell'aritmia sopraventricolare, o nella comparsa (nei pazienti con ischemia miocardica) di aritmia ventricolare. In pazienti con aritmie complesse spesso e' difficile distinguere una variazione spontanea nel preesistente disordine individuale del ritmo da un peggioramento indotto dal farmaco; pertanto le conseguenti percentuali sono da considerarsi approssimative. Effetti proaritmici furonoriferiti nel 7% di pazienti trattati con flecainide. La loro frequenza e' risultata correlata alla dose ed alla preesistente patologia cardiaca. Fra i pazienti trattati con flecainide per via orale per tachicardia ventricolare sostenuta (che frequentemente presentavano anche insufficienza cardiaca, ridotta frazione d'eiezione, precedenti di infarto miocardico e/o episodi di arresto cardiaco), l'incidenza di eventi proaritmici fu del 13% quando la posologia fu iniziata a 200 mg/giorno con graduali aumenti senza superare i 300 mg/giorno nella maggior parte dei pazienti. In studi preliminari su pazienti con tachicardia ventricolare sostenuta sottoposti a dose iniziale piu' elevata (400 mg/giorno) l'incidenza degli eventi proaritmici fu del 26% con evoluzione fatale in circa il 10% dei pazienti trattati; con dosi iniziali piu' basse, l'incidenza degli eventi proaritmici con evoluzione fatale diminui'allo 0,5%. E' quindi estremamente importante seguire lo schema posologico raccomandato. Insufficienza cardiaca: Almarytm deve essere evitato nei pazienti con malattia cardiaca strutturale o anormale funzione ventricolare sinistra (vedere paragrafo 4.8). Almarytm ha un effetto inotropo negativo che puo' causare od aggravare un'insufficienza cardiaca congestizia, specialmente in pazienti affetti da cardiomiopatia, preesistente insufficienza cardiaca grave (classe NYHA funzionale III o IV) o ridotta frazione d'eiezione (meno del 30%). Nei pazienti con aritmie sopraventricolari durante il trattamento con la flecainide si osserva la comparsa o il peggioramento di insufficienza cardiaca nello 0,4% dei casi. L'insorgenza o l'aggravamento di insufficienza cardiaca congestizia, attribuibile alla terapia con flecainide, nei pazienti con tachicardia ventricolare sostenuta si e' manifestata nel 6,3% circa dei casi. Attenzione particolare va rivolta al mantenimento della funzionalita' cardiaca, comprendente l'ottimizzazione della terapia digitalica, diuretica od altre.

INTERAZIONI

Antiaritmici di classe I: Almarytm non deve essere somministrato in concomitanza con altri antiaritmici di classe I. Antiaritmici di classeII: deve essere considerata la possibilita' di effetti inotropi negativi aggiuntivi di antiaritmici di classe II, cioe' beta-bloccanti con Almarytm. In uno studio su soggetti sani riceventi simultaneamente flecainide e propranololo, i livelli ematici dell'una risultarono aumentati di circa il 20% e quelli dell'altro di circa il 30% rispetto ai valori di controllo. In questo studio formale d'interazione e' stato dimostrato che gli effetti inotropi negativi caratteristici di flecainide e propranololo sono risultati additivi. Gli effetti invece sull'intervallo PR sono risultati meno che additivi. I pazienti che negli studi clinici con flecainide ricevettero contemporaneamente farmaci beta-bloccanti non dimostrarono maggiori effetti indesiderati; non di meno dovrebbe essere considerata la possibilita' di additivita' degli effetti inotropi negativi di beta-bloccanti e flecainide. Antiaritmici di classe III: se Almarytm viene somministrato in presenza di amiodarone, la dose normale di Almarytm deve essere ridotta del 50% e il paziente deveessere attentamente monitorato per individuare eventuali eventi avversi. In queste circostanze e' fortemente raccomandato il monitoraggio dei livelli plasmatici. Antiaritmici di classe IV: l'uso di Almarytm con i bloccanti dei canali del calcio, ad esempio verapamil, deve essereconsiderato con cautela. L'esperienza sulla simultanea somministrazione di flecainide e disopiramide o verapamil e' ancora limitata. Poiche' entrambi questi farmaci hanno proprieta' inotrope negative e gli effetti della cosomministrazione con flecainide non sono noti, ne' la disopiramide ne' il verapamil dovrebbero essere somministrati insieme ad Almarytm salvo che, a giudizio del medico, i benefici di tale associazione superino i possibili rischi. Esiste pure scarsa esperienza circa la co-somministrazione di flecainide e nifedipina o diltiazem per poterne raccomandare l'associazione. Si possono verificare eventi avversi pericolosi per la vita o addirittura letali dovuti alle interazioni che causano aumento delle concentrazioni plasmatiche (vedi paragrafo 4.9). Almarytm e' metabolizzato dal CYP2D6 in larga misura e l'uso concomitante di farmaci inibitori (es. antidepressivi, neurolettici, propranololo, ritonavir, alcuni antistaminici) o induttori di questo isoenzima (es. fenitoina, fenobarbitale, carbamazepina) possono rispettivamente aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di Almarytm (vedere sotto). Un aumento dei livelli plasmatici puo' derivare anche da insufficienza renale a causa di una riduzione della clearance di Almarytm (vedi paragrafo 4.4). Ipokaliemia, ma anche iperkaliemia o altri disturbi elettrolitici devono essere corretti prima della somministrazione di Almarytm. L'ipokaliemia, che puo' dar luogo a cardiotossicita', puo' derivare dall'uso concomitante di diuretici, corticosteroidi o lassativi. Antistaminici: aumento del rischio di aritmie ventricolari con mizolastina e terfenadina (evitare l'uso concomitante). Antivirali: le concentrazioni plasmatiche di Almarytm sono aumentate da ritonavir da solo o in associazione a lopinavir e indinavir (aumento del rischiodi aritmie ventricolari, evitare l'uso concomitante). Antidepressivi:fluoxetina e altri antidepressivi aumentano la concentrazione plasmatica di Almarytm; aumento del rischio di aritmie con antidepressivi triciclici. Antiepilettici: dati limitati nei pazienti trattati con induttori enzimatici noti (fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) indicanosolo un aumento del 30% nella velocita' di eliminazione di Almarytm. Antipsicotici. Clozapina: aumento del rischio di aritmie. Antimalarici: chinina aumenta le concentrazioni plasmatiche di Almarytm. Antimicotici: terbinafina puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di Almarytm derivanti dalla sua inibizione dell'attivita' del CYP2D6. Antistaminici H2 (per il trattamento delle ulcere gastriche): l'antagonista H2cimetidina inibisce il metabolismo di Almarytm. In soggetti sani trattati con cimetidina (1 g al giorno) per 1 settimana, l'AUC di Almarytme' aumentata di circa il 30% e l'emivita e' aumentata di circa il 10%. Farmaci per la disassuefazione al fumo: la co-somministrazione di bupropione (metabolizzato dal CYP2D6) con Almarytm deve essere affrontata con cautela e deve essere iniziata con la dose minima raccomandata per il farmaco concomitante. Se bupropione viene aggiunto al trattamento di un paziente gia' in terapia con Almarytm, deve essere presa in considerazione la necessita' di diminuire il dosaggio di Almarytm. Glucosidi cardiaci: Almarytm puo' causare un innalzamento del livello di concentrazione plasmatica di digossina di circa il 15%, evento di improbabile rilevanza clinica per i pazienti con livelli plasmatici all'interno dell'intervallo terapeutico. Nei pazienti in cura con digitale, siraccomanda di misurare i livelli plasmatici di digossina non meno di 6 ore dopo ogni dose di digossina, prima o dopo la somministrazione diAlmarytm. Anticoagulanti: il trattamento con Almarytm e' compatibile con l'uso di anticoagulanti orali. La flecainide non e' largamente legata alle proteine plasmatiche. Studi in vitro con diversi farmaci che potrebbero essere somministrati contemporaneamente, mostrarono che l'entita' del legame della flecainide alle proteine plasmatiche umane e' invariata o solo leggermente diminuita. Quindi non sono prevedibili interazioni con altri farmaci fortemente legati alle proteine (es. gli anticoagulanti). Almarytm, inoltre e' stato impiegato in un gran numerodi pazienti che ricevevano diuretici senza alcuna evidente interazione.

EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati piu' comuni verificatisi nei pazienti trattati con flecainide sono stati, in ordine di frequenza: capogiri (comprendenti anche segnalazioni di senso di stordimento, debolezza, instabilita', ecc.), disturbi visivi (sono comprese segnalazioni di offuscamento del visus, difficolta' di messa a fuoco, ecc.), senso di stanchezza, palpitazioni. Gli eventi avversi sono elencati di seguito per classesistemica organica e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 e < 1/10), non comune (>= 1/1000 e <1/100), rara (>=1/10.000 e < 1/1000), molto rara (< 1/10.000), non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Alterazioni del sangue e del sistema linfatico. Non comune: conta eritrocitaria diminuita, conta dei leucociti diminuita, conta piastrinica diminuita. Disturbi del sistema immunitario. Molto rara: incremento degli anticorpi antinucleo con o senza infiammazione sistemica. Disturbi psichiatrici. Rara: allucinazioni, depressione, stato confusionale, ansia,amnesia, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri, di solito transitori; rara: parestesia, atassia, ipoestesia, iperidrosi, sincope, tremore, vampate, sonnolenza, cefalea, neuropatia periferica, convulsioni, discinesia. Patologie dell'occhio. Molto comune:alterazione visiva, come diplopia e visione offuscata; molto rara: depositi corneali. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Rara: tinnito, vertigini. Patologie cardiache. Comune: proaritmia (piu' probabile nei pazienti con malattia cardiaca strutturale); non comune: pazienti con flutter atriale possono sviluppare una conduzione AV 1:1 con aumento della frequenza cardiaca; non nota: possono verificarsi aumenti degli intervalli PR e QRS correlati alla dose (vedere paragrafo 4.4); alterazione della soglia di stimolazione (vedere paragrafo 4.4); blocco atrioventricolare di secondo e terzo grado, arresto cardiaco, bradicardia, insufficienza cardiaca/scompenso cardiaco congestizio, dolore toracico, ipotensione, infarto miocardico, palpitazioni, arresto sinusale e tachicardia (AT o VT) o fibrillazione ventricolare. Smascheramento di una pre-esistente sindrome di Brugada. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; rara: polmonite; non nota: fibrosi polmonare, malattia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, vomito, stipsi, dolore addominale, diminuzione dell'appetito, diarrea, dispepsia, flatulenza. Patologie epatobiliari. Rara: aumento degli enzimi epatici con o senza ittero; non nota:disfunzione epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.Non comune: dermatite allergica, compresi rash, alopecia; rara: orticaria grave; molto rara: reazioni di fotosensibilita'. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, affaticamento, febbre, edema. I pazienti hanno sviluppato pausa sinusale nell'1,2% dei casi (vedere paragrafo 4.4). La frequenza della maggior parte degli effetti indesiderati gravi probabilmente aumenta con alti valori dei livelli plasmatici di flecainide, specialmente con quelli superiori a 1,0 mcg/ml. Negli studi di farmacovigilanza condotti dopo l'introduzione del farmaco sul mercato, si sono avute rare segnalazioni di disfunzioni epatiche comprendenti colestasi e insufficienza epatica e rarissime segnalazioni di discrasie ematiche. Quantunque non sia stato stabilito alcun rapporto di causa ed effetto, e' consigliabile sospendere la somministrazione di Almarytm nei pazienti nei quali insorgano un inspiegato ittero o segni di disfunzione epatica o discrasie ematiche, onde eliminare la flecainide quale possibile causa. I seguenti ulteriori effetti indesiderati, probabilmente correlati alla terapia con flecainide, si sono manifestati in un numero di pazienti variante tra l'1% e meno del 3%. Effetti indesiderati generali: malessere; cardiovascolari: pausa sinusale; gastrointestinali: anoressia; sistema nervoso: paresi. I seguenti ulteriori effetti indesiderati, probabilmente correlati alla flecainide, sono stati riferiti in meno dell'1% dei pazienti. Effetti indesiderati generali: labbra lingua e bocca gonfie, artralgia, broncospasmo, mialgia; cardiovascolari: angina pectoris; sistema urinario: poliuria, ritenzione urinaria; cutanei: orticaria, dermatite esfoliativa, prurito; visivi: dolore o irritazione oculare, fotofobia, nistagmo; sistema nervoso: debolezza, alterazione del gusto, secchezza delle fauci, impotenza, disturbi della parola, stupore; psichiatrici: diminuzione della libido, spersonalizzazione, euforia,aumentata attivita' onirica, apatia. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio delmedicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: non vi sono dati adeguati sulla sicurezza di flecainide in gravidanza. In conigli di razza White New Zeland, alte dosi di flecainide hanno causato alcune anomalie fetali, ma questi effetti non sonostati osservati nei conigli Duch Belted o nei ratti (vedere paragrafo5.3). La rilevanza di questi risultati per gli esseri umani non e' stata stabilita. I dati hanno dimostrato che flecainide attraversa la placenta arrivando fino al feto nelle pazienti trattate con la flecainide durante la gravidanza. Flecainide deve essere usata in gravidanza solo se i benefici superano i rischi. Travaglio e parto: non e' noto se l'uso di flecainide durante il travaglio od il parto abbia immediati otardivi effetti secondari sulla madre o sul feto, influenzi la duratadel travaglio o del parto o aumenti la possibilita' di parto con forcipe od altri interventi ostetrici. Allattamento: la flecainide e' escreta nel latte materno. Le concentrazioni plasmatiche ottenute in un lattante sono 510 volte inferiori alle concentrazioni terapeutiche di farmaco (vedere paragrafo 5.2). Sebbene il rischio di effetti nocivi peril lattante sia ridotto, flecainide deve essere usata durante l'allattamento solo se i benefici superano i rischi. I risultati di uno studio condotto nelle madri dopo il parto indicano che la flecainide viene escreta nel latte materno a concentrazioni fino a 4 volte (in media 2,5 volte) rispetto a quelle plasmatiche. Assumendo un livello plasmatico materno al picco dell'intervallo terapeutico (1mcg/ml), la dose calcolata per neonato che assume circa 700 ml di latte materno al giorno dovrebbe essere inferiore a 3 mg. A motivo dei potenziali gravi effettiindesiderati sul neonato il medico dovrebbe decidere se fare interrompere l'allattamento o l'impiego del farmaco, considerando l'importanzadi quest'ultimo per la madre.

Codice: 025728027
Codice EAN:

Codice ATC: C01BC04
  • Sistema cardiovascolare
  • Terapia cardiaca
  • Antiaritmici, classe i e iii
  • Antiaritmici, classe ic
  • Flecainide
Temperatura di conservazione: nessuna particolare condizione di conservazione
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 60 MESI
Confezionamento: FIALA

SOLUZIONE INIETTABILE

60 MESI

FIALA