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ACURMIL EV 5F 50MG 5ML Produttore: LISAPHARMA SPA

  • FARMACO DI CLASSE C
  • USO OSPEDALIERO

DENOMINAZIONE

ACURMIL SOLUZIONE INIETTABILE PER USO ENDOVENOSO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Miorilassanti ad azione periferica.

PRINCIPI ATTIVI

Acurmil 25 mg/2.5 ml soluzione iniettabile, una fiala da 2,5 ml contiene, principio attivo: atracurio besilato 25 mg. Acurmil 50 mg/5 ml soluzione iniettabile, una fiala da 5 ml contiene, principio attivo: atracurio besilato 50 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Acido benzenesolfonico; acqua p.p.i.

INDICAZIONI

M03AC04. Acurmil e' un bloccante neuromuscolare non depolarizzante altamente selettivo, da utilizzare in anestesia per facilitare l'intubazione tracheale e per ottenere il rilasciamento muscolare in un vasto ambito di procedure chirurgiche che lo richiedono e nella ventilazione controllata. Esso e' anche indicato per facilitare la ventilazione controllata in pazienti ricoverati presso Unita' di Terapia Intensiva. Acurmil e' inoltre idoneo per il mantenimento del rilasciamento muscolare durante l'intervento di taglio cesareo.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'atracurio e' controindicato nei pazienti con ipersensibilita' nota nei confronti dell'atracurio, del cisatracurio o dell'acido benzensolfonico.

POSOLOGIA

Acurmil va somministrato esclusivamente per via endovenosa. Si consiglia di somministrare Acurmil lentamente per evitare la transitoria caduta pressoria che talvolta puo' conseguire ad un'iniezione rapida. Adulti. Uso per iniezione: le dosi per gli adulti variano da 0,3 a 0,6 mg/kg sulla base della durata richiesta di blocco completo e determinanoun rilasciamento adeguato per tempi variabili da 15 a 35 minuti. Il blocco completo puo' essere prolungato con dosi supplementari di 0,1 - 0,2 mg/kg, secondo le necessita'. Successive dosi supplementari non provocano accumulo. L'intubazione endotracheale puo' essere effettuata, in genere, entro 90 secondi dall'iniezione endovenosa di 0,5 - 0,6 mg/kg di farmaco. Il blocco neuromuscolare provocato da Acurmil puo' essere rapidamente e permanentemente risolto da dosi standard di anticolinesterasici, quali la neostigmina, in associazione con un agente anticolinergico quale l'atropina. La ripresa della fine del blocco completo,senza l'impiego di neostigmina, avviene in circa 35 minuti, calcolatidalla ricomparsa della risposta tetanica al 95% di ripresa della normale funzione neuromuscolare. Uso per fleboclisi: dopo una dose iniziale di 0,3 - 0,6 mg/kg per iniezione endovenosa, Acurmil puo' essere somministrato per fleboclisi alle dosi di 0,005 - 0,01 mg/kg/min, per mantenere il blocco neuromuscolare nel corso di lunghi interventi chirurgici. Un dosaggio accurato del farmaco somministrato per fleboclisi puo' essere ottenuto utilizzando una siringa a pompa. Acurmil puo' esseresomministrato per fleboclisi durante gli interventi di by-pass cardiopolmonare alle velocita' sopra indicate. L'ipotermia indotta, a temperature di 25 gradi C. o 26 gradi C, riduce la velocita' di inattivazione dell'Atracurio, pertanto, a tali temperature, il blocco neuromuscolare completo puo' essere mantenuto dimezzando la velocita' iniziale di fleboclisi. Acurmil e' compatibile con le seguenti soluzioni per fleboclisi, per i periodi di stabilita' indicati. Soluzioni per fleboclisi:fisiologica 0,9% p/v; periodi di stabilita': 24 ore. Soluzioni per fleboclisi: glucosio 5% p/v; periodi di stabilita': 8 ore. Soluzioni perfleboclisi: ringer; periodi di stabilita': 8 ore. Soluzioni per fleboclisi: glucosio con sodio cloruro i (rispettivamente 4,7% p/v e 0,18% p/v); periodi di stabilita': 8 ore. Soluzioni per fleboclisi: ringer lattato; periodi di stabilita': 4 ore. Quando diluite in queste soluzioni, per ottenere concentrazioni da 0,5 a 0,9 mg/ml, le fleboclisi di Acurmil sono stabili, alla luce del giorno, a temperature fino a 30 gradi C. Acurmil puo' essere diluito anche in acqua per preparazioni iniettabili fino ad ottenere concentrazioni di 0,5 - 0,9 mg/ml, sebbene non se ne raccomandi l'impiego nelle fleboclisi. Tali diluizioni sono stabili per 8 ore a temperature fino a 30 gradi C. Bambini: il dosaggio per i bambini oltre 1 mese di vita e' lo stesso di quello per gli adulti su una base di mg/kg di peso corporeo. Uso nei neonati: l'uso di Acurmil non e' raccomandato nei neonati dato che i dati disponibili sonoinsufficienti. Anziani: Acurmil puo' essere utilizzato a dosi standard nei pazienti anziani. Uso in pazienti con insufficienza renale o epatica: Acurmil puo' essere utilizzato a dosi standard nei pazienti con insufficienza renale o epatica. Uso nei pazienti con gravi malattie cardiovascolari: nei pazienti con gravi malattie cardiovascolari, la dose iniziale di Acurmil deve essere somministrata lentamente nell'arco di 60 secondi. Uso in Unita' di Terapia Intensiva: dopo l'eventuale somministrazione di una dose iniziale di 0,3-0,6 mg/kg per iniezione endovenosa, Acurmil puo' essere somministrato per fleboclisi alle dosi di 11-13 mcg/kg/min (0,65-0,78 mg/kg/ora) per mantenere il blocco neuromuscolare. Esiste, in ogni caso, un'ampia variabilita' nei pazienti riguardo alle dosi necessarie (da 4,5 mcg/kg/min a 29,5 mcg/kg/min). I dati disponibili indicano che il fabbisogno di Acurmil puo' aumentare nelcorso di una prolungata somministrazione nei reparti di terapia intensiva; piu' comunemente nei pazienti che sviluppano edemi periferici. Il recupero dal blocco neuromuscolare (TOF>0,75) dopo un'infusione di Acurmil non viene influenzato dalla durata della somministrazione. Il recupero spontaneo si verifica in circa 60 minuti (range 32-108 min).

CONSERVAZIONE

Per Acurmil 50 mg/5 ml: conservare e trasportare a temperatura compresa tra 2 gradi C. e 8 gradi C. Per Acurmil 25 mg/2.5 ml: conservare a temperatura compresa tra 2 gradi C. e 8 gradi C. Conservare nel contenitore originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non congelare. Le fiale aperte e non utilizzate devono essere scartate.

AVVERTENZE

Come avviene per tutti gli altri bloccanti neuromuscolari, Acurmil paralizza i muscoli respiratori cosi' come gli altri muscoli scheletricima non ha effetto sullo stato di coscienza. Percio' esso deve essere somministrato solo con idonea anestesia generale e solo da un anestesista o sotto la stretta sorveglianza di quest'ultimo, e devono essere disponibili mezzi adeguati per l'intubazione endotracheale e la ventilazione artificiale. In pazienti predisposti vi e' la possibilita' che la somministrazione di Acurmil dia luogo a liberazione di istamina, pertanto particolare cautela andra' adottata nel trattamento di pazienti con gravi malattie cardiovascolari che possono essere piu' sensibili agli effetti di una ipotensione transitoria ed in quelli con qualsiasi precedente nell'anamnesi (ad es. severe reazioni da ipersensibilita' verso allergeni multipli e asma) nei quali la liberazione di istamina possa comportare un grosso rischio. In particolare nei pazienti con anamnesi di allergia e asma si potrebbe verificare broncospasmo. In tali pazienti si raccomanda la somministrazione per iniezione endovenosa lenta, in dosi suddivise. Si richiede inoltre cautela nella somministrazione dell'atracurio a pazienti che abbiano presentato ipersensibilita'nei confronti di altri agenti bloccanti neuromuscolari, in quanto e' stato rilevato un alto tasso di sensibilita' crociata (oltre il 50%) tra agenti bloccanti neuromuscolari (vedi paragrafo 4.3). Acurmil deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con miastenia grave, in altre affezioni neuromuscolari, nella carcinomatosi e nei gravi disordinielettrolitici, in quanto, come con altri agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti, ci si puo' attendere maggiore sensibilita' neiconfronti dell'atracurio in pazienti affetti da miastenia grave, altre patologie neuromuscolari e grave squilibrio elettrolitico. L'atracurio dev'essere somministrato nell'arco di 60 secondi ai pazienti che possono essere insolitamente sensibili a cadute della pressione arteriosa, per esempio nei pazienti ipovolemici. L'atracurio, nell'intervallo di dosaggio raccomandato, non presenta significative caratteristiche di blocco vagale o gangliare. Di conseguenza l'atracurio, nell'intervallo di dosaggio raccomandato, non produce effetti clinicamente significativi sulla frequenza cardiaca e non contrasta la bradicardia prodottada molti anestetici o dalla stimolazione vagale durante gli interventi chirurgici. Se come sede di iniezione viene scelta una vena di piccolo calibro, i residui di Acurmil devono essere allontanati da quest'ultima dopo l'iniezione introducendo nella vena una piccola quantita' disoluzione fisiologica. Qualora venissero somministrati, attraverso lostesso ago o cannula posti in permanenza, altri farmaci anestetici oltre all'Acurmil, e' importante che ciascun farmaco venga allontanato introducendo acqua sterile apirogena o soluzione fisiologica. Quando uno dei metaboliti dell'atracurio, la laudanosina, e' somministrata in animali da laboratorio, puo' determinare effetti di tipo eccitatorio sul SNC. Mentre sono state segnalate delle crisi convulsive in pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva a cui veniva somministrato Acurmil, queste non venivano considerate attribuibili ne' alla laudanosina ne' all'Atracurio anche in casi in cui Acurmil veniva somministrato in infusione continua per lunghi periodi. L'atracurio viene inattivato dal pH elevato e pertanto non deve essere mescolato nella stessa siringa con il tiopentone o altro agente alcalino. L'atracurio e' ipotonico e non deve essere somministrato nella linea di infusione di una trasfusione sanguigna Studi sull'ipertermia maligna in animali suscettibili (maiale) e studi clinici su pazienti con predisposizione all'ipertermia maligna indicano che l'atracurio non scatena tale sindrome. Come con altri agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti, nei pazienti ustionati possono svilupparsi resistenze. Tali pazienti possonoaver bisogno di dosi maggiori a seconda del tempo trascorso dall'ustione e dell'estensione dell'ustione stessa. Pazienti in terapia intensiva. Con la somministrazione di dosi elevate agli animali da laboratorio, la laudanosina, un metabolita dell'atracurio, e' stata associata a ipotensione temporanea e, in alcune specie, a effetti eccitatori cerebrali. Sebbene siano state osservate convulsioni in pazienti in terapiaintensiva a cui era stato somministrato l'atracurio, non e' stato possibile stabilire un nesso causale con la laudanosina (vedi. paragrafo 4.8).

INTERAZIONI

Il blocco neuromuscolare provocato da Acurmil puo' essere amplificatodall'uso contestuale di anestetici inalatori, come l'alotano, l'enflurano e l'isoflurano. Come per altri agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti l'entita' e/o la durata di un blocco neuromuscolare non depolarizzante puo' risultare amplificata per interazione con: antibiotici, inclusi gli aminoglicosidi, le polimixine, la spectinomicina,le tetracicline, la lincomicina e la clindamicina. Antiaritmici: propranololo, calcio-antagonisti, lignocaina, procainamide e chinidina. Diuretici: furosemide ed eventualmente mannitolo, diuretici tiazidici e acetazolamide. Magnesio solfato, ketamina, sali di litio; farmaci ganglioplegici: trimetafano, esametonio In rari casi alcuni farmaci possono aggravare o palesare la miastenia grave latente o indurre una sindrome miastenica; a seguito di uno sviluppo del genere si avrebbe un aumento della sensibilita' nei confronti dell'atracurio. Tali farmaci comprendono vari antibiotici, beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo), antiaritmici (procainamide, chinidina), antireumatici (clorochina, D-penicillamina), trimetafano, clorpromazina, steroidi, fenitoina e litio. Nei pazienti in terapia anticonvulsiva cronica e' probabile che ci voglia piu' tempo perche' si instauri il blocco neuromuscolare non depolarizzante e che la sua durata sia piu' breve. La somministrazione di associazioni di agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti conatracurio puo' indurre un livello di blocco neuromuscolare superiore a quello che ci si potrebbe aspettare con una dose totale equipotente di atracurio. I possibili effetti sinergici possono variare a seconda delle associazioni di farmaci. Non si devono somministrare miorilassanti depolarizzanti come il suxametonio cloruro per prolungare gli effetti di blocco neuromuscolare di agenti non depolarizzanti come l'atracurio, in quanto cio' potrebbe comportare un blocco prolungato e complesso, difficile da annullare con farmaci anticolinesterasici. Il trattamento con anticolinesterasici, come p.es. il donepezil, comunemente usati nella cura della malattia di Alzheimer, puo' abbreviare la durata eridurre l'entita' del blocco neuromuscolare indotto dall'atracurio.

EFFETTI INDESIDERATI

Acurmil non possiede apprezzabili proprieta' di blocco vagale o gangliare. Di conseguenza, gli effetti vagomimetici dei farmaci anestetici in uso possono divenire piu' evidenti. Come avviene per la maggior parte dei bloccanti neuromuscolari, anche per Acurmil esiste la possibilita' di una liberazione di istamina nei pazienti suscettibili. Le reazioni avverse piu' frequenti durante il trattamento sono: ipotensione (lieve, transitoria) e arrossamento cutaneo, che sono attribuiti al rilascio di istamina. Molto raramente sono state riferite gravi reazioni anafilattoidi o anafilattiche in pazienti che avevano ricevuto l'atracurio insieme ad uno o piu' anestetici Le reazioni avverse vengono di seguito elencate, classificate per sistemi, organi e frequenza. Le frequenze si definiscono come: molto comune > 1/10, comune > 1/100 e <1/10,non comune >1/1000 e <1/100, rara >1/10 000 e <1/1000, molto rara <1/10 000. Le frequenze molto comune, comune e non comune sono state determinate sulla base dei dati dei trial clinici. Le frequenze rare e molto rare sono state generalmente derivati da dati spontanei. La classificazione di frequenza "Ignota" e' stata applicata a quelle reazioni dicui non era possibile stimare la frequenza sulla base dei dati disponibili. Dati dei trial clinici. Patologie vascolari. Comune: ipotensione (lieve, transitoria)^#, arrossamento cutaneo^#. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: broncospasmo^#. Dati postvendita. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: reazione anafilattica, reazione anafilattoide, compreso shock, blocco circolatorio e arresto cardiaco; molto raramente sono state riferite reazioni anafilattoidi o anafilattiche gravi in pazienti a cui era stato somministrato l'atracurio insieme ad uno o piu' anestetici. Patologie del sistema nervoso. Ignota: convulsioni. Sono stati riferiti casi di convulsioni in pazienti in terapia intensiva che avevano ricevuto l'atracurio insiemea vari altri farmaci. Questi pazienti generalmente avevano una o piu'patologie che li predisponevano alle convulsioni (p. Es. Trauma cranico, edema cerebrale, encefalite virale, encefalopatia ipossica, uremia). Non e' stato possibile stabilire un nesso causale con la laudanosina. Nei trial clinici sembra non esserci alcuna correlazione tra concentrazione plasmatica di laudanosina e la comparsa di convulsioni. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rara: orticaria. Patologiedel sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Ignota: miopatia, debolezza muscolare. Ci sono state alcune segnalazioni di debolezza muscolare e/o miopatia a seguito dell'uso prolungato di miorilassanti in pazienti molto gravi in terapia intensiva. La maggior parte deipazienti riceveva contestualmente corticosteroidi. Questi eventi sonostati osservati con scarsa frequenza in associazione con l'atracurio e non e' stato possibile stabilire nessun nesso causale. ^# Gli eventiche sono stati attribuiti a rilascio di istamina sono segnalati con un cancelletto (#)

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Fertilita': non sono stati eseguiti studi di fertilita'. Gravidanza: studi eseguiti sull' animale hanno indicato che Acurmil non produce effetti sfavorevoli sullo sviluppo fetale. Come tutti i farmaci bloccanti neuromuscolari, l'Acurmil va impiegato in gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre supera ogni potenziale rischio per il feto. Acurmil puo' essere impiegato per mantenere il blocco neuromuscolare durante il taglio cesareo, dal momento che, alle dosi raccomandate,non oltrepassa la barriera placentare in quantita' clinicamente significativa. Dovra' essere comunque considerata la possibilita' di insorgenza di depressione respiratoria nel neonato. Allattamento: non e' noto se Acurmil sia escreto nel latte materno.

Codice: 035348022
Codice EAN:

Codice ATC: M03AC04
  • Sistema muscolo-scheletrico
  • Miorilassanti
  • Miorilassanti ad azione periferica
  • Altri composti ammonici quaternari
  • Atracurio
Temperatura di conservazione: da +2 a +8 gradi, al riparo dalla luce, non congelare
Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE
Scadenza: 24 MESI
Confezionamento: FIALA

SOLUZIONE INIETTABILE

24 MESI

FIALA