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ACEPRESS 50 COMPRESSE 25MG Produttore: BRISTOL-MYERS SQUIBB SRL

  • FARMACO MUTUABILE
  • RICETTA MEDICA RIPETIBILE

DENOMINAZIONE

ACEPRESS

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

ACE-inibitori non associati.

PRINCIPI ATTIVI

Captopril.

ECCIPIENTI

Cellulosa microcristallina, amido, lattosio, acido stearico.

INDICAZIONI

Ipertensione: il medicinale e' indicato nel trattamento dell'ipertensione. Puo' essere usato da solo o in associazione con altri ipotensivi, specie i diuretici tiazidici. Insufficienza cardiaca congestizia: ilfarmaco e' indicato nei pazienti con scompenso cardiaco ed e' da usare in associazione a diuretici e digitale. Infarto del miocardio: il prodotto e' indicato nel post-infarto in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra, anche in assenza di segni e sintomi di scompenso cardiaco. La terapia a lungo termine con il medicinale e' in grado di migliorare la sopravvivenza, ritardare l'insorgenza e la progressione dello scompenso cardiaco e ridurre il rischio di reinfarto e la necessita'di rivascolarizzazione coronarica. Nefropatia diabetica: il prodotto e' indicato nel trattamento dei pazienti affetti da nefropatia diabetica. In questi soggetti il farmaco e' in grado di prevenire la progressione del danno renale, migliorando la prognosi e la sopravvivenza.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al captopril. Gravidanza e allattamento. Stenosi aortica.

POSOLOGIA

Il farmaco puo' essere preso prima, durante o dopo i pasti. Il dosaggio deve essere determinato individualmente. Adulti. Ipertensione arteriosa: nei pazienti non in trattamento con altra terapia antiipertensiva, iniziare con 50 mg giornalieri del prodotto in una o due somministrazioni. Dopo due-quattro settimane, qualora si desiderasse un piu' marcato effetto antiipertensivo, la dose puo' essere aumentata a 100 mg giornalieri, sempre in una o due somministrazioni. Successivamente, neipazienti in cui non fosse stato raggiunto un soddisfacente controllo dei valori pressori, e' consigliabile aggiungere una modesta dose di diuretico tiazidico, ad es. 25 mg/die di idroclorotiazide. Nei pazientiipertesi gia' in terapia diuretica, si consiglia di aggiungere il medicinale a dosaggi inferiori. Questo accorgimento posologico e' suggeribile anche per i pazienti fortemente sodio e/o volume depleti. Qualoradopo due settimane di tale terapia si desiderasse un ulteriore effetto antiipertensivo, incrementare la posologia seguendo lo schema precedentemente esposto. Nella terapia dell'ipertensione arteriosa essenziale lieve-moderata con il farmaco, il controllo dei valori pressori e' ottenuto generalmente con posologie giornaliere comprese fra 50 e 100 mg. In casi particolari, o secondo giudizio del medico, e' possibile utilizzare posologie superiori comunque non eccedenti i 450 mg al giorno. Nei casi in cui si impone una rapida riduzione dei valori pressori, e' possibile incrementare, sotto controllo medico, la posologia giornaliera del medicinale ogni 24 ore fino al raggiungimento di un controllo soddisfacente della pressione arteriosa o finche' non sia stata raggiunta la dose massima del farmaco. Insufficienza cardiaca congestizia:25 mg 2 o 3 volte al giorno. Al fine di minimizzare l'incidenza e la durata di effetti ipotensivi occasionali (possibili nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia gia' ipotesi) e' suggeribile in talicasi instaurare la terapia con dosi iniziali pari a 6,25 o 12,5 mg due o tre volte al giorno. In genere, la posologia efficace e' compresa entro 150 mg/die. Ulteriori aumenti dei dosaggi giornalieri sono da attuare, possibilmente, solo dopo due settimane al fine di osservare se si ottenga una risposta soddisfacente. Non deve essere comunque superata la dose massima giornaliera di 450 mg. Il farmaco si usa in associazione con un diuretico e digitale a dosi normali. La terapia deve essere iniziata in ospedale. Infarto del miocardio: la terapia va iniziatain 3^a giornata, con una dose di 6.25 mg ripetibile, ad intervalli di12 ore. La dose giornaliera andra' gradualmente incrementata: 12,5 mgtre volte al di', nei successivi due giorni; e poi 25 mg tre volte aldi', fino alla dimissione del paziente. Successivamente, la posologiadovra' essere incrementata, se ben tollerata, sino a 150 mg/die, in dosi refratte e continuata cronicamente. In caso di ipotensione sintomatica, puo' essere necessaria una riduzione della posologia giornalieraed il trattamento puo' essere proseguito con dosi inferiori. Il medicinale puo' essere impiegato in associazione con i farmaci normalmente utilizzati nella terapia dei pazienti infartuati (Trombolitici, ASA, beta-bloccanti, ecc.). Nefropatia diabetica: 75-100 mg/die in dosi refratte. Nel caso sia necessario ottenere ulteriori riduzioni della pressione arteriosa, altri farmaci quali diuretici, beta-bloccanti, antipertensivi ad azione centrale e vasodilatatori possono essere associati al farmaco. L'eliminazione puo' risultare diminuita in soggetti con riduzione della funzione renale. Pertanto, tali pazienti possono rispondere al trattamento con dosaggi inferiori di farmaco o con somministrazioni meno frequenti. Nei pazienti con grave riduzione della funzione renale, la dose iniziale deve essere ridotta con successivi piccoli incrementi posologici effettuati ad intervalli di una, due settimane. Inoltre, in tali pazienti, nel caso di associazione con diuretici, e' necessario somministrare diuretici dell'ansa e non tiazidici. Pazienti anziani: e' consigliabile iniziare la terapia con bassi dosaggi. Bambini:in questi pazienti, affetti da ipertensione grave secondaria, la doseiniziale e' di 0,3 mg/kg, somministrata sotto stretto controllo medico. Il trattamento nei lattanti e nei bambini potenzialmente soggetti ad avere ipotensione, come quelli in terapia diuretica, puo' iniziare con 0,15 mg/kg. La dose e' somministrata due volte al giorno, o a seconda della risposta del singolo paziente. Pazienti con disfunzioni renali: in presenza di disfunzione renale, si verifica ritenzione del farmaco. In questi pazienti e' pertanto necessario regolare il dosaggio. Dopo che si e' ottenuto l'effetto terapeutico desiderato, si consiglianoi seguenti intervalli nel dosaggio per evitare l'accumulo del farmaco: clearance della creatinina > 75 ml/min/1,73 m^2, intervallo del dosaggio 8 ore; clearance della creatinina 75 - 35 ml/min/1,73 m^2, intervallo del dosaggio: 12 - 24 ore; clearance della creatinina: 34 - 20 ml/min/1,73 m^2, intervallo del dosaggio: 24 - 48 ore; clearance della creatinina 19 - 8 ml/min/1,73 m^2, intervallo del dosaggio: 48 - 72 ore; clearance della creatinina 7 - 5 ml/min/1,73 m^2 intervallo del dosaggio: 72 - 108 (da 3 a 4 giorni e mezzo).

CONSERVAZIONE

Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C. Tenere il medicinale nel contenitore originale.

AVVERTENZE

Angioedema: si e' manifestato angioedema. Se interessa la lingua, la glottide o la laringe, va intrapresa immediatamente una terapia d'emergenza per il rischio di soffocamento, anche fatale. L'arrossamento limitato al viso, alle mucose orali, alle labbra ed alle estremita' sono reversibili con la sospensione del farmaco. Reazioni anafilattoidi: sono state osservate reazioni anafilattoidi durante emodialisi con membrane per dialisi high-flux e durante aferesi delle lipoproteine a bassadensita' (LDL) eseguita con colonne al destran-solfato. Questi pazienti dovranno essere trattati con particolare attenzione. In due pazienti in trattamento desensibilizzante al veleno di imenotteri, la contemporanea somministrazione di un altro ACE-Inibitore ha provocato gravi reazioni anafilattoidi. Proteinuria: l'incidenza di una proteinuria superiore a 1 g/die e' risultata dello 0,7% in soggetti trattati con captopril. Circa il 90% di tali pazienti riportavano una diagnosi di pregressa nefropatia e/o un trattamento con dosaggi superiori ai 150 mg/diedi captopril. In un quinto dei pazienti con proteinuria si e' manifestata una sindrome nefrosica. Nella maggior parte dei casi, la proteinuria e' diminuita o scomparsa entro sei mesi, anche quando il trattamento non e' stato interrotto. Nei pazienti con proteinuria alcuni parametri della funzionalita' renale sono raramente risultati alterati. Nei pazienti con nefropatia o in quelli trattati con dosi superiori a 150 mg/die e' necessaria una periodica valutazione della proteinuria. Neutropenia/Agranulocitosi: in alcuni pazienti, si e' manifestata neutropenia; pertanto e' opportuno eseguire una leucometria con formula leucocitaria prima di iniziare il trattamento ogni due settimane durante i primi tre mesi di terapia e periodicamente in seguito. Il rischio dipende dalle condizioni cliniche del paziente. La contemporanea somministrazione di allopurinolo e captopril e' stata associata a neutropenia. La neutropenia si e' generalmente manifestata entro 3 mesi dall'inizio della terapia con captopril. In genere, il numero dei neutrofili e' ritornato nella norma entro 2 settimane dall'interruzione della terapia con captopril e le infezioni gravi si sono verificate esclusivamente in pazienti dal quadro clinico complicato. Circa il 13% dei casi di neutropenia ha avuto esito fatale, ma tutti i decessi hanno riguardato pazienti con gravi malattie come insufficienza renale, malattie del collageno, insufficienza cardiaca o in terapia con immunosoppressori. Tenere sotto stretto controllo la funzione renale nei pazienti ipertesi o con insufficienza cardiaca. In pazienti con insufficienza renale, effettuare il conteggio dei leucociti con formula leucocitaria prima di iniziare la terapia con captopril; ripetere ogni 2 settimane durante i primi 3 mesi della terapia e periodicamente in seguito. In pazienti conmalattie del collageno o che assumono altri farmaci noti influenzare i leucociti o la risposta immunitaria, il captopril dovra' essere utilizzato solo se il beneficio supera il rischio. Interrompere la terapiacon captopril seguendo il decorso clinico del paziente. Ipotensione: i pazienti in terapia con diuretici possono avere occasionalmente una riduzione repentina della pressione arteriosa entro le prime tre ore dall'assunzione della dose iniziale di captopril. Un effetto ipotensivoesagerato puo' anche verificarsi, ma con minore frequenza e minore intensita', dopo la seconda o terza dose. La possibilita' di effetti ipotensivi puo' essere ridotta al minimo sospendendo il diuretico o aumentando l'assunzione di sodio circa una settimana prima di iniziare il trattamento con il farmaco. In alternativa il paziente va tenuto sotto osservazione medica per almeno tre ore dopo la dose iniziale. Se si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina praticandogli, se necessario, una fleboclisi di soluzione fisiologica.Questa transitoria risposta ipotensiva non costituisce una controindicazione alla somministrazione di ulteriori dosi che possono essere date senza difficolta' una volta che, dopo l'espansione della volemia, lapressione arteriosa sia aumentata. I pazienti con insufficienza cardiaca congestizia grave a valori pressori normali o bassi possono anche presentare marcate cadute della pressione arteriosa, che, in rari casisono state accompagnate da aritmia o disturbi di conduzione, dopo l'una o l'altra delle dosi iniziali del prodotto. In questi casi la terapia deve essere iniziata in ospedale. I pazienti vanno attentamente seguiti per le prime due settimane di trattamento ed ogni volta che la dose iniziale del farmaco e/o di diuretico viene aumentata. Chirurgia anestesia: in pazienti sottoposti ad interventi di alta chirurgia o durante l'anestesia con agenti che producono ipotensione, il farmaco blocchera' la formazione di angiotensina II secondaria a liberazione compensatoria di renina. Cio' puo' portare ad ipotensione che puo' essere corretta mediante espansione della volemia. Funzione renale compromessa - In taluni soggetti nefropatici si sono avuti aumenti dei tassi sierici di azoto e di creatinina dopo la riduzione della pressione arteriosa con il medicinale, di solito quando il farmaco veniva somministrato unitamente ad un diuretico. Puo' essere quindi necessario in tali casiridurre il dosaggio del prodotto e/o sospendere la somministrazione del diuretico. In alcuni di questi pazienti puo' non essere possibile normalizzare la pressione arteriosa e mantenere una perfusione renale adeguata. Potassiemia: puo' verificarsi un aumento del potassio siericoin pazienti con insufficienza renale. L'impiego di diuretici che risparmiano il potassio o di quote integrative di potassio, va fatto con cautela in quanto puo' comportare un aumento sensibile della potassiemia. Reazioni di ipersensibilita': rashes e sintomi ad essi associati sono una possibile evenienza. Il rash e' in genere lieve e scompare nel giro di giorni dopo una riduzione del dosaggio e/o la somministrazionedi un antistaminico per alcuni giorni. In alcuni pazienti si e' manifestato angioedema del viso, delle mucose orali, e delle estremita', reversibile con la sospensione del farmaco. Informazioni ai pazienti: avvertire i pazienti di segnalare immediatamente al medico l'eventuale comparsa di segni indicativi di neutropenia. Alcuni pazienti con insufficienza cardiaca congestizia sono stati in grado di aumentare in maniera straordinaria la loro attivita' fisica. avvertire di aumentare lentamente e cautamente la loro attivita' fisica. Stenosi aortica: non usare in pazienti con stenosi aortica a causa delle potenziali pericoloseconseguenze della riduzione della perfusione coronarica secondaria alla diminuzione della pressione arteriosa. Uso pediatrico: usare dosi piu' basse mantenendo il paziente sotto stretto controllo medico.

INTERAZIONI

Il medicinale puo' essere usato in combinazione con la maggior parte dei farmaci antipertensivi: diuretici tiazidici e dell'ansa, clonidina, metildopa, guanabenz, betabloccanti, prazosina, alfa-beta bloccanti,idralazina, nifedipina. L'impiego di diuretici risparmiatori di potassio, ove cio' sia necessario, va fatto con cautela in quanto puo' comportare un aumento sensibile della potassiemia. La combinazione del prodotto con un diuretico esplica un effetto di tipo additivo. La dose efficace giornaliera del fmarmaco sembra essere piu' bassa quando combinata con un diuretico, rispetto a quando il farmaco viene usato da soloo con un betabloccante. Cio' e' dovuto al fatto che, quando un diuretico causa deplezione sodica, viene stimolata la liberazione di renina.Impedendo l'effetto pressorio della renina, il medicinale elimina l'azione autolimitante dei diuretici. Da quanto detto, e' comprensibile che la riduzione della pressione arteriosa raggiunta associando un betabloccante al farmaco, tende ad essere minore di quando si associa un diuretico. Il principale risultato della combinazione con un betabloccante e' una significativa riduzione della frequenza cardiaca. Ipotensione: pazienti trattati con diuretici: i pazienti in terapia con diuretici e specialmente quelli che hanno iniziato di recente tale terapia, come anche coloro che osservano un severo regime dietetico povero di sale o che sono in dialisi, possono occasionalmente presentare un abbassamento repentino della pressione, che si verifica generalmente durantela prima ora successiva alla dose iniziale di captopril. Agenti ad attivita' vasodilatatrice: nitroglicerina o altri nitrati (usati per il trattamento dell'angina) o altri medicinali ad attivita' vasodilatatrice dovranno, se possibile, essere interrotti prima di iniziare la terapia con il farmaco. Se tali medicinali saranno risomministrati duranteterapia con il prodotto, questi dovranno essere utilizzati con cautela, e ai dosaggi inferiori. Agenti con attivita' sul sistema nervoso simpatico: il sistema nervoso simpatico puo' avere una importanza particolare nel regolare la pressione nei pazienti in terapia con captopril da solo o in associazione con diuretici. Comunque, agenti con attivita' sul sistema nervoso simpatico (per es. agenti bloccanti gangliari o bloccanti del neurone adrenergico) dovranno essere usati con cautela. I farmaci che bloccano il sistema beta-adrenergico aggiungono alcuni effetti antiipertensivi al captopril, ma la risposta e' meno che additiva. Inibitori della sintesi endogena delle prostaglandine: e' stato riportato che l'indometacina puo' ridurre gli effetti antiipertensivi del captopril. Altri agenti antiinfiammatori non steroidei (per es.: aspirina) possono avere questo stesso effetto. Litio: in pazienti in terapia con ACE-Inibitori e litio sono stati riportati aumenti dei livellisierici di litio e sintomi di tossicita' da litio. Questi farmaci dovranno essere somministrati in associazione con cautela e si raccomandail monitoraggio frequente dei livelli sierici del litio. Se viene usato anche un diuretico, questo puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio. Ipoglicemizzanti: la somministrazione contemporanea di Ace-Inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insulina) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi,con maggiore rischio di ipoglicemia, soprattutto durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita' renale compromessa.

EFFETTI INDESIDERATI

Reazioni cutanee: in circa il 4-7% dei pazienti, si verifica un rash,di solito pruriginoso, in genere durante le prime quattro settimane di trattamento. E' di norma maculopapuloso, ma raramente orticarioide. Sono stati anche osservati prurito, arrossamento e fotosensibilizzazione. In qualche paziente si e' manifestato angioedema. Reazioni gastrointestinali: circa il 2-4% dei pazienti ha avuto una diminuzione o la perdita della percezione del gusto. Tale fenomeno e' reversibile e di solito limitato nel tempo (2-3 mesi). Alla perdita del gusto puo' associarsi perdita di peso. E' stata osservata stomatite con ulcerazioni pseudo-aftose. In qualche paziente che riceveva il farmaco e' stato riscontrato aumento degli enzimi epatici, sebbene non si sia provata alcuna relazione causale. Possono verificarsi irritazione gastrica e doloreaddominale. Alterazioni epatiche: nel corso di trattamento con ACE-Inibitori e' stata raramente descritta una sindrome itterica con grave evoluzione verso l'epatite fulminante. Pertanto, i pazienti trattati con ACE-Inibitori che sviluppino ittero o marcato incremento degli enzimi epatici devono sospendere la terapia ed essere adeguatamente trattati. Reazioni renali: proteinuria. Transitoria elevazione dell'azotemia e della creatininemia. Aumento della potassiemia. Reazioni ematiche: neutropenia/agranulocitosi. Reazioni cardiovascolari: dopo l'inizio della terapia con captopril in pazienti in corso di trattamento con diuretici o dopo l'aggiunta di un diuretico al regime terapeutico, puo' verificarsi ipotensione. In qualche paziente con volemia diminuita e' stata osservata tachicardia. Altre reazioni: sono stati riferiti parestesie delle mani, manifestazioni del tipo malattia da siero, tosse, broncospasmo e linfoadenopatie. Il medicinale puo' causare una falsa positivita' del test urinario per l'acetone.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Controindicato.

Codice: 025812052
Codice EAN:

Codice ATC: C09AA01
  • Sistema cardiovascolare
  • Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina
  • Ace inibitori non associati
  • Captopril
Temperatura di conservazione: non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Forma farmaceutica: COMPRESSE
Scadenza: 48 MESI
Confezionamento: BLISTER OPACO

COMPRESSE

48 MESI

BLISTER OPACO