ALGHEDON 1CER 12MCG/ORA Produttore: ANGELINI SPA
- FARMACO DI CLASSE C
- RICETTA MEDICA NON RIPETIBILE
DENOMINAZIONE
ALGHEDON CEROTTO TRANSDERMICO
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Analgesici, oppioidi, derivati della fenilpiperidina.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni cerotto transdermico Alghedon 12 microgrammi/ora contiene 1,375 mg di fentanil in un cerotto di 5 cm^2 che rilascia 12,5 microgrammi di fentanil/ora. Ogni cerotto transdermico Alghedon 25 microgrammi/ora contiene 2,75 mg di fentanil in un cerotto di 10 cm^2 che rilascia 25 microgrammi di fentanil/ora. Ogni cerotto transdermico Alghedon 50 microgrammi/ora contiene 5,5 mg di fentanil in un cerotto di 20 cm^2 che rilascia 50 microgrammi di fentanil/ora. Ogni cerotto transdermico Alghedon 75 microgrammi/ora contiene 8,25 mg di fentanil in un cerotto di30 cm^2 che rilascia 75 microgrammi di fentanil/ora. Ogni cerotto transdermico Alghedon 100 microgrammi/ora contiene 11,0 mg di fentanil inun cerotto di 40 cm^2 che rilascia 100 microgrammi di fentanil/ora. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Strato esterno di rivestimento: film di polietilene tereftalato con rivestimento di rilascio in fluorocarbonio. Strato di supporto: film dipolietilene tereftalato pigmentato/etilen-vinil-acetato copolimero. Strato adesivo del farmaco: silicone adesivo (polidimetilsiloxano, resina di silicati), polidimetilsiloxano. Membrana che controlla il rilascio: film di etilene vinilacetato copolimero. Strato adesivo alla pelle: silicone adesivo (polidimetilsiloxano, resina di silicati), polidimetilsiloxano. Strato di rilascio: film di polietilene tereftalato con rivestimento di rilascio in fluorocarbonio. Inchiostri di stampa: beigee arancione o rosso o verde o blu o grigio.
INDICAZIONI
Adulti: Alghedon e' indicato nel trattamento del dolore cronico severo che richiede somministrazione continua a lungo termine di oppioidi. Bambini: trattamento a lungo termine del dolore cronico severo nei bambini di eta' superiore a 2 anni che sono gia' in trattamento con oppioidi.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Dolore acuto o postoperatorio, poiche' non e' possibile aumentare gradualmente la dose durante un impiego a breve termine e potrebbe inoltre comportare un possibile rischio di ipoventilazione grave o pericolosa per la vita. Severa depressione respiratoria.
POSOLOGIA
Posologia: la dose di Alghedon deve essere personalizzata in base alle condizioni del paziente e deve essere valutata a intervalli regolaridopo l'applicazione. Deve essere utilizzata la dose minima efficace. I cerotti sono progettati per rilasciare circa 12, 25, 50, 75, 100 mcgora di fentanil nella circolazione sistemica, che rappresentano rispettivamente circa 0,3, 0,6, 1,2, 1,8 e 2, 4 mg al giorno. Scelta del dosaggio iniziale: la dose appropriata iniziale di Alghedon deve basarsisull'uso corrente di oppioidi da parte del paziente. Si raccomanda diutilizzare Alghedon in pazienti che hanno dimostrato tolleranza agli oppioidi. Altri fattori da considerare sono le condizioni generali e mediche del paziente, inclusi il peso, l'eta' e il grado di debilitazione nonche' il grado di tolleranza agli oppioidi. Pazienti naive agli oppioidi: generalmente la via di somministrazione transdermica non e' raccomandata in pazienti naive agli oppioidi. Devono essere consideratevie alternative di somministrazione (orale, parenterale). Per prevenire il sovradosaggio si raccomanda che i pazienti naive ricevano basse dosi di oppioidi a rilascio immediato (ad es. morfina, idromorfone, ossicodone, tramadolo e codeina) che devono essere aumentate gradualmente fino a raggiungere una dose analgesica equivalente a Alghedon con unrilascio di 12 mcg/h o 25 mcg/h. A questo punto i pazienti possono passare a Alghedon. In circostanze in cui e' impossibile cominciare con oppioidi orali e Alghedon e' l'unica opzione di trattamento appropriata per un paziente naive agli oppioidi, la dose iniziale deve essere quella piu' bassa (cioe' 12 mcg/h). In tali circostanze il paziente deveessere attentamente monitorato. Nei pazienti naive agli oppioidi, la possibilita' di ipoventilazione grave o pericolosa per la vita esiste anche se per iniziare la terapia viene utilizzata la dose piu' bassa di Alghedon (vedere paragrafi 4.4 e 4.9). Aumento graduale della dose eterapia di mantenimento: il cerotto di Alghedon deve essere sostituito ogni 72 ore. La dose deve essere aumentata gradualmente e personalizzata sulla base dell'impiego giornaliero medio di analgesici supplementari, fino a raggiungere un equilibrio tra efficacia analgesica e tollerabilita'. L'aumento graduale della dose normalmente deve essere eseguito con incrementi di 12 o di 25 mcg/h, sebbene si debba tenere contodelle esigenze analgesiche supplementari (morfina orale 45/90 mg/die - Alghedon 12/25 mcg/h) e dell'entita' del dolore del paziente. In seguito a un incremento della dose, il paziente puo' impiegare fino a 6 giorni per raggiungere un equilibrio con il nuovo livello di dose. Pertanto, dopo un incremento della dose, i pazienti devono indossare il cerotto della dose piu' alta per due applicazioni di 72 ore prima di effettuare qualsiasi altro incremento della dose. Per dosi superiori a 100 mcg/h e' possibile usare piu' di un cerotto di Alghedon alla volta. I pazienti potrebbero avere periodicamente necessita' di dosi integrative di un analgesico a breve azione per il dolore "breakthrough". Quando la dose di Alghedon supera i 300 mcg/h per alcuni pazienti potrebbero essere necessari metodi addizionali o alternativi di somministrazione dell'oppioide. In assenza di un adeguato controllo del dolore, deveessere considerata la possibilita' di iperalgesia, tolleranza e progressione della malattia di base (vedere paragrafo 4.4). Se l'analgesia e' insufficiente, soltanto durante la prima applicazione, il cerotto di Alghedon puo' essere sostituito dopo 48 ore con un cerotto della stessa dose, oppure la dose puo' essere aumentata dopo 72 ore. Se il cerotto deve essere sostituito (ad es. se si stacca) prima di 72 ore, si deve applicare un cerotto della stessa dose in una zona cutanea differente. Cio' puo' provocare un aumento delle concentrazioni sieriche (vedere paragrafo 5.2) e il paziente deve essere attentamente monitorato. Durata e obiettivi del trattamento: prima di iniziare il trattamento con Alghedon deve essere concordata con il paziente una strategia di trattamento che comprenda la durata e gli obiettivi dello stesso, e un piano per la conclusione del trattamento, in accordo con le linee guidaper la gestione del dolore. Durante il trattamento, vi deve essere uncontatto frequente tra il medico e il paziente al fine di valutare lanecessita' di proseguire il trattamento, considerare l'interruzione del trattamento e, se necessario, adeguare la posologia. In assenza di un adeguato controllo del dolore, deve essere considerata la possibilita' di iperalgesia, tolleranza e progressione della malattia di base (vedere paragrafo 4.4). Interruzione della terapia con Alghedon: se fosse necessario interrompere la terapia con Alghedon, la sua sostituzione con altri farmaci oppioidi dovra' essere graduale, iniziando con unadose bassa da aumentare progressivamente poiche' i livelli plasmaticidi fentanil scendono gradualmente dopo la rimozione di Alghedon. Possono essere necessarie oltre 20 ore perche' la concentrazione plasmatica di fentanil diminuisca del 50%. In generale, l'interruzione dell'analgesia di tipo oppiaceo deve essere graduale al fine di prevenire i sintomi da astinenza (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Vi sono state segnalazioni in merito alla comparsa di gravi sintomi da astinenza e dolore incontrollato dovuta a un'interruzione rapida di analgesici oppioidi inpazienti con dipendenza fisica da oppioidi. La riduzione progressiva della dose deve basarsi sulla dose individuale, sulla durata del trattamento e sulla risposta del paziente al dolore e ai sintomi da astinenza. Nei pazienti in trattamento da lungo tempo, puo' essere necessariauna riduzione della dose ancora piu' graduale. Nei pazienti in trattamento da breve tempo, si puo' prendere in considerazione uno schema diriduzione piu' rapida. I sintomi da astinenza da oppiacei possono insorgere in alcuni pazienti dopo la conversione o l'aggiustamento della dose. Popolazioni speciali, anziani: i pazienti anziani devono essere osservati attentamente e la dose deve essere personalizzata in base alle condizioni del paziente (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Nei pazienti anziani naive agli oppioidi il trattamento deve essere considerato solo se i benefici superano i rischi. In questi casi per il trattamento iniziale deve essere considerata solo la dose di 12 mcg/h di Alghedon. Compromissione renale ed epatica: i pazienti con compromissione renaleo epatica devono essere osservati attentamente e la dose deve essere personalizzata in base alle condizioni del paziente (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Nei pazienti naive agli oppioidi con compromissione renaleo epatica, il trattamento deve essere considerato solo se i benefici superano i rischi. In questi casi per il trattamento iniziale deve essere considerata solo la dose di 12 mcg/h di Alghedon.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
AVVERTENZE
I pazienti che hanno manifestato eventi avversi seri devono essere monitorati per almeno 24 ore dopo la rimozione di Alghedon, o anche piu'a lungo se i sintomi clinici lo impongono, poiche' le concentrazioni sieriche di fentanil diminuiscono gradualmente e si riducono a circa il 50% dopo 20-27 ore. I pazienti e le persone che si prendono cura di loro devono essere informati che Alghedon contiene un principio attivoin una quantita' che puo' essere fatale, soprattutto per un bambino. Pertanto, essi devono tenere tutti i cerotti fuori dalla vista e dallaportata dei bambini, sia prima che dopo l'uso. A causa dei rischi, inclusi gli esiti fatali, associati all'ingestione accidentale, all'uso improprio e all'abuso, e' necessario raccomandare ai pazienti e alle persone che si occupano di loro di tenere Alghedon in un luogo sicuro eprotetto, inaccessibile ad altre persone. Pazienti naive e pazienti che non hanno tolleranza agli oppioidi: l'uso di cerotti transdermici di fentanil in pazienti naive agli oppioidi e' stato associato con raricasi di depressione respiratoria significativa e/o morte quando vieneutilizzato come terapia oppioide iniziale, soprattutto in pazienti con dolore non oncologico. Esiste il rischio potenziale di ipoventilazione grave o pericolosa per la vita anche se viene utilizzata la dose piu' bassa di Alghedon come terapia iniziale in pazienti naive agli oppioidi, soprattutto in pazienti anziani o con compromissione epatica o renale. La tendenza a sviluppare tolleranza ha un'ampia variabilita' interindividuale. Si raccomanda di utilizzare Alghedon in pazienti che hanno dimostrato tolleranza agli oppioidi (vedere paragrafo 4.2). Depressione respiratoria: con Alghedon, in alcuni pazienti, si puo' verificare una significativa depressione respiratoria; i pazienti devono essere tenuti sotto controllo per questi effetti. La depressione respiratoria puo' persistere anche dopo la rimozione del cerotto di Alghedon. L'incidenza di depressione respiratoria aumenta con l'aumentare della dose di Alghedon (vedere paragrafo 4.9). Gli oppioidi possono causare disturbi respiratori durante il sonno, come apnea centrale del sonno (ACS) e ipossia correlata al sonno. L'uso di oppioidi aumenta il rischiodi ACS in maniera dose-dipendente. Nei pazienti che presentano ACS, valutare la riduzione del dosaggio totale di oppioidi. Rischio derivante dall'uso concomitante di depressivi del sistema nervoso centrale (SNC), inclusi medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati, alcol e farmaci narcotici depressivi del SNC: l'uso concomitante diAlghedon e medicinali sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati, alcol o medicinali narcotici depressivi del SNC, puo' provocare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi deve essereriservata per quei pazienti per cui non sono disponibili opzioni alternative di trattamento. Se si e' deciso di prescrivere Alghedon in concomitanza con medicinali sedativi, deve essere usata la piu' bassa dose efficace e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. I pazienti devono essere strettamente monitorati per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. In virtu' di cio', si raccomanda fortemente di informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura di essere consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5). Malattia polmonare cronica: Alghedon puo' avere effetti indesiderati piu' severi in pazienti con malattie polmonari croniche, ostruttive o di altro tipo. In questi pazienti gli oppioidi possono ridurre il drive respiratorio e aumentare la resistenza delle vie aeree. Effetti del trattamento a lungo termine e tolleranza: In tutti i pazienti, nelcaso di somministrazione ripetuta di oppioidi si possono sviluppare tolleranza agli effetti analgesici, iperalgesia, dipendenza fisica e dipendenza psicologica, mentre si sviluppa una tolleranza incompleta peralcuni effetti indesiderati come la stitichezza indotta da oppioidi. In particolare nei pazienti con dolore cronico non oncologico, e' stato segnalato che potrebbero non sperimentare un miglioramento significativo dell'intensita' del dolore dal trattamento continuo con oppioidi a lungo termine. Durante il trattamento, vi deve essere un contatto frequente tra il medico e il paziente al fine di valutare la necessita' di proseguire il trattamento (vedere paragrafo 4.2). Quando si decide che non vi sono benefici per la continuazione, si deve applicare una graduale riduzione della dose per affrontare i sintomi di astinenza. Non interrompere bruscamente l'assunzione di Alghedon in pazienti con dipendenza fisica da oppioidi. In caso di brusca interruzione della terapia o riduzione della dose puo' insorgere una sindrome da astinenza. Vi sono state segnalazioni in merito alla possibile comparsa di gravi sintomi di astinenza e dolore incontrollato dovuta a una riduzione rapida di Alghedon in pazienti con dipendenza fisica da oppioidi (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Quando un paziente non necessita piu' della terapia, e' consigliabile ridurre la dose gradualmente per minimizzare i sintomi di astinenza. La riduzione graduale di una dose elevata puo' richiedere da settimane a mesi. La sindrome da astinenza da medicinali oppioidi e' caratterizzata da alcuni o da tutti i seguenti sintomi: irrequietezza, lacrimazione, rinorrea, sbadigli, sudorazione, brividi, mialgia, midriasi e palpitazioni. Possono insorgere anche altri sintomi come irritabilita', agitazione, ansia, ipercinesia, tremore, debolezza,insonnia, anoressia, crampi addominali, nausea, vomito, diarrea, aumento della pressione arteriosa, aumento della frequenza respiratoria o della frequenza cardiaca. Disturbo da uso di oppioidi (abuso e dipendenza): l'uso ripetuto di Alghedon puo' portare a disturbo da uso di oppioidi (OUD). Una dose piu' elevata e una durata prolungata del trattamento con oppioidi possono aumentare il rischio di sviluppare OUD. L'abuso o l'uso improprio intenzionale di Alghedon puo' provocare sovradosaggio e/o morte. Il rischio di sviluppare OUD e' aumentato nei pazienti con anamnesi personale o familiare (genitori o fratelli) di disturbida uso di sostanze (incluso il disturbo da uso di alcol), nei consumatori di tabacco o in pazienti con anamnesi personale di altri disturbidi salute mentale (ad es. depressione maggiore, ansia e disturbi della personalita').
INTERAZIONI
Interazioni farmacodinamiche. Medicinali ad azione centrale/sostanze con azione depressiva sul sistema nervoso centrale (SNC), inclusi alcol e farmaci narcotici con azione depressiva sul SNC: l'uso concomitante di Alghedon ed altri medicinali con azione depressiva sul sistema nervoso centrale (comprendenti benzodiazepine e altri sedativi/ipnotici,oppioidi,, anestetici generali, fenotiazine, tranquillanti, antistaminici sedativi, alcol e farmaci narcotici con azione depressiva sul SNC, miorilassanti e gabapentinoidi (gabapentin e pregabalin), puo' provocare depressione respiratoria, ipotensione, sedazione profonda, coma omorte. La prescrizione concomitante di sostanze depressive del SNC e di Alghedon deve essere riservata ai pazienti per cui non sono possibili opzioni terapeutiche alternative. L'uso di uno qualsiasi di questi medicinali in concomitanza a Alghedon richiede un monitoraggio intensoe l'osservazione. La dose e la durata dell'uso concomitante deve essere limitata (vedere paragrafo 4.4). Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO): l'uso di Alghedon non e' raccomandato in pazienti che richiedono la somministrazione contemporanea di IMAO. Sono state segnalate interazioni severe e imprevedibili con gli IMAO, comprendenti un potenziamento degli effetti degli oppioidi o degli effetti serotoninergici. Pertanto Alghedon non deve essere utilizzato nei 14 giorni successivi all'interruzione della terapia con IMAO. Medicinali serotoninergici: la co-somministrazione di fentanil con medicinali serotoninergici, come unInibitore Selettivo della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) o un Inibitore della Ricaptazione della Serotonina-Noradrenalina (SNRI) o unInibitore delle Monoamino Ossidasi (IMAO) puo' aumentare il rischio di sindrome serotoninergica, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita. Usare in concomitanza con cautela. Osservare attentamente il paziente, in particolare durante l'inizio del trattamento e l'aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.4). Uso concomitante di agonisti/antagonisti oppioidi misti: l'uso concomitante di buprenorfina, nalbufina o pentazocina non e' raccomandato. Questi medicinali hanno elevata affinita' per i recettori oppioidi con un'attivita' intrinseca relativamente bassa, quindi antagonizzano in parte l'effetto analgesico di fentanil e possono indurre sintomi da astinenza in pazienti dipendenti dagli oppioidi (vedere paragrafo 4.4). Interazioni farmacocinetiche. Inibitori del Citocromo P450 3A4 (CYP3A4): fentanil, principio attivo ad elevata clearance, viene rapidamente metabolizzato principalmentedal citocromo CYP3A4. L'uso concomitante di Alghedon e di inibitori del citocromo P450 3A4 (CYP3A4) puo' comportare un aumento della concentrazione plasmatica di fentanil, che potrebbe aumentare o prolungare sia gli effetti terapeutici che quelli indesiderati e potrebbe causare depressione respiratoria grave. Ci si aspetta che l'entita' dell'interazione con gli inibitori potenti di CYP3A4 sia maggiore di quella con gli inibitori deboli o moderati. Sono stati segnalati casi di depressione respiratoria grave dopo la co-somministrazione di inibitori del CYP3A4 con fentanil transdermico, compreso un caso fatale dopo la co-somministrazione con un inibitore moderato del CYP3A4. L'uso concomitantedi inibitori del CYP3A4 e Alghedon non e' raccomandato, a meno che ilpaziente sia monitorato attentamente (vedere paragrafo 4.4). Esempi di principi attivi che possono aumentare le concentrazioni di fentanil sono: amiodarone, cimetidina, claritromicina, diltiazem, eritromicina,fluconazolo, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, ritonavir, verapamil e voriconazolo (l'elenco non e' completo). Dopo la co-somministrazione di inibitori deboli, moderati o potenti del CYP3A4 con fentanil e.v. a breve durata d'azione, la diminuzione della clearance di fentanil e' stata generalmente <=25%, tuttavia con ritonavir (inibitore potente di CYP3A4), la clearance media di fentanil e' diminuita in media del 67%. L'entita' dell'interazione degli inibitori di CYP3A4 con fentanil transdermico a lunga durata d'azione e' nota, ma puo' essere maggiore che con la somministrazione e.v. a breve durata d'azione. Induttori del Citocromo P450 3A4 (CYP3A4): l'uso concomitante di fentanil transdermico con induttori del citocromo CYP3A4 puo' comportare una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di fentanil e una diminuzione dell'effetto terapeutico. Si raccomanda cautela nell'uso concomitante di induttori di CYP3A4 e Alghedon. La dose di Alghedon puo' richiedere un aumento oppure puo' essere necessario passare a un altro medicinaleanalgesico. In previsione dell'interruzione di un trattamento concomitante con un induttore di CYP3A4 e' necessario diminuire la dose di fentanil e monitorare attentamente il paziente. Gli effetti dell'induttore diminuiscono gradualmente e cio' puo' comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fentanil, le quali possono aumentare o prolungare sia gli effetti terapeutici sia gli effetti indesiderati, e potrebbero causare una grave depressione respiratoria. L'attento monitoraggio deve continuare fino al raggiungimento di effetti stabili del farmaco. Esempi di principi attivi che possono diminuire le concentrazioni plasmatiche di fentanil sono: carbamazepina, fenobarbital, fenitoina e rifampicina (l'elenco non e' completo). Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
EFFETTI INDESIDERATI
La sicurezza dei cerotti transdermici di fentanil e' stata valutata in 1565 soggetti adulti e 289 pediatrici che hanno preso parte ad 11 studi clinici (1 in doppio cieco, controllato vs placebo; 7 in aperto, vs controllo attivo; 3 in aperto, non controllati) nel trattamento del dolore cronico oncologico o non oncologico. Tutti questi soggetti hanno ricevuto almeno 1 dose di cerotti transdermici di fentanil e hanno fornito dati di sicurezza. Sulla base dei dati di sicurezza aggregati di questi studi clinici, le reazioni avverse riportate piu' comunemente(incidenza >= 10%) sono state: nausea (35,7%), vomito (23,2%), costipazione (23,1%), sonnolenza (15,0%), capogiri (13,1%) e cefalea (11,8%). Le reazioni avverse riportate con l'uso di fentanil cerotto transdermico in questi studi clinici, incluse le reazioni avverse sopra menzionate, e quelle rilevate nell' esperienza post-marketing, sono elencatedi seguito. Le frequenze sono riportate in accordo alla seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000); molto raro (<1/10.000); e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dai dati disponibili). Le reazioni avverse sono raggruppate secondo la Classificazione per Sistemi e Organi ed in ordine decrescente di gravita' all'interno di ciascuna categoria di frequenza. Reazioni avverse in pazienti adulti e pediatrici. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita'; non nota: shock anafilattico, reazione anafilattica, reazione anafilattoide. Patologie endocrine. Non nota: carenza di androgeni. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia, depressione, ansia, stato confusionale, allucinazioni; non comune: agitazione, disorientamento, umoreeuforico; non nota: delirium, dipendenza. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, capogiro, cefalea; comune: tremore, parestesia; non comune: ipoestesia, convulsioni (incluse convulsioni cloniche e da grande male), amnesia, riduzione del livello di coscienza, perdita di coscienza. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata; raro: miosi. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, tachicardia; non comune: bradicardia, cianosi. Patologie vascolari. Comune: ipertensione;non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea;comune: non comune: depressione respiratoria, sofferenza respiratoria; raro: apnea, ipoventilazione; non nota: bradipnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito, costipazione; comune: diarrea, bocca secca, dolore addominale, dolore addominale superiore, dispepsia; non comune: ileo; raro: subileo. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: iperidrosi, prurito, eruzione cutanea, eritema; non comune: eczema, dermatite allergica, patologia della cute, dermatite, dermatite da contatto. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari; non comune: contrazione muscolare. Patologie renali e urinarie. Comune: ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile, disfunzione sessuale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento, edema periferico, astenia, malessere, sentire freddo; non comune: reazione in sede di applicazione, malattia simil-influenzale, percezione di variazione della temperatura corporea, ipersensibilita' nella sede di applicazione, sindrome da astinenza da droghe, piressia*; raro: dermatite in sede di applicazione, eczema in sede di applicazione non nota: tolleranza al farmaco. * La frequenza assegnata (non comune) si basa sulle analisi di incidenza che comprendono solo studi clinici su soggetti adulti e pediatrici con dolore non-oncologico. Popolazione pediatrica: la sicurezza di fentanil cerotti transdermici e' stata valutata in 289 pazienti pediatrici (< 18 anni) che hanno partecipato a 3 studi clinici per la gestione del dolore cronico o continuo di origine oncologica o non oncologica. Questi pazienti hanno assunto almeno una dose di fentanil cerotti transdermici e hanno fornito dati di sicurezza (vedere paragrafo 5.1). Il profilo di sicurezza nei bambini e negli adolescenti trattati con fentanil cerotti transdermici e' stato simile a quello osservato negli adulti. Non sono statiidentificati rischi nella popolazione pediatrica oltre a quelli attesi con l'uso di oppioidi per il sollievo dal dolore associato a gravi malattie e non sembra esserci alcun rischio specifico pediatrico associato all'uso di fentanil cerotti transdermici nei bambini di appena 2 anni se utilizzato come indicato. Sulla base dei dati aggregati di sicurezza da questi 3 studi clinici nei pazienti pediatrici, le reazioni avverse riportate piu' comunemente (incidenza >=10%) sono state: vomito(33,9%), nausea (23,5%), cefalea (16,3%), costipazione (13,5%), diarrea (12,8%) e prurito (12,8%). Tolleranza: con l'uso ripetuto puo' svilupparsi tolleranza. Dipendenza da sostanze d'abuso: l'uso ripetuto di Alghedon puo' causare dipendenza da sostanze d'abuso, anche a dosi terapeutiche. Il rischio di dipendenza da sostanze d'abuso puo' variare aseconda dei fattori di rischio individuali del paziente, della posologia e della durata del trattamento con oppioidi (vedere paragrafo 4.4). In alcuni pazienti e' possibile osservare sintomi da astinenza da oppioidi (come nausea, vomito, diarrea, ansia e brividi) in seguito allaconversione dal loro precedente trattamento analgesico con oppioidi ad Alghedon oppure se la terapia viene interrotta all'improvviso (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Sono stati riportati casi molto rari di neonati con sindrome da sospensione neonatale nel caso di madri che hanno fatto uso cronico di cerotti transdermici di fentanil durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Casi di sindrome serotoninergica sono stati riportati quando fentanil e' stato somministrato in concomitanza confarmaci altamente serotoninergici (vedere paragrafi 4.4. e 4.5). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non esistono dati adeguati sull'uso di Alghedon nelle donne in gravidanza. Studi sugli animali hanno dimostrato una certa tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Non e' noto il rischio potenziale nell'uomo, sebbene fentanil quando utilizzato per via endovenosa come anestetico abbia dimostrato di attraversare la barriera placentare nelle donne in gravidanza. E' stata riportata sindrome da sospensione in neonati nati da madri in terapia cronica con cerotti transdermici di fentanil durante la gravidanza. Alghedon non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che non sia strettamente necessario. L'uso diAlghedon non e' raccomandato durante il parto poiche' non puo' essereutilizzato nel trattamento del dolore acuto o post-operatorio (vedereparagrafo 4.3). Inoltre, poiche' fentanil attraversa la placenta, l'uso di Alghedon durante il parto puo' provocare depressione respiratoria nel neonato. Allattamento: fentanil viene escreto nel latte materno e puo' provocare sedazione/depressione respiratoria nel neonato allattato al seno. L'allattamento con latte materno dovra' pertanto essere interrotto durante il trattamento con Alghedon e per almeno 72 ore dopola rimozione del cerotto. Fertilita': non ci sono dati clinici sugli effetti di fentanil sulla fertilita'. Alcuni studi nei ratti hanno evidenziato una riduzione della fertilita' e un aumento della mortalita' embrionale a dosi tossiche per le madri (vedere paragrafo 5.3).
Codice: 039014257
Codice EAN:
- Sistema nervoso
- Analgesici
- Oppioidi
- Derivati della fenilpiperidina
- Fentanil
Forma farmaceutica
CEROTTI TRANSDERMICI
Scadenza
36 MESI
Confezionamento
BUSTINA/BUSTA SINGOLA